Gruppo opzionale:
MECCANICA GENERALE - 54 cfu a scelta in B - (visualizza)
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54
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1023694 -
MACCHINE
(obiettivi)
Formare gli allievi allo studio dei problemi relativi alla termo fluidodinamica delle macchine utilizzati negli impianti per la conversione e l’uso dell’energia. Fornire loro gli strumenti conoscitivi e modellistici per comprendere i principi di funzionameno. Fornire i criteri di base per la progettazione ed il dimensionamento unitamente ai limiti operativi.
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9
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ING-IND/09
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63
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27
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1021681 -
PROGETTO DI MACCHINE
(obiettivi)
Scopo del corso è esaminare i criteri secondo cui si deve sviluppare il progetto di un sistema meccanico. I criteri analizzati sono l’efficienza, la stabilità, l’affidabilità, la manutenibilità e la qualità.Da ultimo viene affrontato il Design of Experiment (DOE) come strumento per la progettazione degli esperimenti.
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6
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ING-IND/08
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42
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1023213 -
MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA
(obiettivi)
Comprendere il funzionamento dei motori a combustione interna sia dal punto di vista termodinamico che meccanico.
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6
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ING-IND/08
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42
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1044395 -
SISTEMI AVANZATI DI CONVERSIONE ENERGETICA
(obiettivi)
Studio di metodi di progettazione avanzata nell'ambito di schemi di progettazione orientati al ciclo di vita del prodotto.
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6
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ING-IND/09
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42
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1055977 -
MEASUREMENT FOR MECHANICAL SYSTEMS AND INDUSTRY
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è fornire la formazione di base per la corretta progettazione di una catena di misura, in funzione delle necessità dello sperimentatore e/o dell’utilizzatore degli strumenti di misura. Particolare enfasi è data alle applicazioni nel settore della produzione e dell'industria meccanica. Il corso trova efficace integrazione nelle esercitazioni di laboratorio, tutte di natura sperimentale, che costituiscono parte fondamentale del corso stesso.
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PALERMO EDUARDO
( programma)
- Introduzione e concetto di misura - Caratteristiche metrologiche dei sistemi di misura: - Statiche - Dinamiche - Teoria della misura di resistenza elettrica: - Collegamento a 2 fili - Collegamento a 3 fili (Ponte di Weatstone) - Collegamento a 4 fili - Misure di temperatura: - Termometri a resistenza - Termocoppie - Termistori - Misure di deformazione - Misure di sollecitazione - Misure di pressione -Misure di flusso - Misure di spostamento - Trattamento del segnale di misura: - Amplificatori - Filtri - Conversione A/D - Software di acquisizione ed elaborazione digitale del segnale - Sessioni sperimentali di Test Engineering: - Sensori di temperatura - Sensori ottici di distanza - Encoder per l'automazione
Measurement Systems - 6th edition- Ernest O Doebelin, Dhanesh N Manik.
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ING-IND/12
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63
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27
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1055978 -
MEASUREMENT FOR MECHANICAL SYSTEMS AND INDUSTRY
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è fornire la formazione di base per la corretta progettazione di una catena di misura, in funzione delle necessità dello sperimentatore e/o dell’utilizzatore degli strumenti di misura. Particolare enfasi è data alle applicazioni nel settore della produzione e dell'industria meccanica. Il corso trova efficace integrazione nelle esercitazioni di laboratorio, tutte di natura sperimentale, che costituiscono parte fondamentale del corso stesso.
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6
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ING-IND/12
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42
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
10592758 -
MECHATRONICS AND VIBRATIONS
(obiettivi)
Il corso ha come obiettivo lo studio dei sistemi EMS (Electro-mechanical Systems) ed il loro controllo, con particolare riferimento ai sistemi di corpi rigidi e ai continui elastici (barre, travi e piastre). Si studiano in particolare applicazioni al controllo di sistemi vibranti, alle smart structures e ai sistemi meccatronici in generale.
