Gruppo opzionale:
DISCIPLINE STORICO-ARTISTICHE (II) - (visualizza)
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STORIA DELL'ARTE BIZANTINA II
(obiettivi)
Obiettivo principale del Corso è quello di fornire una conoscenza storico-artistica monografica di un caso-studio fondamentale della Storia dell’arte bizantina. Tra gli obiettivi specifici ci si prefigge di raffinare la capacità di lettura e di inquadramento della produzione artistica bizantina sulla base di un più maturo approccio storiografico e critico. A tal fine durante il corso è previsto per gli studenti un Seminario, nel quale il lavoro di gruppo e il lavoro individuale da svolgere stimoleranno l’acquisizione di categorie critiche più avanzate e di un più articolato approccio metodologico alla ricerca. Obiettivo parallelo sarà anche quello di sviluppare un’adeguata consapevolezza delle problematiche relative al patrimonio storico-artistico e alla sua valorizzazione. I temi dell’insegnamento, così come le competenze e le abilità che si intendono far acquisire, rientrano nei contenuti caratterizzanti il Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte.
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TADDEI ALESSANDRO
( programma)
L’arte bizantina nell’XI secolo
L’apogeo dell’arte bizantina nell’XI secolo costituirà la base del corso, volto a fornire non solo una panoramica esaustiva della produzione artistica del periodo ma anche a prendere in esame in maniera puntuale i più significativi monumenti di Costantinopoli, della Grecia, dei Balcani e dei territori dell’Asia Minore. Verranno analizzate le maggiori innovazioni nel campo architettonico, della scultura e della pittura monumentale. Alcuni contesti-chiave per comprendere appieno le caratteristiche della committenza del periodo saranno oggetto di approfondimenti: la chiesa di S. Sofia a Ohrid (Repubblica della Macedonia del Nord) con la sua architettura e la decorazione pittorica e tre monumenti fondamentali nell’odierno territorio greco: la chiesa della Vergine (Panagia ton Chalkeon) nel centro di Tessalonica, il katholikon di Hosios Loukas presso Stiris in Beozia con il suo ciclo musivo e il monastero imperiale della Nea Monì nell’isola di Chios. A questi casi-studio “classici” se ne affiancheranno altri meno noti ma di notevole importanza nell’area di Costantinopoli e nel suo hinterland, nonché nella città di Nicea e nell’Asia Minore occidentale. L’impatto della cultura mediobizantina nei territori di recente conquista o addirittura al di fuori dei confini dell’impero verrà messa in luce tramite lo studio di alcuni monumenti dell’Anatolia e del Caucaso occidentale nonché, soprattutto, del più importante ciclo musivo e pittorico di segno bizantino nell’antica Rus’, quello della Santa Sofia a Kiev (oggi in Ucraina). L'unità I del corso (6 ore) costituirà un’introduzione al quadro storico-politico dell’Impero nel momento della sua massima espansione, dal regno di Basilio II (976-1025) al 1071. L'unità II (30 ore) entrerà nel vivo dell’argomento per mezzo di una trattazione particolareggiata della produzione artistica di Costantinopoli e delle provincie nell’arco di tempo considerato. L’unità III (12 ore) sarà dedicata ad attività di esercitazione su casi-studio specifici.
Una raccolta di testi e articoli sarà disponibile al Centro copie Mirafiori. Gli studenti non frequentanti dovranno inoltre preparare uno a scelta dei seguenti testi: - F. de’ Maffei, Bisanzio e l’ideologia delle immagini, a cura di C. Barsanti, A. Guiglia, A. Iacobini, A. Paribeni, M. della Valle, Liguori Editore, Napoli 2011, articoli alle pp. 55-84, 107-117, 191-301, 349-371. - La Sapienza bizantina. Un secolo di ricerche sulla civiltà di Bisanzio all’Università di Roma, a cura di A. Acconcia Longo, G. Cavallo, A. Guiglia, A. Iacobini (Milion, 8), Campisano Editore, Roma 2012, articoli alle pp. 9-244.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1024954 -
STORIA DELL'ARTE MODERNA II A
(obiettivi)
Il Corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti strumenti avanzati di analisi storico-critica dell’arte dal Quattrocento agli inizi dell’Ottocento, attraverso un taglio di carattere assieme tematico e cronologico, che metta gli allievi in grado di orientarsi nelle fonti e nella bibliografia, per sviluppare, nel tempo, personali capacità di lettura, interpretazione, collegamento fra le opere e le vicende storico-artistiche.
