Gruppo opzionale:
III ANNO - TEATRO, CINEMA, DIGITALE E DANZA - 3 - (visualizza)
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SCENOGRAFIA VIRTUALE
(obiettivi)
Acquisire la conoscenza di un quadro integrato delle categorie concettuali salienti della disciplina e, nello stesso tempo, di alcune importanti acquisizioni empiriche connesse a tale quadro.
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TEORIE DEL CINEMA
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre gli studenti al concetto chiave della teoria del film che esplora i modi in cui il film convergere nella cultura visiva contemporanea. Inoltre sarà esplorato il rapporto tra schermo, cultura e società, con riferimento particolare alla politica di genere nel cinema e nei media.
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FILM E CULTURA VISUALE
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre gli studenti al concetto chiave della teoria del film che esplora i modi in cui il film convergere nella cultura visiva contemporanea. Inoltre sarà esplorato il rapporto tra schermo, cultura e società, con riferimento particolare alla politica di genere nel cinema e nei media.
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FANARA GIULIA
( programma)
Dal panorama all'IMAX: corpi, macchine, dispositivi, ambienti mediali.
La riflessione teorica sul cinema e lo stesso modo di concepire la storia del cinema sono stati, come è noto, profondamente segnati dalle ricerche sul cinema delle origini confluite nel Convegno FIAF tenutosi a Brighton nel 1978. Se l'archeologia dei media trova i suoi illustri precursori nel lavoro di pensatori della modernità quali Benjamin, Simmel, Warburg, McLuhan, essa conosce un momento focale del suo sviluppo negli anni Ottanta e Novanta, parallelamente alla nascita della New Cinema History, facendo propria la rottura epistemica operata da Foucault. Spostando l'accento ora sulla materialità e sulla processualità dei media ora sulla loro discorsività, gli studiosi aprono a una dimensione “interstiziale” o “infrastrutturale” della teoria del cinema, portata a interrogarsi non solo sul “cosa, quando, dove” di quella che un tempo si chiamava “la settima arte”, ma anche su nuovi modelli di temporalità e sui rapporti tra esseri umani, dispositivi, rappresentazione, archivi, pratiche artistiche, agentività non umane. Nella prima parte del corso (10 ore) si proporrà una definizione dell'ambito archeologia dei media (disciplina, metodologia, ecc.) e del suo rapporto con i film studies. Nella seconda parte (14 ore) verranno esposti e discussi gli orientamenti delle principali scuole riunite intorno all'archeologia dei media (Berlino, Amsterdam, area anglofona). Nella terza (24 ore) si sceglierà come focus la sala come uno degli ambienti mediali e dei paradigmi più dibattuti, per il ruolo cruciale dell'”andare al cinema” nella storia sociale del XX secolo, per la centralità che le indagini sul rapporto schermo-spettatore e sul dispositivo hanno avuto per le teorie del cinema, per le riflessioni che le sue radicali mutazioni, la sua crisi attuale e i processi di rilocazione dell'esperienza spettatoriale suscitano nell'ambito della ricerca.
 Bibliografia: Per la prima parte del corso, si farà riferimento ai materiali in dispensa. La dispensa sarò curata dalla docente e resa disponibile a inizio corso. Per la seconda parte si farà riferimento ai suddetti materiali e al seguente volume: Giuseppe Fidotta, Andrea Mariani (a cura di), Archeologia dei media. Temporalità, materia, tecnologia, Milano, Meltemi, 2018 (Parte introduttiva e sezioni Temporalità e Materia) Per il focus sulla sala: Giulia Fanara, Andrea Minuz, Pietro Masciullo (a cura di), La sala cinematografica dagli anni Settanta allo streaming. Storia, memoria e futuro del cinema, «Imago», n. 17, 2018. Filmografia: la filmografia verrà resa nota a inizio corso
(Date degli appelli d'esame)
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Attività formative caratterizzanti
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CINEMA E STUDI DI GENERE
(obiettivi)
Il corso si propone di introdurre gli studenti al concetto chiave della teoria del film che esplora i modi in cui il film convergere nella cultura visiva contemporanea. Inoltre sarà esplorato il rapporto tra schermo, cultura e società, con riferimento particolare alla politica di genere nel cinema e nei media.
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FANARA GIULIA
( programma)
Feminist Film Theory, Gender Studies, Terzo femminismo. Un percorso storico e metodologico dalla Grande Hollywood alla post-medialità. Il cinema, fin dalle sue origini, ha non solo contribuito a riflettere, consolidare, costruire i generi secondo le norme di una società patriarcale, eterosessuale, capitalista e bianca, ma ha anche dato voce in modo più o meno esplicito a bisogni, desideri, figure e performance conflittuali rispetto alle stesse, in una tensione che ha attraversato e attraversa l'industria, le narrazioni, lo stardom, i contesti, le audience. Il corso si propone di ripercorrere gli snodi principali di una riflessione teorica generata sul cinema a partire dai contributi della Feminist Film Theory anni Settanta sulla Hollywood classica e dal suo dialogo con la semiotica, il poststrutturalismo e la psicanalisi a una mappatura degli studi di genere nelle loro diverse articolazioni (feminist studies, queer e LGBTQ studies, transgender, masculinity, trauma, postcolonial, svolta transnazionale, terzo femminismo), fino al confronto sempre più stringente in epoca postmediale con questioni di interesse globale e post-antropocentriche quali la bioetica, la sostenibilità ecologica, l'interdipendenza biologica alla cui determinazione una teoria che nasca dalla valorizzazione delle differenze e dalla creazione di quelli che Haraway definisce “legami stravaganti” può attivamente concorrere con nuove figurazioni.
