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STORIA DELL'INDUSTRIA DELLA MODA
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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CAPALBO CINZIA
(programma)
Il corso ricostruisce la lunga e complessa evoluzione del settore dell'abbigliamento in Italia dall’età moderna ad oggi, all'interno del contesto socio-economico dell’Italia, con un confronto con gli altri paesi occidentali. Si cercherà di comprendere il processo evolutivo della produzione dell’abbigliamento dalla forma artigianale al sistema industriale e la stretta interdipendenza che tale evoluzione ha avuto con l’organizzazione e lo sviluppo del sistema distributivo.
La prima parte del corso sarà dedicata alla nascita di una “economia del vestiario” in Europa nel corso dell'età moderna e contemporanea, quindi alla ricostruzione del passaggio dalle piccole sartorie artigianali all'haute couture. La seconda parte verterà sulla ricostruzione dei caratteri economici e sociali che hanno permesso, nel corso dei secoli XIX e XX, la trasformazione delle filiere del tessile e dell'abbigliamento italiane in “sistema moda”. Infine saranno analizzati i problemi legati all'evoluzione dei consumi di abbigliamento e a quelli della distribuzione, in relazione ai cambiamenti sociali ed economici registratisi dalla seconda metà dell'Ottocento ad oggi. AVVISO: questo insegnamento sarà uno dei due, a scelta con Tecnologia dei cicli produttivi, tenuto dal Prof. Carlo Amendola, per il superamento della Prova di Verifica delle Conoscenze in ingresso . Per gli studenti frequentanti, in aggiunta agli appunti:
(Date degli appelli d'esame)
C. M. Belfanti, La civiltà della Moda, Il Mulino, 2008 (o altra edizione). C. Capalbo, L'evoluzione del retail in età contemporanea. Dai passages parigini ai grandi magazzini, in G. Motta (a cura di), La moda contiene la storia e ce la racconta puntualmente, Quaderni del dottorato in storia d'Europa, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2015, pp 239-257 (dispense scaricabili dalla pagina del docente). C. Capalbo (a cura di), La formazione del sistema moda italiano. Industria, istituzioni e family business, Edizioni Nuova Cultura, 2020. Tutto il volume, tranne l'ultimo saggio, ossia pp.131-149 (il volume si può trovare presso la libreria dei Chioschi gialli presso la città universitaria). Per i non frequentanti ai saggi indicati, si deve aggiungere il saggio di E. Merlo, Moda italiana. Storia di un'industria dall'Ottocento a oggi, Marsilio, (qualsiasi edizione) |
6 | SECS-P/12 | 42 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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DESIGN DELLA MODA
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
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TEORIA E PROGETTAZIONE STILISTICA DI CALZATURE
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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Pascuzzi Anna Paola
(programma)
Attraverso lezioni introduttive, il corso si propone di descrivere i vari passaggi, che servono per realizzare un progetto di linea calzaturiera, evidenziando l’importanza della ricerca iconografica, storica e delle tendenze; definendo la struttura, i concetti, le componenti; approfondendo lo studio dei materiali, dei colori, degli accessori.
L’obiettivo è partire da un’idea, da una ispirazione e dalla valutazione del mercato, includendo l’analisi dei cambiamenti stilistici, le tendenze moda, per successivamente concretizzare lo studio in una linea, che sarà organizzata dagli studenti in un portfolio, strumento necessario per esporre la stessa ad un’ipotetica clientela di riferimento. In particolare, in questo modulo iniziale si affronterà la calzatura femminile. Obiettivi: 1.Imparare a disegnare calzature industriali 2.Conoscere un minimo di terminologia tecnica 3.Capire il processo industriale col fine di progettare linee calzaturiere per l’industria 4.Allenarsi alla creatività per progettare modelli di calzature ORIGINALI E NON COPIATI. Creare nuovi modelli con farina del proprio sacco! 5.Iniziare a studiare le tendenze 6.Iniziare a ricercare i trends 7.Osservare a fondo le calzature 8.Capire i modelli e studiarli 9.Riflettere ed elaborare per agevolare la fase progettuale Obiettivi in sintesi per la parte teorica: studiare la storia della scarpa e ancheattraverso questo studio, acquisire la conoscenza degli strumenti tecnici per progettare calzature. La conoscenza, a grosse linee della filiera italiana delle calzature. A.P. Pascuzzi, Shoe Design e Footwear Illustrations.: Fondamenti di progettazione industriale calzaturiera
(Date degli appelli d'esame)
A.P. Pascuzzi, Il design calzaturiero dal Novecento ai giorni nostri e le slide caricate su elearning ad ogni lezione |
6 | ICAR/13 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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10589380 -
SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE E DELLA MODA
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
(obiettivi)
Il corso di Sociologia della comunicazione e della moda si pone i seguenti obiettivi:
§ conoscere e comprendere il ruolo sociale, culturale, politico ed economico della moda nella società contemporanea, con specifico riferimento agli studi classici della sociologia della moda e della comunicazione; comprendere il ruolo dei media nel sistema moda (D.D. 1) § saper applicare le conoscenze teoriche acquisite all’analisi di casi di studio e allo sviluppo di progetti per i quali le competenze teoriche del corso sono rilevanti: analisi di mercato, progettazione di prodotto, gestione delle strategie di comunicazione ed engagement (D.D. 2) acquisire capacità di analisi critica e di giudizio sia rispetto all’ambito disciplinare specifico che in relazione alle altre discipline presenti nel Corso di Studio di moda (D.D.3); acquisire capacità di presentazione e condivisione delle proprie competenze: capacità di presentare un progetto, capacità di sostenere una tesi; capacità di gestire teamwork; capacità di condividere le proprie conoscenze e competenze specifiche all’interno di gruppi di lavoro con soggetti con differenti conoscenze e competenze (D.D.4). acquisire la capacità di gestione di un progetto, lavoro di gruppo e produzione di output di ricerca idonei (D.D.5)
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ANDO' ROMANA
(programma)
Il corso si pone l'obiettivo di introdurre allo studio dei processi culturali e comunicativi nella società contemporanea, come frame teorico per lo studio della produzione e del consumo di moda.