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ZUCCARI ALESSANDRO
( programma)
Il corso esamina la personalità e l’opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio nel contesto storico a lui proprio e sulla base dei dati documentari. Particolare rilievo sarà dato ai rapporti di committenza e alla lettura iconografica e iconologica dei dipinti. Si approfondiranno alcuni temi ricorrenti nella produzione del Merisi, tra i quali il richiamo dell’Antico e la funzione dei modelli e della luce. Il corso intende sviluppare negli studenti la capacità di analisi critica delle opere, delle fonti testuali e figurative. Dopo una introduzione sulle principali questioni critiche che hanno animato il dibattito scientifico, con particolare attenzione ai contributi recenti (per un ammontare complessivo di 10 ore), si passerà all'esame delle opere, introducendo gli studenti alla lettura iconologica dei soggetti rappresentati e approfondendo le querelles attributive che tutt'ora infiammano la critica (18 ore). Inquadrando nel panorama artistico del tempo la produzione caravaggesca, sarà approfondito il legame dell'artista con i suoi principali committenti e collezionisti. Tra i quali il card. Francesco Del Monte (1549-1627) ed il marchese Vincenzo Giustiniani (1564-1637), ma anche influenti ordini religiosi come la Congregazione dell'Oratorio di “recente” fondazione (8 ore). Saranno previsti sopralluoghi nelle principali istituzioni museali e gallerie d'arte romane, per permettere la fruizione diretta delle opere in oggetto (10 ore), è in programma inoltre una lezione di due ore presso l'Archivio di Stato di Roma, per incoraggiare gli studenti alla ricerca.
A. Zuccari, Caravaggio controluce. Ideali e capolavori, Milano, Biblioteca d’Arte Skira, 2011;
A. Zuccari – R. Gandolfi, I primi anni di Caravaggio a Roma, in Dentro Caravaggio, catalogo della mostra (Milano 2017-2018), a cura di R. Vodret, Milano, Skira, 2017, pp. 249-260;
A. Zuccari (a cura di), Il giovane Caravaggio. Sine ira et studio, Roma, De Luca, 2018.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1024955 -
STORIA DELL'ARTE MODERNA II B
(obiettivi)
Il Corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti strumenti avanzati di analisi storico-critica dell’arte dal Quattrocento agli inizi dell’Ottocento, attraverso un taglio di carattere assieme tematico e cronologico, che metta gli allievi in grado di orientarsi nelle fonti e nella bibliografia, per sviluppare, nel tempo, personali capacità di lettura, interpretazione, collegamento fra le opere e le vicende storico-artistiche.
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MACIOCE STEFANIA
( programma)
Il corso propone di analizzare le rappresentazioni figurative della musica tra Rinascimento e Barocco, con particolare attenzione al ruolo della pittura di Caravaggio a partire dalla fine del XVI secolo. Dalle prime raffigurazioni connesse alla cultura classica fino all’Iconologia di Cesare Ripa, pubblicata nel 1593, le declinazioni delle tematiche musicali illustrate in celebri dipinti e cicli figurativi a carattere allegorico, risultano articolate e spesso complesse, come documentano i quadri di soggetto musicale ideati da Caravaggio ove compaiono spartiti musicali secondo una formula che avrà notevole seguito nel XVII secolo con particolare riferimento alla pittura dei caravaggeschi. Il corso prevede un ciclo di visite guidate, di ambito seminariale, che avrà come oggetto lo studio dei più importanti capolavori pittorici dedicati ai temi musicali conservati Roma, nonché una visita al Museo degli Strumenti Musicali, una delle più importanti raccolte di strumenti antichi in Europa
La Musica al tempo di Caravaggio, a cura di S. Macioce, E. De Pascale, Rom Gangemi, 2012.