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CARCATERRA ANTONIO
( programma)
In the course program, the dynamics of EMS-Electromechanical Systems and their control are analyzed in details, including systems of rigid bodies and of continuous elastic structures (rod, beam and plates). Applications to vibration analysis and their control, smart structures and mechatronic systems, are examples approached in the course. In details:
1. Introduction to Mechatronics Architecture of a mechatronic system Defining the KPIs Process, sensors, motors / actuators, controllers Models and sensors measurements Control of mechatronic systems
2. Multiphisics and Hamilton Principle Variational calculus Minimum principles in Mechanics and Electromagnetism Theory of EMS- ElectroMechanical System Hamilton action, the Euler-Lagrange equations Lagrange equations for electromechanical systems Linear and nonlinear dynamical systems
3. Linear Dynamics: discrete and continuous systems Systems of rigid bodies Systems of continuous elastic structures Constraints and the method of Lagrange's multiplers Linearization Time and Frequency domains: concvolution integral and transfer function Elements of spectral theory of linear operators Modal Analysis Systems with Ndof: Eigenvectors and Eigenfrequencies and their properties Continuous elastic systems: Eigenfunctions and Eigenfrequencies and their properties Forced deterministic problems (harmonic, periodic, shock) Forced random problems (random noise and power spectral density) Vibrations of elastic and electro-elastic systems Vibration active, semi-active and passive control
*Applications of Matlab and Simulink for the analysis of oscillating EMS and mechatronics systems
4. Mechatronic Optimal Control Objective functions Minimum/minimum of objective functionals Pontryagin equations Model predictive control - MPC Quadratic objective functions and linear dynamics -LQR General solution by the RIccati's equation Special solution by Modal Analysis, eigenvector and eigenfrequencies Models and sensors measurements Kalman filter
*Applications of Matlab and Smulink to controlled Mechatronics systems
5. Elements of Signal Analysis for Mechatronics and case-studies Data processing for intelligent control Extraction of information from data sensors Sensors and signals Free response of 1 DOF linear Forced response of 1 DOF linear Fourier transform (FT) Case study 1: Modeling the vibrations of a mechanical resonators subject to different inputs Case study 2. Modelling and analysis of an open-loop permanent magnet motor coupled with permanent magnet generator in transient and steady-state conditions Short Time Fourier Transform (STFT) Power Spectral Density (PSD) Hilbert Transform, istantaneous frequency and phase (HT and IF) Empirical mode decomposition (EMD) Case study 3: The intelligent tyre Case study 4: Real-time train railways monitoring Case study 5: Structural damage detection
*Applications of Matlab and Simulink for the analysis of the case-studies
6. Design of Mechatronic Systems Architecture of a mechatronic system Defining KPIs Process, sensors, motors / actuators, controllers Preliminary design architecture Designing of the subcomponents (plant, sensors, controller, motors / actuators) Design of controllers with optimal control methods Design verification using Simulink Design examples: electronically controlled intelligent suspension system for motor vehicles, attitude stabilization systems of a drone. Experience in the laboratory of Mechatronics and Vehicles System Dynamics
Micromechatronics: Modeling, Analysis, and Design with MATLAB, Second Edition, Victor Giurgiutiu, Sergey Edward Lyshevski, 2009 by CRC Press. Chapter IV "Elements of Control", of the book "Vehicle System Dynamics and Mechatronics", A. Carcaterra, 2018 Fundamentals of Vibration, L.Meirovitch, McGraw-Hill, 2001 Appunti di Meccanica delle Vibrazioni, A. Carcaterra, 2004 Appunti di Meccanica delle Vibrazioni, A. Sestieri, 1995 Notes on Signal Analysis, N. Roveri, 2016
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ING-IND/13
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63
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27
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
10592970 -
MECHANICS OF ROBOT MANIPULATORS
(obiettivi)
Corso indirizzato all'approfondimento della cinematica e dinamica dei robot industriali, corredato da nozioni costruttive e di controllo. Sono sviluppati aspetti della meccanica di base, specializzandoli ai sistemi multicorpo a catena cinematica aperta che conducono gli allievi al loro utilizzo nelle applicazioni della robotica.
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9
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ING-IND/13
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63
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27
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1045058 -
MECHANICS OF ROBOT MANIPULATORS
(obiettivi)
Corso indirizzato all'approfondimento della cinematica e dinamica dei robot industriali, corredato da nozioni costruttive e di controllo. Sono sviluppati aspetti della meccanica di base, specializzandoli ai sistemi multicorpo a catena cinematica aperta che conducono gli allievi al loro utilizzo nelle applicazioni della robotica.