Più in particolare, il tema della moda verrà inquadrato all'interno della più ampia riflessione sul concetto di cultura, così come teorizzata nell'ambito dei Cultural Studies: cultura come "stile di vita" sperimentato nel quotidiano come forma di negoziazione continua tra identità, rappresentazione e comunicazione. Di seguito i principali temi affrontati a lezione: • Prima parte (12 ore): la comunicazione nella vita quotidiana; identità e rappresentazione; la cultura come modo di vita. • Seconda parte (12 ore) il ruolo dei media nella definizione della cultura • Terza parte (12 ore) la moda nei media e attraverso i media • Quarta parte (12 ore) la moda e il nuovo consumatore digitale 1) Bovone, L., 2014, Rappresentarsi nel mondo. Comunicazione, identità, moda. Milano: Franco Angeli
(Date degli appelli d'esame)
2) Andò, R., 2020, Audience for fashion. Egea, Milano 3) un testo a scelta tra i seguenti classici: Garfinkel H., Agnese (a cura di Sassatelli R.), Armando Editore Garfinkel H., La fiducia, (a cura di Pendenza M.,) Armando Editore Goffman E., Il rapporto tra i sessi (a cura di Prandini R.,) Armando Editore Goffman, E., L'ordine dell'interazione (a cura di Giglioli PP.) Armando Editore Bourdieu, P., Sul concetto di campo in sociologia (a cura di Cerulo M.,) Armando Editore Bourdieu P., Forme di capitale (a cura di Santoro M.) Armando Editore Schutz A., Don Chisciotte e il problema della realtà (a cura di Jedlowski P.) Armando Editore Sombart W., Dal lusso al capitalismo (a cura di Sassatelli R.) Armando Editore n.b. il testo 1) potrà essere sostituiti con un'antologia di saggi sui fashion studies in corso di traduzione A. Rocamora, Thinking through Fashion |
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ANALISI DELLA MODA E DEGLI STILI
(obiettivi)
Gli obiettivi del corso “Anali della moda e degli stili” sono i seguenti:
• far acquisire consapevolezza dei significati sociologici dei fenomeni della moda, e dei legami che intercorrono tra questi e i processi identitari, culturali e politici nelle società contemporanee (D.D. 1). • far acquisire consapevolezza della complessità dei fenomeni culturali, dunque delle scelte concernenti gli stili di abbigliamento e moda, soprattutto in relazione alle identità di genere (D.D.1). • fornire competenze per contestualizzare e analizzare sociologicamente gli stili di moda delle società contemporanee (D.D.2). • fornire competenze per analizzare il ruolo delle scelte di abbigliamento e moda nelle politiche identitarie contemporanee, soprattutto legate alle trasformazioni delle culture e delle identità di genere (D.D.2). • far acquisire consapevolezza della parzialità dei punti di vista nell’interpretazione dei significati culturali (D.D.3). • far sperimentare attività di scrittura professionale sociologica (D.D.4). • stimolare l’uso autonomo delle conoscenze e della abilità acquisite per analizzare eventi culturali e sociali di attualità (D.D.5).
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TARZIA FABIO
(programma)
Apprendimento teorico delle nozioni fondamentali della mediologia, seguito da un lavoro di analisi e dall'elaborazione di un progetto di comunicazione.