S.Macioce, Quando la pittura parla, Roma, Gangemi, 2018
Pdf dalle lezioni saranno resi disponibili dal docente a fine corso
Gli studenti che saranno impossibilitati a frequentare le lezioni, dovranno aggiungere ai testi sopra il seguente testo: M. Gianfranceschi, Le incisioni da Caravaggio e caravaggeschi, Roma Logartpress, 2011.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/02
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1024956 -
STORIA DELL'ARTE MODERNA II C
(obiettivi)
Il Corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti strumenti avanzati di analisi storico-critica dell’arte dal Quattrocento agli inizi dell’Ottocento, attraverso un taglio di carattere assieme tematico e cronologico, che metta gli allievi in grado di orientarsi nelle fonti e nella bibliografia, per sviluppare, nel tempo, personali capacità di lettura, interpretazione, collegamento fra le opere e le vicende storico-artistiche.
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CURZI VALTER
( programma)
Per una rivisitazione del Neoclassicismo. La memoria dell’antico e le arti nella Roma del Settecento
Sebbene la manualistica continui a riproporre per lo più un’idea delle arti a Roma incardinata al binomio Winckelman-Mengs e all’idea di una stagione cosiddetta neoclassica che sarebbe fiorita subito dopo la metà del Settecento, gli studi più recenti hanno evidenziato un percorso storico e artistico affatto diverso. Il classicismo nel Settecento, che alimenta le Arti dell’Urbe, affonda le sue radici nel secolo precedente, innestato su una cultura antiquaria che trova un alimento sostanziale nel fenomeno del Grand Tour. Roma offre nel secolo dei Lumi all’Europa un’identità collettiva che trova nella memoria dell’antico una fonte inesauribile di modelli sociali, culturali e artistici. Il corso intende ripercorrere gli anni nei quali l’Urbe si pone al centro degli interessi internazionali, evidenziando istituzioni, artisti, e iniziative culturali che ne hanno promosso la fama che sconfina nel mito.
Due punti di vista Hough Honour, Neoclassicismo, ed italiana Torino, Einaudi 1980 (edizione originale 1968), pp. 7-69. Valter Curzi, Memoria dell’Antico nella pittura di storia a Roma tra Seicento e Settecento: un contributo per la revisione storico-critica del Neoclassicismo, in Settecento romano. Reti del Classicismo arcadico, a cura di B. Alfonsetti, Roma, Viella 2017, pp. 255-272.
All’inizio e alla fine Amedeo Quondam, Roma 1672: Il Classicismo restaurato. L’idea del bello e il canone delle arti secondo Bellori, in Settecento romano…., pp. 24-71. Edouard Pommier, La rivoluzione e il destino delle opere d’arte, in Più antichi della luna, a cura di M. Scolaro, Argelato (BO), Minerva edizioni 2000, pp. 226-282.
Roma e la promozione dell’antico: gli scavi, i musei, il mercato Roma e l’Antico. Realtà e visione nel Settecento, catalogo della mostra a cura di C. Brook e V. Curzi (Roma, 2010-2011), Milano, Skira 2010, pp. 15-32; 39-44; 77-108, 115-120, 197-206.
