Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1035881 -
DEA-M I
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi delle Discipline demoetnoantropologiche; propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca demoetnoantropologici; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze demoetnoantropologiche (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri settori disciplinari: storia, letteratura, cinema, teatro, arte, beni culturali, medicina, economia, giurisprudenza, politica, religioni ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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RICCI ANTONIO
(programma)
Il programma del corso riguarda l'antropologia culturale italiana: gli studi di folklore, demologia, cultura popolare secondo una prospettiva di Etnologia dell'Europa. Il percorso didattico comprende un inquadramento di storia degli studi a partire dal secondo dopoguerra e segue i cambiamenti e le evoluzioni dell'antropologia culturale italiana attraverso alcune tematiche specifiche: rito e festa, beni culturali, antropologia visiva, narrativa e altre espressività orali, autobiografia, etnografia e ricerca sul campo.
A. Ricci (a cura di), "L’eredità rivisitata. Storie di un’antropologia in stile italiano", Roma, CISU, 2019. Nel testo sono presenti codici QR che rinviano ai video dei seminari tenuti nel 2017 e nel 2018.
(Date degli appelli d'esame)
Lettura e commento critico di un testo a scelta tra: - E. de Martino, Morte e pianto rituale. Dal lamento funebre antico al pianto di Maria, Torino, Boringhieri. - A. Cirese, Oggetti, segni, musei. Sulle tradizioni contadine, Torino, Einaudi. - A. M. di Nola, Gli aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna italiana, Torino, Boringhieri. - A. Buttitta, Ideologie e folklore, Palermo, Flaccovio. - A. Carpitella, Folklore e analisi differenziale di cultura, Roma, Bulzoni - A. Rossi, Le feste dei poveri, Bari, Laterza - L.M. Lombardi Satriani, Folklore e profitto. Tecniche di distruzione di una cultura, Rimini, Guaraldi - V. Lanternari, Movimenti religiosi di libertà e di salvezza, Roma, Editori Riuniti - A. Milillo, La vita e il suo racconto, Roma, Gangemi - G.L. Bravo, Festa contadina e società complessa, Milano, FrancoAngeli - R. De Simone e A. Rossi, Carnevale si chiamava Vincenzo, Roma, De Luca - C. Gallini, Il consumo del sacro. Feste lunghe di Sardegna, Bari, Laterza Lettura e commento critico di un testo a scelta tra: E.V. Alliegro, Il totem nero. Petrolio, sviluppo e conflitti in Basilicata, Roma, CISU, 2012. P. Apolito, Internet e la Madonna, Milano, Feltrinelli, 2002. F. Dei, Cultura popolare in Italia, Bologna, Il Mulino, 2018. F. Faeta, Le ragioni dello sguardo, Torino, Boringhieri, 2011. F. Faeta, La passione secondo Cerveno. Arte, tempo, rito, Milano, Ledizioni, 2019. L. Faranda, Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica, Roma, Armando, 2009. F. Giacalone (a cura di), Pellegrinaggi e itinerari turistico-religiosi in Europa, Perugia, Morlacchi, 2015. G. Kezich, Carnevale. La festa del mondo, Bari, Laterza, 2019. D. MacDougall, Cinema transculturale, Nuoro, Edizioni ISRE, 2015. F. Marano, Il film etnografico in Italia, Bari, Edizioni di pagina, 2007. E. Moro, La dieta mediterranea. Mito e storia di uno stile di vita, Bologna, Il Mulino, 2014. P. Ortoleva, Miti a bassa intensità. Racconti, media, vita quotidiana, Torino Einaudi, 2019. B. Palumbo, L'Unesco e il campanile, Roma, Meltemi, 2003. L. Piasere, L'etnografo imperfetto. Esperienza e cognizione in antropologia, Bari, Laterza, 2002. G. Pizza, Il tarantismo oggi, Roma, Carocci, 2015. F. Remotti, Per un'antropologia inattuale, Milano, Eleuthera, 2014. A. Ricci, Il secondo senso. Per un'antropologia dell'ascolto, Milano FrancoAngeli, 2016. A. Sobrero, Ho eretto questa statua per ridere. L'antropologia e Pier Paolo Pasolini, Roma, CISU, 2015. G. Spitilli, Tra uomini e santi. Rituali con bovini nell'Italia centrale, Roma, Squilibri, 2011. V. Teti, Quel che resta. L'Italia dei paesi tra abbandoni e ritorni, Roma, Donzelli, 2017. G. Tipaldo, La società della pseudoscienza, Bologna, Il Mulino, 2019. R, Tucci, Le voci, le opere e le cose. La catalogazione dei beni culturali demoetnoantropologici, Roma, ICCD-Mibact, 2018. Scaricabile al seguente link: http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/152/pubblicazioni-iccd/255/le-voci-le-opere-e-le-cose-la-catalogazione-dei-beni-culturali-demoetnoantropologici. Studenti non frequentanti: Lo stesso programma degli studenti frequentanti. |
12 | M-DEA/01 | 84 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1035882 -
DEA-M II
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi delle Discipline demoetnoantropologiche; propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca demoetnoantropologici; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze demoetnoantropologiche (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri settori disciplinari: storia, letteratura, cinema, teatro, arte, beni culturali, medicina, economia, giurisprudenza, politica, religioni ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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FARANDA LAURA
(programma)
"Corpi in figure. Costruzioni simboliche dell’identità di genere nel mondo antico".