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6
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ING-IND/13
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42
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
10592889 -
PROGETTAZIONE MECCANICA AGLI ELEMENTI FINITI
(obiettivi)
L'insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base e gli strumenti necessari per utilizzare il metodo degli elementi finiti (FEM) come ausilio alla progettazione meccanica. Una prima parte introduce le basi teoriche del calcolo strutturale matriciale e del metodo agli elementi finiti, fornendo le informazioni necessarie per il passaggio da uno studio del continuo meccanico al suo "equivalente" discreto. Una seconda parte più applicativa si propone l'obiettivo di risolvere al calcolatore, in aula, con opportuno codice FEM, esercizi legati alle seguenti problematiche di interesse progettuale meccanico:
- problemi di tipo strutturale elastico, da esempi di meccanica delle strutture, ad esempi bi- e tridimensionali su componenti di interesse ingegneristico e più specificamente meccanico, di cui non si abbia una soluzione analitica soddisfacente. - problemi in campo plastico, con esempi legati a processi di formatura a freddo, tensioni residue, resistenza ultima di materiali duttili. - problemi di tipo termico o termo-meccanico, con esempi legati a scambi di calore, e effetti meccanici della temperatura. - problemi dinamici, con esempi di analisi non stazionarie, illustrando l'evoluzione della risposta nel tempo, ma anche analisi modale e individuazione delle frequenze proprie di vibrazione. Nei casi più complessi, la modellazione della geometria del componente verrà eseguita mediante opportuni software di modellazione solida e verrà illustrata la procedura di importazione nel codice FEM, introducendo la filosofia degli ambienti CAE.
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CORTESE LUCA
( programma)
PARTE I - BASI TEORICHE E METODOLOGICHE
STUDIO DI SISTEMI DISCRETI: IL CALCOLO STRUTTURALE MATRICIALE. - Concetti di base del calcolo strutturale matriciale: sistemi discreti. - Metodo degli spostamenti. - Matrice di rigidezza di elemento, vincoli, carichi applicati, condizioni al contorno. - La matrice di struttura. IL METODO DEGLI ELEMENTI FINITI - Formulazione matematica del metodo degli elementi finiti. - Discretizzazione del continuo: elementi, funzioni di forma. - Principali tipi di elementi per problemi di dimensionalità 1D, 2D, 3D: aste, travi, elementi piani a tre e quattro nodi, elementi parallelepipedi e tetraedrici, elementi assialsimmetrici, elementi shell. IMPLEMENTAZIONE DEL METODO DEGLI ELEMENTI FINITI - Implementazione di problemi semplici in ambiente Matlab. - Panoramica dei codici di calcolo FEM. - Fase di pre-processing: definizione del modello, definizione degli elementi per la discretizzazione, modelli relativi al comportamento dei materiali, metodologie e problematiche legate alla fase di discretizzazione, applicazione condizioni al contorno: carichi e vincoli. - Soluzione del problema: tipo di analisi e relative opzioni, analisi di tipo lineare e non-lineare: convergenza del metodo. - Fase di post-processing: visualizzazione e interpretazione dei principali risultati, deformata, spostamenti nodali, campo di tensione e deformazione, reazioni vincolari. Gestione ad analisi dei risultati.
PARTE II - APPLICAZIONI (esercizi da svolgere al calcolatore con codice FEM)
PROBLEMI DI TIPO STRUTTURALE ELASTICO - Modellazione del legame costitutivo elastico. - Meccanica delle strutture: aste e travi. Travature reticolari e studio di strutture a più iperstatiche.- Analisi bidimensionale: stato di sollecitazione piana, stato di deformazione piana. - Analisi tridimensionale: analisi di componenti meccanici complessi soggetti a stati di tensione triassiali. - Analisi di tipo assial-simmetrico. PROBLEMI DI TIPO ELASTO-PLASTICO. - Modellazione del legame costitutivo elasto-plastico. Comportamento elasto-plastico bilineare, multilineare, nonlineare. Grandi spostamenti. - Problemi in campo plastico: formatura a freddo, tensioni residue. PROBLEMI DI TIPO TERMICO E TERMO-MECCANICO - Analisi termiche di tipo lineare: proprietà termiche dei materiali, condizioni al contorno e carichi di tipo termico. - Il problema termo-meccanico. PROBLEMI DI TIPO DINAMICO - Analisi transienti, evoluzione della risposta nel tempo, effetti inerziali. - Analisi modale. ARGOMENTI AVANZATI - modellazione del contatto. - Linguaggio di script: il FEM e la programmazione.