Roma e il Grand Tour: modelli culturali dall’Urbe V. Curzi, Rispecchiamenti e ciclicità della storia. La celebrazione degli “Uomini illustri” nelle Arti del Settecento tra Italia e Inghilterra, in Exempla Vitutis. Un Pantheon a Ravenna per le Arti, a cura di N. Ceroni, A. Fabbri, C. Spadoni, Bologna, Bononia University Press, 2013, pp. 33-49. Andrew W. Moore, Diventare “un perfetto Virtuoso e un grande amante dei Quadri”: Thomas Coke e il suo Grand Tour, 1712-1718; Suzanne Reynolds, Thomas Coke e la storiografia romana: le virtù repubblicane e il giovane virtuoso, in Seduzione Etrusca, catalogo della mostra (Cortona, 2014), a cura di P. Bruschetti et al, Milano, Skira 2014, pp. 65-89. Paolo Coen, Il progetto di Richard Topham per Eaton College, serial/portable classic nell’Inghilterra di primo Settecento, in “Studi sul Settecento Romano”, II.IV, 2019, pp. 11-25. Ilaria Renna, La School of St. Luke di Edimburgo: la prima Accademia delle Arti in Scozia, in A. Bertuzzi, G. Pollini, M. Rossi (a cura di), In Corso d’Opera. Ricerche dei dottorandi in storia dell’arte della Sapienza, vol. 3, Campisano Editore, Roma, 2019, pp. 135-140.
Formarsi a Roma Gonzalo Zolle Betegon, L’accademia Pallavicini, incompiuta costruzione di un tempio marattesco, in Maratti e l’Europa, a cura di L. Barroero, S. Prosperi Valenti Rodinò, S. Schütze, Roma, Campisano Editore, pp. 289-313. Carolina Brook, La nascita delle accademie europee e la diffusione del modello romano, in Roma e l’Antico….,2010, pp. 151-160 Carolina Brook, I francesi in Accademia nel Settecento: i concorsi di pittura e scultura, in Roma-Parigi. Accademia a confronto, Roma, Accademia Nazionale di San Luca, 2016, pp. 31-42.
Artisti nell’Urbe: Pompeo Batoni, Giovan Battista Piranesi, Anton Raphael Mengs tra Roma e l’Europa Pompeo Batoni 1708-1787, catalogo della mostra a cura di L. Barroero e F. Mazzocca (Lucca, 2008), Milano, Silvana Editoriale 2008, pp. 18-33; 56-85, 126-139. La Roma di Piranesi. La città del Settecento nelle grandi vedute, catalgo della mostra a cura di M. Bevilacqua e M. Gori Sassoli, (Roma, 2006-2007), Roma, Artemide 2006, pp. 39-60; 67-78. Stefano Susinno , Anton Raphael Mengs: in Arcadia Dinia Sipilio, in Mengs. La scoperta del Neoclassicismo, catalogo della mostra a cura di S. Roettgen (Padova, 2001), Venezia, Marsilio 2001, pp. 56-69
Bibliografia integrativa per i non frequentanti Ilaria Sgarbozza, I volumi illustrati dei classici latini dell’editore Jacob Tonson (1671-1717): un’impresa editoriale tra innovazione e conservazione, Roma-Londra. Scambi, modelli e temi tra l’Accademia di San Luca e la cultura artistica britannica tra XVIII e XIX secolo, a cura di C. Brook, E. Camboni, G. Consoli, A. Aymonino, F. Moschini, Roma, Accademia Nazionale di San Luca, 2020. Aequa Potestas. Le arti in gara a Roma nel Settecento, catalogo della mostra a cura di Angela Cipriani (Roma, 2000), Roma, De Luca 2000, pp. 11-18, 51-55.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/02
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Attività formative caratterizzanti
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STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA II A
(obiettivi)
Il Corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti strumenti avanzati di analisi storico-critica dell’arte dell’Ottocento e del Novecento – con affacci al XXI secolo - attraverso un taglio di carattere assieme tematico e cronologico, che metta gli allievi in grado di orientarsi nelle fonti e nella bibliografia, per sviluppare – nel tempo – personali capacità di lettura, interpretazione, collegamento fra le opere e le vicende storico-artistiche.