 Bibliografia Dispense a cura della docente. Le dispense saranno rese disponibili a inizio corso. Filmografia La filmografia verrà resa nota a inizio corso.
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Attività formative caratterizzanti
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TEATRO E SCRITTURA
(obiettivi)
Metodologia della critica teatrale
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STORIA DELLE TEORICHE TEATRALI
(obiettivi)
Il corso intende affrontare alcune questioni chiave della storia delle teoriche teatrali.
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STORIA DELLE TEORICHE TEATRALI B
(obiettivi)
Il corso intende affrontare alcune questioni chiave della storia delle teoriche teatrali.
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JOVICEVIC ALEKSANDRA
( programma)
Il corso è la continuazione della Storia delle teoriche teatrali A, e sarà dedicato all’esplorazione critica del contributo metodologico e concettuale delle teoriche teatrali al pensiero moderno durante il Novecento. Anziché un approccio classico-storiografico, studieremo i metodi delle nuove “scienze dello spettacolo”: sociologia, antropologia, teoria della performance, studi culturali, psicoanalisi teorica, post-strutturalismo, post-feminismo e post-colonialismo, etc. L’apertura interdisciplinare contribuirà a mettere a fuoco status e ruolo del paradigma teatrale, dai tempi del tardo Ottocento alla nostra contemporaneità.
 Bibliografia: (per frequentanti e non)
Marvin Carlson: Teorie del teatro. Panorama storico e critico, Il Mulino, 1997, seconda parte, dal capitolo 16, p. 302-576, dal naturalismo fino a tardo novecento, comunque capitoli e pagine da stabilire durante il corso;
Testi teatrali:
1. Alfred Jarry, Ubu re; 2. August Strindberg, Verso Damasco; 3. Luigi Pirandello, Stasera si recita a soggetto; 4. Bertold Brecht, Madre coraggio; 5. Samuel Beckett, Aspettando Godot; 6. Sarah Kane, Cleansed.
Saggi teatrali: 1. A. Strindberg, Prefazione a La signorina Giulia; 2. Discorso d' Alfred Jarry per la prima di Ubu re; 3. B. Brecht, Nuovo organon per il teatro; 4. W. Benjamin, “L’opera dell’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica”; 5. P. Szondi, Teoria del dramma moderno; 3. R. Schechner, “Punti di contatto fra il pensiero antropologico e il pensiero teatrale,” 4. V. Valentini, “Visuale, performativo, mediatico,” 5. Alex Sears, In-yer-face.
Varie dispense e materiali del corso on-line.
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L-ART/05
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Attività formative caratterizzanti
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STORIA DELLE TEORICHE TEATRALI A
(obiettivi)
Il corso intende affrontare alcune questioni chiave della storia delle teoriche teatrali.
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JOVICEVIC ALEKSANDRA
( programma)
Il corso sarà dedicato all’esplorazione critica del contributo metodologico e concettuale delle teoriche teatrali al pensiero moderno del teatro, da Aristotele fino a Stanislavski. Da Aristotele ai nostri tempi, il teatro è stato oggetto d’indagine teorica più di 2,000 anni, e il corso sarà dedicato al mutamento del pensiero, da Aristofane ed Aristotele, tramite i pensieri di Diderot, Lessing, Goldoni, Goethe, Schiller e Nietzsche, fino ai pensieri di Ibsen, Chekhov e Stanislavski. I principi generali saranno spesso dedotti o illustrati con esempi d’opere o di spettacoli specifici, intrecciando la teoria con la prassi teatrale e la critica. Lo scopo del corso è di rintracciare la storia delle teoriche nella convinzione che esse contribuiscano a chiarire il rapporto tra teatro e la teoria che la accompagnava dall'inizio.
 1. Aristofane, Le Rane, introduzione e traduzione di Guido Paduano, BUR, XI edizione 2006;
2. Aristotele, Poetica, introduzione, traduzione e commento di Diego Lanza, Milano, Rizzoli 2007; oppure Aristotele, Poetica, introduzione, traduzione e commento di Daniele Guastini, Carocci editore, 2010; oppure Aristotele, Poetica, traduzione e introduzione di Guido Paduano, Editori Laterza, 2014.
3. Franco Perelli, “ Il rinascimento modella il teatro,” Poetiche e teorie del teatro, Carocci editore, 2015, pp 69-85, (dispense on line, http://dasservizi.uniroma1.it);
4. Denis Diderot, "Sulla poesia drammatica", Teatro e scritti sul teatro, Firenze, 1980 (dispense on line, http://dasservizi.uniroma1.it);
5. M. Carlson, Teorie del teatro. Panorama storico e critico, Bologna, Il Mulino 1997, capitoli: I-Aristotele e i Greci, pp 35-43; X- La Francia di XVIII secolo, 165-189; XV- La tradizione tedesca nel tardo Ottocento, pp 277-301 (dispense on line, http://dasservizi.uniroma1.it);
6. Franco Perelli, Poetiche e teorie del teatro, Carocci editore, 2015, pp125-155;
Testi teatrali: 1. Aristofane, Le Rane 2. Sofocle, Edipo Re 3. Goldoni, il Teatro Comico 4. G.E. Lessing, Emilia Galotti 5. Schiller, I masnadieri 6. Ibsen, La casa di bambola
Luigi Allegri, La drammaturgia da Diderot a Beckett, Editori Laterza, 2004; Denis Diderot, Paradosso dell'attore, Editori riuniti, 2007; G.E. Lessing, Drammaturgia dell'Amburgo, Bulzoni, 1982; Friedrich Nietzsche, La nascita della tragedia, Barbera editore, 2007; Franco Perelli, Poetiche e teorie del teatro, Carocci editore, 2015.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/05
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Attività formative caratterizzanti
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