Pdf relativi agli argomenti svolti in aula, disponibili su www.costruzionedimacchine.it
Testi e altro materiale di riferimento (opzionale, per eventuali approfondimenti) G. Santucci, Dispense del Corso di Costruzione di Macchine. O. C. Zienkiewicz , R L Taylor, Finite Element Method: Volume 1, The Basis, Butterworth-Heinemann. O. C. Zienkiewicz , R L Taylor, Finite Element Method: Volume 2, Solid Mechanics, Butterworth-Heinemann. K.J.Bathe. Finite Element Procedures in Engineering Analysis. Prentice-Hall.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ING-IND/14
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42
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022015 -
TECNOLOGIE SPECIALI
(obiettivi)
Il corso di Tecnologie Speciali ha come obiettivo la creazione nell'allievo di conoscenze di base sulle principali tecnologie di lavorazione, proprie dei materiali metallici, in uso o di probabile adozione nell'ambito dell'industria manifatturiera. Tale corso si prefigge, inoltre, di fornire casi-studio di tipiche applicazioni industriali su cui analizzare aspetti tecnologici peculiari e limiti al fine di dotare l'allievo di una preparazione tecnico-pratica e di una solida conoscenza di strumenti che gli permettano di comprendere le problematiche tecnologiche, di intervenire apportando delle innovazioni e strutturare in modo logico il proprio modo di operare, sviluppando capacità fortemente richiesta anche dalle aziende.
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9
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ING-IND/16
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63
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27
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1036555 -
TECNOLOGIE SPECIALI
(obiettivi)
Il corso di Tecnologie Speciali ha come obiettivo la creazione nell'allievo di conoscenze di base sulle principali tecnologie di lavorazione, proprie dei materiali metallici, in uso o di probabile adozione nell'ambito dell'industria manifatturiera. Tale corso si prefigge, inoltre, di fornire casi-studio di tipiche applicazioni industriali su cui analizzare aspetti tecnologici peculiari e limiti al fine di dotare l'allievo di una preparazione tecnico-pratica e di una solida conoscenza di strumenti che gli permettano di comprendere le problematiche tecnologiche, di intervenire apportando delle innovazioni e strutturare in modo logico il proprio modo di operare, sviluppando capacità fortemente richiesta anche dalle aziende.Autonomia di giudizio: Valutare e confrontare le prestazioni attese dall’impiego delle diverse tecnologie di produzione a casi diversi da quelli già familiari, elaborando soluzioni sulla base delle informazioni possedute. Abilità comunicative: Essere in grado di comunicare in modo chiaro le proprie conclusioni su problematiche attinenti argomenti oggetto del corso e su tematiche riguardanti le prestazioni attese dai processi.
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6
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ING-IND/16
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42
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1045060 -
SAFETY AND MAINTENANCE FOR INDUSTRIAL SYSTEMS
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le basi di conoscenza necessarie alla progettazione e alla gestione della sicurezza e della manutenzione dei sistemi industriali, intesi quali sistemi di produzione complessi.