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L-ART/03
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Attività formative caratterizzanti
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1042037 -
LETTERATURA ARTISTICA II
(obiettivi)
Obiettivo principale del Corso è quello di approfondire la conoscenza di una particolare questione della storia della letteratura artistica. Tra gli obiettivi specifici ci si prefigge di far acquisire agli studenti: - una conoscenza avanzata del dibattito storiografico sul tema scelto; - la capacità di analizzare le opere d’arte dell’epoca scelta attraverso i testi contemporanei; - una autonomia di giudizio sulla letteratura artistica relativa alla tematica scelta alla luce del dibattito critico contemporaneo. A tal fine durante il corso si solleciterà la partecipazione attiva degli studenti nell’analisi delle fonti contemporanee al momento storico in oggetto. I temi e gli argomenti dell’insegnamento, così come le competenze e le abilità che si intendono far acquisire, rientrano nei contenuti caratterizzanti il Corso di Laurea in Storia dell'arte.
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COLONNA STEFANO
( programma)
Classico, Anticlassico, Architettura Liquida 4
Verranno illustrate le opere d’arte e di architettura contemporanee ispirate ai concetti di Classico, Anticlassico ed Architettura Liquida. Per la dialettica Classico/Anticlassico si prenderanno in esame i testi fondamentali di Giulio Carlo Argan e di Zevi, mentre per la genesi dell’Architettura Liquida si partirà dalla storica definizione di Novak che dal Rinascimento arganiano ci proietta nel Cyberspazio tramite l’applicazione di algoritmi mentali di ispirazione informatica tipici della realtà virtuale. Saranno messi a confronto gli edifici rinascimentali, a partire da Brunelleschi, con quelli classicisti contemporanei e anche con i Musei degli Archistar affermati a livello internazionale: Calatrava, Cook, Fournier, Fuksas, Gehry, Hadid, Isozaki, Koolhaas, Libeskind, Mendini, Nouvel, Niemeyer e Piano, ampliando la rassegna iniziata nell'a.a. 2013/2014 con nuovi esempi.
Testi d’esame (da integrare con i materiali didattici disponibili al Centro Mirafiori): IL CODICE ANTICLASSICO Giulio Carlo ARGAN, Andrea Palladio e la critica neoclassica, (1930), in ID., Classico e anticlassico: il Rinascimento da Brunelleschi a Bruegel, Milano, Feltrinelli, 1984, pp. 343-351. Michèle HUMBERT, Serlio e Palladio : la dialettica classico-anticlassico, in Il pensiero critico di Giulio Carlo Argan, 1985, pp. 89-99. Paolo VENTUROLI, Testimonianza su Argan e il classicismo/anticlassicismo del Cinquecento, in Giulio Carlo Argan intellettuale e Storico dell'Arte (Atti del convegno, 9-10-11 dicembre 2010, Sapienza Università di Roma), a cura di Claudio GAMBA, Milano, Electa, 2012, pp. 248-255. Bruno Zevi, Guida al codice anticlassico, Torino, Einaudi (Piccola Biblioteca Einaudi, 214), 1973. Marcos Novak, Architetture liquide nel ciberspazio, in Cyberspace. Primi passi nella realtà virtuale, Padova, Muzzio, 1993, pp. 233-265. INTRODUZIONE GENERALE ALL'ARCHITETTURA E MUSEOLOGIA LIQUIDA Stefano COLONNA, La dialettica classico/anticlassico tra Argan, Zevi e Novak per un definizione critico-estetica di "Architettura Liquida", in "BTA - Bollettino Telematico dell'Arte, 16 Giugno 2014, n. 715, http://www.bta.it/txt/a0/07/bta00715.html Stefano COLONNA, Per uno Statuto di Architettura e Museologia liquida, in "Lettera Orvietana", a. XVII, N. 43-44-45-46-47, dicembre 2016, pp. 11-13, http://www.bta.it/col/a0/00/coll0000-COLONNA,Stefano-2016-Per_uno_Statuto-Lettera_Orvietana-N.43-47_dic._2016.pdf