In successione: a) lezioni di Fondamenti di mediologia e di sociologia dell’immaginario; b) incontri propedeutici alla formazione di gruppi (per i frequentanti) e assegnazione e cura del loro progetto. Da studiare per svolgere in successione le singole prove:
1) Sergio Brancato, Emiliano Corchiano, Emanuela Fichera, Il mondo dei media. Sociologia e storia della comunicazione, Napoli, Guida, 2018 2) Videolezioni e materiali sulla piattaforma didattica on line (accessibile su http://elearning2.uniroma1.it/) 3) G. Ragone, Analogie 3. Il medium pubblicità, Liguori, Napoli 2015 |
6 | SPS/08 | 42 | - | - | - | Attività formative di base | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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DESIGN DELLA MODA
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
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SISTEMI TECNICHE E STILI DELLA MODA
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
6 | ICAR/13 | 42 | - | - | - | Attività formative caratterizzanti | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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18 | 108 | 36 | - | - | Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) | ITA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1038500 -
INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL SETTORE TESSILE PER IL MADE IN ITALY
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
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GOBBI LAURA
(programma)
1- Introduzione al settore tessile : il Made in Italy ,il Settore tessile; l’ Innovazione tecnologica
2- Le fibre tessili: Classificazione delle fibre tessili ;Mercato delle fibre: produzione e consumi. 3-a Fibre tessili naturali: Animali: lana:; lane speciali; seta:, Vegetali: da seme: cotone: prodotti secondari dell’industria del cotone. Da fusto: lino: prodotti secondari; canapa Fibre tessili chimiche: 3b-Artificiali : di origine cellulosica: Rayon Viscosa, Filo Cupro, Filo Acetato. di origine animale: Lanital, Merinova 3c- Industrie petrolifera e petrolchimica: materie prime, prodotti e settori derivanti Sintetiche: fibra polipropilenica, fibra poliamminica (nylon), fibra acrilica, fibra poliestere, fibra elastan. 3d -Le fibre sostenibili Esempi di innovazione tecnologica nel campo delle fibre tessili 4- L’Innovazione tecnologica nel settore Origine dell’innovazione tecnologica; Innovazione/invenzione; Rivoluzione industriale e cicli lunghi dell’economia L’importanza della R&S ;Tipi di innovazione (incrementale e radicale) ; Ciclo di vita di una tecnologia ; 5- Il tessile e l’ambiente Etichettatura come “diritto all’informazione ; Etichettatura obbligatoria Etichettatura facoltativa Realizzazione ed Apposizione dell’etichetta Etichetta : Composizione e Manutenzione Marchio di qualità Norme italiane Direttive comunitarie 6- Esercitazione in aula su : La caratterizzazione di un tessuto il programma sarà così svolto ( 1 modulo corrisponde a 2 ore di lezione): parte 1: si articolerà in 2 moduli ;parte 2: si articolerà in 2 moduli;parte 3: si articolerà in 13 moduli;parte 4: si articolerà in 3 moduli;parte 5: si articolerà in 3 moduli;parte 6: si articolerà in 1 modulo 1-Bonetti F , Dotti S e Tironi G : “ Fibre tessili, struttura, caratteristiche , proprietà”2012 Ed Tecniche nuove ( cap 1,2,4)
(Date degli appelli d'esame)
2-Materiale disponibile su e-learning uniroma 1 Sapienza |
6 | SECS-P/13 | 36 | 12 | - | - | Attività formative affini ed integrative | ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1155 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5).
Canale: 1
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CAPALBO CINZIA
(programma)
Svolgere uno stage e/o seguire i seminari e i tirocini svolti durante il triennio
non sono previsti per le AAFF
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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CAPALBO CINZIA
(programma)
Svolgere uno stage e/o seguire i seminari e i tirocini svolti durante il triennio
non sono previsti per le AAFF
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 3
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CAPALBO CINZIA
(programma)
Svolgere uno stage e/o seguire i seminari e i tirocini svolti durante il triennio
non sono previsti per le AAFF
(Date degli appelli d'esame)
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ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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AAF1007 -
PROVA FINALE
(obiettivi)
Il corso
- fornisce allo studente conoscenza e comprensione degli aspetti metodologici, critico-problematici e applicativi della Disciplina propone prospettive areali e settoriali nelle quali sono attivi o si possono attivare progetti di ricerca attinenti la Disciplina; mostra la variabilità dei campi di interesse entro i quali si possono applicare le competenze disciplinari (descrittore 1); - sviluppa l’autonoma capacità dello studente di porre in relazione quanto appreso con altri SSD: storici, letterari, , artistici, dei beni culturali, economici, politici, storico-religiosi ecc. (descrittore 2); - mette lo studente in grado di utilizzare le conoscenze acquisite e il linguaggio specifico appreso per le cosiddette “competenze trasversali” (autonomia di giudizio, abilità comunicative, descrittori 3-5). |
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ITA | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||