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FEDELE LORENZO
( programma)
I - PROGETTARE E GESTIRE LA SICUREZZA Normativa di riferimento Analisi comparata della normativa di riferimento per la sicurezza nei sistemi di produzione. Elenco delle norme principali: Norme generali. Norme speciali. Cantieri. Edilizia e servizi. Agenti chimici, fisici e biologici. Prodotti, macchine e impianti. Incendi. Inquinamento. Elementi di deontologia professionale. Rischi industriali e impostazione del progetto della sicurezza Definizione di rischio. Tipologia e classificazione dei rischi industriali. Interventi di prevenzione e protezione. La sicurezza nel ciclo di vita del sistema industriale. Valutazione del rischio e criteri di accettabilità. Valutazioni economiche per la pianificazione della sicurezza. Pianificazione della sicurezza. Impostazione del progetto della sicurezza. Elementi del progetto della sicurezza di un sistema industriale. Rischi di natura elettrica: corto circuito, sovraccarico termico, dispersione di corrente; contatti diretti ed indiretti, interruttori, fusibili, impianto di messa a terra, interruttore differenziale, "messa al neutro". Ispezione e verifica degli impianti elettrici. Rischi di natura meccanica: protezioni, sistemi di comando, manutenzione. Normativa di riferimento: "Direttiva Macchine". Ispezione e verifica delle macchine. Rischi chimici, fisici, biologici: agenti biologici e chimici, rilascio di sostanze tossiche.
Rischi di incendio: carico di incendio; classificazione degli incendi e modalità di estinzione, interventi di prevenzione e protezione, tipologia degli impianti antincendio. Ergonomia del posto di lavoro: progettazione del posto di lavoro, parametri dimensionali, lay-out e micro lay-out (lay-out di macchina). Qualità dell'ambiente di lavoro: controllo della qualità dell'aria; ventilazione generale; portata dell'aria di rinnovo; inquinamento chimico aerodisperso in ambienti industriali; valori limite; tabelle ACGIH, metodi di prelievo degli inquinanti; interventi di bonifica; polveri esplosive; cappe di aspirazione. Ambiente termico: equazione di bilancio energetico del corpo umano; parametri caratteristici dell'ambiente termico ed idrometrico; ambienti termici moderati; criterio PMV-PPD di Ranger; ambienti caldi; indice WBGT; ambienti freddi; modalità di intervento. Ambiente luminoso: grandezze caratteristiche; dimensionamento dei sistemi di illuminazione; metodologie di progettazione degli ambienti luminosi; verifica punto a punto. Ambiente sonoro: grandezze caratteristiche; livello sonoro equivalente; strumenti di misurazione; effetti uditivi ed extrauditivi del rumore; analisi dell'ambiente sonoro nei luoghi di lavoro; interventi di bonifica; fonoassorbimento; coefficienti di assorbimento; fonoisolamento; analisi del comportamento fonoisolante di una parete; modelli per l'analisi di ambienti sonori. Metodologie di analisi dei rischi Impostazione dell’analisi dei rischi nell’ambito del progetto della sicurezza. Metodologie per l’analisi dei rischi: Metodo norma UNI EN ISO 12100:2010. Metodo MIL-STD 882. Metodo AISS-Ispesl. Metodo AHP. Metodi di origine sistemistica-affidabilistica: FMEA/FMECA. Hazop. ETA. FTA. Progettazione dell’organizzazione della sicurezza Ruoli e responsabilità nelle organizzazioni: il datore di lavoro, il dirigente, il preposto, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il medico competente, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Progettazione dell’organigramma aziendale ai fini della sicurezza. Il fattore umano Il fattore umano. Organizzazioni complesse ed errori. Rischi di natura organizzativa. Classificazione degli errori. Correlazione comportamenti-errori. Analisi causale degli incidenti dovuti ad errore. Modelli umani. Modello di Shannon-Weaver per la comunicazione. Gestione per la sicurezza I Sistemi di Gestione per la Sicurezza. I Sistemi di Gestione Ambientale. Integrazione nella gestione funzioni aziendali Qualità, Ambiente