Massimo MARIANI, Architettura liquida e pensiero complesso, in “BTA”, 28 Ottobre 2016, n. 819, http://www.bta.it/txt/a0/08/bta00819.html Michela RAMADORI, Il museo liquido: evoluzione storica, potenzialità, rischi, in BTA, 9 Maggio 2016, n. 807, http://www.bta.it/txt/a0/08/bta00807.html L' ANTICLASSICO NEL NOVECENTO Giulia DE FLAVIIS, Le Corbusier: un viaggio verso la modernità, in “BTA”, 26 Febbraio 2015, n. 758 Ettore JANULARDO, “Frontiere” danubiane: per un'archeologia della destrutturazione fluida, in “BTA”, 12 Maggio 2015, n. 772, http://www.bta.it/txt/a0/07/bta00772.html ARCHITETTURA LIQUIDA: I CASI DI STUDIO PETER COOK & COLIN FOURNIER Celine TAVELLA, Un «friendly alien» per la nuova capitale europea della cultura: Graz, in “BTA”, 13 Gennaio 2017, n. 826, http://www.bta.it/txt/a0/08/bta00826.html ZAHA HADID Damiana ENEA, Il Riverside Museum di Glasgow, in “BTA”, 6 Marzo 2015, n. 760, http://www.bta.it/txt/a0/07/bta00760.html Federica FERRARA, L’Heydar Aliyev Center di Zaha Hadid a Baku, in “BTA”, 10 Marzo 2016, n. 801, http://www.bta.it/txt/a0/08/bta00801.html Elisabetta CAPUTO, Costruire forme liquide. Zaha Hadid: la stazione TAV Napoli-Afragola, in “BTA”, 13 Settembre 2015, n. 750, http://www.bta.it/txt/a0/07/bta00750.html ARATA ISOZAKI Emanuele CARLENZI, Una via orientale tra Razionalismo e forme nuove: Arata Isozaki e il Museo d’arte contemporanea di Nagi (Giappone), in “BTA”, 1 Luglio 2016, n. 812, http://www.bta.it/txt/a0/08/bta00812.html DANIEL LIBESKIND Lucia SIGNORE, Jüdisches Museum Berlin: una “metafora architettonica”, in “BTA”, 16 Giugno 2014, n. 716, http://www.bta.it/txt/a0/07/bta00716.html Lisa SIMONETTI, Il Royal Ontario Museum di Daniel Libeskind, in “BTA, 25 Novembre 2016, n. 822, http://www.bta.it/txt/a0/08/bta00822.html JEAN NOUVEL Lara SCANU, Jean Nouvel e il National Museum of Qatar: natura, tecnologia, modernità e tradizione, in “BTA”, 18 Agosto 2014, n. 723, http://www.bta.it/txt/a0/07/bta00723.html ROBER WOOD & RANDAL MARSH Morena AUTERI, L’icona liquida di Melbourne: Australian Centre for Contemporary Art, in “BTA”, 2 Maggio 2016, n. 805, http://www.bta.it/txt/a0/08/bta00805.html
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/04
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Attività formative caratterizzanti
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1024919 -
STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA II B
(obiettivi)
Il Corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti strumenti avanzati di analisi storico-critica dell’arte dell’Ottocento e del Novecento – con affacci al XXI secolo - attraverso un taglio di carattere assieme tematico e cronologico, che metta gli allievi in grado di orientarsi nelle fonti e nella bibliografia, per sviluppare – nel tempo – personali capacità di lettura, interpretazione, collegamento fra le opere e le vicende storico-artistiche.
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SBRILLI ANTONELLA
( programma)
Il corso “Stare al gioco” affronta storicamente - a partire dalle avanguardie - una serie di esperienze artistiche in cui il gioco è una presenza rilevante, che si fonde con le pratiche creative, nella realizzazione di giocattoli e dispositivi divertenti, nella combinatoria di elementi trovati, nella sfida nascosta nelle opere, nel riferimento a giochi codificati e reinventati. Fra i temi affrontati: Iconografia del gioco nell’arte del’Ottocento e del Novecento; elementi ludici nell’allestimento di mostre; playability e cultural heritage; serious game and applied game nei musei; videogame e arte.