Il corso intende esplorare le diverse modalità di rappresentazione del corpo femminile, a partire da alcune figure mitiche esemplari del mondo antico, nelle quali il corpo umano in generale si organizza come paradigma di riferimento del rapporto natura-cultura e il corpo femminile in particolare si configura come fonte inesauribile di proliferazione metaforica. Verranno proposti in questa prospettiva alcuni approfondimenti teorici sulla persistenza simbolica e sui transiti nella cultura contemporanea di modelli mitico-rituali mutuati dalle culture del Mediterraneo Testi adottati
(Date degli appelli d'esame)
1. L. Faranda, Anime assenti. Sul corpo femminile nel Mediterraneo antico, Roma, Armando, 2017 2. L. Faranda, Viaggi di ritorno. Itinerari antropologici nella Grecia antica, Roma, Armando 2009 3. Un testo a scelta tra quelli indicati nella bibliografia di riferimento Bibliografia di riferimento - V. Andò, L’ape che tesse. Saperi femminili nella Grecia antica, Roma, Carocci, 2005 - A. Cavarero, Nonostante Platone. Figure femminili nella filosofia antica, Verona, Ombre Corte, 2009. - P. Du Bois, Il corpo come metafora. Rappresentazioni della donna nella Grecia antica, Roma-Bari, Laterza 1990 - N. Loraux, Come uccidere tragicamente una donna, Roma-Bari, Laterza, 1991 – G. Scarpelli, Il razionalista pagano. Frazer e la filosofia del mito, Milano, Meltemi, 2018. |
6 | M-DEA/01 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1035879 -
DEA-M III
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi delle Discipline demoetnoantropologiche; propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca demoetnoantropologici; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze demoetnoantropologiche (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri settori disciplinari: storia, letteratura, cinema, teatro, arte, beni culturali, medicina, economia, giurisprudenza, politica, religioni ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
6 | M-DEA/01 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||
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1035883 -
DEA-M V
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi delle Discipline demoetnoantropologiche; propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca demoetnoantropologici; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze demoetnoantropologiche (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri settori disciplinari: storia, letteratura, cinema, teatro, arte, beni culturali, medicina, economia, giurisprudenza, politica, religioni ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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IUSO ANNA MARIA
(programma)
Il corso offrirà agli studenti un percorso di approfondimento sull’antropologia della memoria. Attraverso il confronto con la letteratura scientifica di riferimento, la presentazione di casi di studio e la discussione in aula verranno approfondite la relazione tra memoria e identità individuali e tra memoria e identità collettive, i temi delle memorie divise e delle memorie traumatiche, le contro-memorie. L'obiettivo è analizzare l'intreccio tra la dimensione soggettiva del ricordare e quella collettiva attraverso le forme monumentali, commemorative, testimoniali (orali e scritte).
Il corso permetterà agli studenti di acquisire familiarità con i concetti base dello studio socio-antropologico della memoria. Le capacità che verranno consolidate riguardano soprattutto la padronanza del lessico concettuale di base della disciplina, la rielaborazione critica dei contenuti e la capacità di stabilire collegamenti fra eventi individuali e collettivi che implicano la gestione sociale della memoria. 1. Di Pasquale, C., Antropologia della memoria. Il ricordo come fatto culturale, il Mulino, Bologna 2018.
(Date degli appelli d'esame)
2. Iuso, A., La svolta autobiografica. Infanzia e memoria nell’Ottocento italiano, Cisu, Roma 2018. 3. D’Orsi, L., Oltraggio della memoria. Generazioni, nostalgie e violenza politica nella sinistra turca, Meltemi, Roma 2020. |
6 | M-DEA/01 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | |||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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12 | 72 | 24 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Insegnamento | CFU | SSD | Ore Lezione | Ore Eserc. | Ore Lab | Ore Studio | Attività | Lingua | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1152 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
(obiettivi)
il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
Canale: 1
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IUSO ANNA MARIA
(programma)
Attività svolte in collaborazione con o presso enti esterni
Attività svolte in collaborazione con o presso enti esterni
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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RICCI ANTONIO
(programma)
Attività svolte in collaborazione con o presso enti esterni
Attività svolte in collaborazione con o presso enti esterni
(Date degli appelli d'esame)
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6 | - | - | - | - | Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
AAF1028 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
30 | - | - | - | - | Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c) | ITA |