e Sicurezza. Norme internazionali di riferimento: OHSAS 18001, UNI EN ISO serie 9000, UNI EN ISO serie 14000. L’impostazione, l’attuazione e la certificazione di un sistema di gestione. II - PROGETTARE E GESTIRE LA MANUTENZIONE Affidabilità di un sistema industriale Definizioni di complessità e di sistema. Richiami di statistica e calcolo delle probabilità. Affidabilità e tasso di guasto. Principali distribuzioni probabilistiche (binomiale, esponenziale negativa, gaussiana, Weibull, etc.) e loro applicazione in ambito affidabilistico. Classificazione dei sistemi: riparabili, non riparabili, ridondanti, non ridondanti. Ridondanza attiva e passiva. Parametri affidabilistici nei sistemi non riparabili. Disponibilità e manutenibilità nei sistemi riparabili. Parametri affidabilistici nei sistemi riparabili. Guasti. Guasti che si autoevidenziano e non si autoevidenziano. Cenni sull'applicazione dei processi markoviani nell'analisi affidabilistica. Analisi affidabilistica dei sistemi industriali Tecniche per l'analisi di sistemi complessi. Preliminary Hazard Analysis. Failure Modes, Effect and Criticality Analysis. Hazard and Operability Analysis. Tecniche quantitative per l'analisi di sistemi complessi. Albero degli eventi. Albero dei guasti. Analisi qualitativa dell'albero dei guasti. Minimal Cut Sets. Analisi quantitativa dell'albero dei guasti. Valutazione dei parametri affidabilistici. Tecniche innovative per l’analisi dei sistemi. Progettare la manutenzione Termini e definizioni. Servizi di manutenzione e lavori. Riparazioni, adeguamenti, ristrutturazioni e ammodernamenti. Politiche e strategie di manutenzione. Obiettivi della manutenzione. Criteri per la selezione delle politiche e delle strategie di manutenzione. Organizzare le risorse di manutenzione. Il magazzino per la manutenzione. Indici di manutenzione. Il piano di manutenzione. Manuale d’uso. Manuale di manutenzione. Anagrafica: identificazione e classificazione dei cespiti. Cataloghi difetti. Algoritmi per la valutazione dello stato dei cespiti. Il global service: elementi costitutivi, benefici, vincoli. Il facility management. L’outsourcing industriale. Gestire la manutenzione Organizzazione in-out della manutenzione. Qualificazione dei fornitori di manutenzione. Contrattualistica di manutenzione. Gestione dei piani di manutenzione. L’acquisizione dati e il monitoraggio delle prestazioni. Scheduling di manutenzione. Schede di manutenzione. Sistemi informativi per la manutenzione. Telemanutenzione. Tecniche di soft-computing per la manutenzione. Ispezione di sistemi complessi (tecnici, industriali, strutturali) Attività di ispezione (UNI CEI EN ISO/IEC 17020:2012). Requisiti del collegio di ispezione e valutazione. Pianificazione e programmazione di una ispezione. Ispezione di sistemi complessi per la verifica e la certificazione della conformità alla normativa tecnica e di legge. Ispezione di macchine, ascensori, gru, attrezzature in pressione, impianti elettrici, dispositivi medici, materiali da costruzione e costruzioni. Misure per la sicurezza. III - CANTIERI MOBILI E TEMPORANEI Progettazione e gestione della sicurezza di un cantiere Pianificazione della sicurezza di un cantiere. Definizioni. Ruoli e responsabilità. Elementi per la gestione tecnico-amministrativa degli appalti. Il Direttore dei Lavori. La dichiarazione di inizio attività. Il Coordinatore della Sicurezza. La progettazione della sicurezza del cantiere. Il Piano di sicurezza e coordinamento. Il piano operativo della sicurezza. Contenuti del piano di sicurezza e coordinamento. Pianificazione dei lavori. Costi della sicurezza.
L. Fedele, Progettare e Gestire la Sicurezza, McGraw Hill, 2008. L. Fedele, L. Furlanetto, D. Saccardi, Progettare e Gestire la Manutenzione, McGraw Hill, 2004. L. Fedele, Methodologies and Techniques for Advanced Maintenance, Springer, 2011. R. Cigolini, A. Deshmukh, L. Fedele, S. McComb, Recent Advances in Maintenance and Infrastructure Management, Springer, 2009.