Prima parte: consultazione di almeno uno dei seguenti cataloghi: - catalogo della mostra L'arte del gioco: da Klee a Boetti, a cura di Pietro Bellasi, Alberto Fiz, Tulliola Sparagni (Aosta, Museo Archeologico Regionale, 20 dicembre 2002 - 13 maggio 2003), catalogo Mazzotta, Milano 2002 (presente nella Biblioteca Giulio Carlo Argan del Dipartimento)
- catalogo della mostra Ah, che rebus! Cinque secoli di enigmi fra arte e gioco in Italia, a cura di Antonella Sbrilli e Ada De Pirro (Roma, Istituto Nazionale per la Grafica di Palazzo Poli, 16 dicembre 2010 - 9 marzo 2011), catalogo Mazzotta, Milano 2010 (presente nella Biblioteca Giulio Carlo Argan del Dipartimento)
- catalogo della mostra Enjoy. L’arte incontra il divertimento, a cura di Danilo Eccher, Chiostro del Bramante, Roma, 2017-2018, Silvana editoriale, Milano 2017
- catalogo della mostra La trottola e il robot, a cura di Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci, Pontedera, Palazzo Pretorio 2017-2018, catalogo Bandecchi & Vivaldi, 2017.
Seconda parte: consultazione e studio di due testi a scelta fra i seguenti:
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Stare al gioco, a cura di A. Sbrilli e M. Dotti, Alfabeta edizioni, DeriveApprodi, Milano 2019
- Agata Boetti, Il gioco dell’arte. Con mio padre Alighiero, Electa, Milano 2016
- Stefano Bartezzaghi, La ludoteca di Babele, Utet, Torino 2016
- Roger Caillois, I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine (1958), ed. it, Bompiani, Milano 1981
- John Sharp, Works of Game. On the Aesthetics of Games and Art, The MIT Press 2015
- a cura di Matteo Bittanti, Machinima. Dal videogioco alla videoarte, Mimesis, Milano 2017
- Economia della cultura, n. 3, 2018: Gaming e patrimonio culturale / Gaming and Cultural Heritage https://www.economiadellacultura.it/anno-xxviii-2018-n-3/
Altre indicazioni bibliografiche, suggerimenti di studio e collegamenti verranno dati nel corso delle lezioni e attraverso il sito www.art.usi.it
Il programma non cambia per i non frequentanti. Alcuni materiali di studio saranno reperibili sulla piattaforma https://elearning.uniroma1.it
(Date degli appelli d'esame)
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L-ART/03
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Attività formative caratterizzanti
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1036357 -
STORIA DELL'ARTE MODERNA II D
(obiettivi)
Il Corso si pone l’obiettivo di offrire agli studenti strumenti avanzati di analisi storico-critica dell’arte dal Quattrocento agli inizi dell’Ottocento, attraverso un taglio di carattere assieme tematico e cronologico, che metta gli allievi in grado di orientarsi nelle fonti e nella bibliografia, per sviluppare, nel tempo, personali capacità di lettura, interpretazione, collegamento fra le opere e le vicende storico-artistiche.
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VOLPI CATERINA
( programma)
Dipingere la natura. Pittura e ambiente a Roma (1600-1670)
Nel corso si analizzerà la percezione dei luoghi e la loro rappresentazione attraverso l’indagine delle opere dei paesaggisti e dei bamboccianti, partendo dalle sperimentazioni di Filippo Napoletano e Agostino Tassi. Si studieranno sia i pittori di paesaggio nordici attivi a Roma (Elsheimer, Baur, Poelenbugh, Brembergh, Swanevelt, Asseljin, Both…), con un focus sulla alla loro indagine topografica a livello grafico e pittorico, sia i bamboccianti, con le loro raffigurazioni della realtà e della vita quotidiana nell’Urbe e nella campagna circostante. Saranno presi in esame anche quei paesaggisti, spesso definiti classicisti, ma che non mancarono di eseguire studi dal vero, quali Poussin e Lorrain, le cui indagini en plein air furono narrate da Sandrart. Seguiranno lazioni dedicate ai paesi di Salvator Rosa e Gaspard Dughet, fino ad arrivare a Pandolfo Reschi.