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ING-IND/17
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63
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27
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1044963 -
SAFETY AND MAINTENANCE FOR INDUSTRIAL SYSTEMS
(obiettivi)
Gli infortuni sul lavoro sono oggetto di continua attenzione da parte dei mass media.Il fenomeno, la cui drammaticità è nota in tutta la crudezza soprattutto a chi ha assistito dal vivo a un incidente e alle sue conseguenze, merita indubbiamente grande attenzione, purché non manchi il rigore che la gravità dell’argomento richiede.Proprio perché non di un solo infortunio ci si deve occupare, bensì di migliaia all’anno solo nel nostro Paese, è bene affrontare la questione partendo da una informazione corretta.In secondo luogo, fatto più importante, l’impianto normativo odierno, basato sulla normativa italiana storica, sulla normativa europea e da alcune recenti norme nazionali complementari, pur sussistendo alcune difficoltà, è estremamente ampio e completo e riflette una impostazione di base incontestabile.Dunque, come si può affrontare il fenomeno infortunistico così da ottenere una sensibile riduzione del numero degli incidenti, in particolare di quelli gravi?Sul piano delle soluzioni operative a beve termine, attraverso l'attività di controllo condotta in conformità alle normative tecniche che regolamentano le attività di ispezione (UNI CEI EN ISO 17020), garantendo indipendenza e obiettività di giudizio.In secondo luogo, attraverso la analisi dei rischi, che è una complessa attività progettuale e di calcolo.Il corso si propone di fornire le basi di conoscenza necessarie alla progettazione e alla gestione della sicurezza e della manutenzione dei sistemi industriali, intesi quali sistemi di produzione complessi.A tale scopo il corso affronta la trattazione dei fenomeni rischiosi che possono ricorrere in una attività produttiva, informa sulle norme di legge e di buona tecnica esistenti al riguardo e introduce alle metodologie di analisi dei sistemi e affidabilistiche utili a prevedere e a gestire fenomeni imprevisti nel funzionamento delle macchine, delle apparecchiature e degli impianti.Particolare enfasi viene data alla Manutenzione, quale disciplina fondamentale per la garanzia della sicurezza di un qualsiasi sistema, anche alla luce di alcune significative tendenze in atto (facility management, global service, outsourcing).
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6
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ING-IND/17
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42
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18
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-
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1056573 -
SMART FACTORY
(obiettivi)
L’insegnamento di intende fornire le basi di conoscenza delle Smart Factories nel contesto di Industry 4.0 che si caratterizza come la Quarta Rivoluzione Industriale attraverso l'analisi dello scenario economico e tecnologico di riferimento, l'identificazione e la classificazione delle aree chiave di intervento e dei processi per l'implementazione della strategia 4.0, la definizione dei modelli organizzativi, l’individuazione delle problematiche progettuali e gestionali.
Risultati di apprendimento attesi. Conoscenze: Conoscenza delle caratteristiche strutturali e di funzionamento delle Smart Factories in un quadro di Industry 4.0. Abilità: Capacità di sviluppare analisi, modellare i problemi e identificare le tecniche migliori per implementare una Smart Production all’interno di una Smart Factory. L’insegnamento, prevedendo la presentazione di un elaborato (predisposto di norma in piccoli gruppi di lavoro autogestiti dagli studenti), si pone inoltre l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di capacità di applicare le conoscenze acquisite sviluppando capacità di apprendimento autonomo e lavoro in gruppo, autonomia di giudizio e abilità comunicative.
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6
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ING-IND/17
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42
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18
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-
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
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Gruppo opzionale:
MECCANICA GENERALE - 30 cfu a scelta di cui almeno 6 in MAT/* - (visualizza)
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30
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1025927 -
MECCANICA DELLE STRUTTURE
(obiettivi)
Illustrare la meccanica di alcuni elementi strutturali d'impiego comune nell'ingegneria e fornire agli studenti alcune soluzioni (semi-)analitiche per il confronto successivo con i risultati di codici di calcolo commerciali o propri.
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RUTA GIUSEPPE
( programma)
Principi del calcolo a elementi finiti. Travi su suolo elastico. Travi curve in ambiente bi- e tridimensionale. Funi. Problemi piani tradizionali. Elementi strutturali bidimensionali: lastre, piastre, gusci di rivoluzione a simmetria assiale con portanza membranale.
Dispense a cura del docente; estratti da manuali tradizionali come
S.P. Timoshenko, S. Woinowsky-Krieger, Theory of plates and shells, McGraw-Hill, 1959.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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ICAR/08
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42
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18
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-
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1005299 -
TECNICA DELLE COSTRUZIONI
(obiettivi)
Percorso di progettazione meccanica.