Il corso intende affrontare il tema della pittura di paesaggio e della pittura dal vero sotto diversi punti di vista e con differenti approcci metodologici: il tradizionale metodo monografico (che analizzerà i singoli cataloghi di artisti italiani e stranieri attivi a Roma e nella campagna laziale negli anni di riferimento), e il metodo socio-culturale con approfondimenti sui rapporti culturali, economici e di committenza degli artisti. Parallelamente si terrà un’indagine sui metodi di analisi, elaborazione e rappresentazione della natura (con particolare attenzione a luoghi specifici) da parte di questi artisti, che, a differenza dei pittori accademici usavano praticare il disegno e la pittura in gruppo, unendo la loro vita e la loro arte con la natura. In tal modo disegni e dipinti ci consentiranno di approfondire il rapporto tra uomo, artista e natura nel XVII secolo. Sono previste inoltre alcune conferenze interdisciplinari sui temi della topografia, geografia, natura e ambiente, e la relativa rappresentazione artistica da parte di specialisti nei vari settori.
SUDDIVISIONE ORE CORSO: 36 ore di lezione frontale divise in:
4 ore: introduzione al corso
8 ore: La nascita di un genere autonomo: la pittura di paesaggio dal 1600 al 1630 circa (i fratelli Bril, Filippo Napoletano, Agostino Tassi; la scuola bolognese)
10 ore: La pittura bambocciante tra quotidianità e natura (rapporti tra gli artisti, il disegno e la pittura dal vero a Roma e nel Lazio, il ruolo del mercato dell’arte)
10 ore: Tra ideale e naturalismo: Nicolas Poussin, Claude Lorrain, Salvator Rosa, Gaspard Dughet e la loro influenza
4 ore: conclusioni
12 ore: visite e conferenze interdisciplinari
- L. Trezzani (a cura di), La pittura di paesaggio in Italia, Il Seicento, Milano 2004 [saggi da pp. 167 a pp. 231 + schede artisti: Angeluccio, Asseljin, Berchem (pp. 236-241), Both, Breenbergh, Bril (pp. 245-251), Annibale Carracci, Antonio Carracci,Castiglione, Codazzi (pp. 260-268), Dughet, (pp. 272-274), Elsheimer, Filippo Napoletano, Gargiulo (279-285), Lemaire, Lorrain, (pp. 294-298), Mola, De Momper (304-309), Pieter Mulier, Onofri (pp. 313-317), Poussin, Jabob Pynas, Pandolfo Reschi (324-333), Salvator Rosa (pp. 339-342), Agostino Tassi, Antonio Tempesta (pp. 347- 353), Poelenburgh, Swanevelt, Gaspar Van Wittel (pp. 366-377), Gottfried Wals, Weenix (pp. 380-383)];
- S. Loire, A. Ubeda De Los Cobos (a cura di), Nature et idéal. Le paysage à Rome 1600 – 1650, Catalogo della mostra (Parigi, Galeries Nationales d’Exposition du Grand Palais 2011), Parigi 2011, pp. 15-75;
- Poussin and Nature, catalogo della mostra (New York, The Metropolitan Museum of Art), New Haven 2008, pp. 39-122
-Briganti, Trezzani, Laureati, I Bamboccianti, pittori della vita quotidiana a Roma nel Seicento, Roma, 1983
- C. Volpi, Salvator Rosa “pittore famoso” (1615-1673), Roma 2014, la parte del saggio relativa a Roma
- C. Mazzetti di Pietralata, Sandrart a confronto con Lorrain e Swanevelt: disegni inediti e riflessioni sul paesaggio, in “Storia dell’Arte”, 112, 2005, pp. 91-118;
- M. Chiarini, Filippo Napoletano, Poelenburgh, Breenbergh e la nascita del paesaggio realistico in Italia, in “Paragone”, 23, 1972, pp. 18-34
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ART/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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