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6
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ICAR/09
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42
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18
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1044031 -
TECNICHE E METODI METALLURGICI
(obiettivi)
Gli obiettivi formativi del corso sono: 1. una buona conoscenza dei principali controlli non distruttivi quali liquidi penetranti, magnetoscopia, ultrasuoni e raggi X. 2. capacità di combinare teoria e pratica nell’applicazione di tali metodi alla rilevazione di difetti di fonderia e di saldatura
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9
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ING-IND/21
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63
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27
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1047483 -
ECONOMICS OF TECHNOLOGY AND MANAGEMENT
(obiettivi)
Conoscenza e comprensione
Vengono illustrati gli strumenti essenziali per analizzare i processi decisionali delle imprese. In particolare, lo studente comprende le nozioni di base relative: • all’analisi microeconomica dell’impresa, • alle strategie di innovazione tecnologica, • alla valutazione economico-finanziaria dei progetti di investimento • al bilancio d’impresa.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente è in grado di applicare metodi e modelli di base della microeconomia, della teoria dell’organizzazione e di finanza aziendale al fine di: • individuare le determinanti delle principali scelte strategiche dell’impresa, • analizzare l’interazione tra l'evoluzione tecnologica e strutturale dell’industria e le strategie delle imprese, • valutare la redditività di un progetto di investimento, • interpretare il bilancio di un’impresa.
Autonomia di giudizio
La combinazione di lezioni teoriche frontali ed esercitazioni pratiche mirate alla discussione e alla soluzione di specifici problemi consente agli studenti di acquisire la capacità di valutare potenzialità e limiti dei modelli teorici ai fini della formulazione delle strategie delle imprese.
Abilità comunicative
Al termine del corso, gli studenti sono in grado di illustrare e spiegare le principali tesi e argomentazioni della microeconomia dell’impresa e della finanza aziendale a una varietà di interlocutori eterogenei per formazione e ruolo professionale. L’acquisizione di tali capacità viene verificata e valutata in occasione dell’esame finale, mediante la prova scritta e l’eventuale prova orale.
Capacità di apprendimento
Lo studente acquisisce la capacità di condurre in autonomia studi individuali su argomenti specifici di microeconomia e di finanza aziendale. Durante il corso, lo studente è stimolato ad approfondire argomenti di particolare interesse mediante la consultazione di materiale bibliografico supplementare, quali articoli accademici, libri specialistici e siti internet. L’acquisizione di tali capacità viene verificata e valutata in occasione dell’esame finale (mediante la prova scritta e l’eventuale prova orale), nell’ambito del quale lo studente può essere chiamato ad analizzare e risolvere problemi nuovi sulla base degli argomenti trattati e del materiale di riferimento distribuito durante il corso.
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D'ALFONSO TIZIANA
( programma)
PART I
1. Prerequisites: Analyzing Economic Problems; Demand and Supply Analysis
2. Technology Technological sets and production function. Total, average and marginal productivity. Isoquants and marginal rate of technical substitution. Elasticity of substitution and types of technology. Long run vs short run. Returns to scale and returns to varying proportions. Elasticity of scale. Technological Progress. High tech labour vs low tech labour.
3. Costs The cost function and isocosts. Conditional input demands and Shephard’s lemma. Price and output elasticity of input demands. Expansion path. Short run vs long run cost functions. Total costs. Variable, fixed and quasi-fixed costs. Sunk costs. Average and marginal costs. Economies of scale and the minimum efficient scale. Economies of scope and learning curves
4. Competitive markets Economic profits and opportunity costs. Profit maximization in the long run. Duality of production, cost and profit functions. Hotelling’s lemma. Short run profit maximization. Profit maximization and return to scales. Supply curves and producer’s surplus. Short run vs long run supply curves. Market demand. Individual supply and market supply. Perfect competition. Short run and long run market equilibrium. Meaning of 0-profits. Pareto efficiency; Applications (Excise taxes, subsidies and quotas)
5. Monopoly Demand elasticity. Elasticity and revenues. The monopolist maximization problem. Inefficiency of monopoly and deadweight loss. Causes of monopoly. Subadditivity of costs and economies of scale. Natural monopoly. Price discrimination (first degree, second degree, third degree).
6. Innovation Product innovation vs process innovation. Drastic innovation. Willingness to pay for innovation. Innovation and market structure.
PART II
1. Financial accounting The Balance Sheet and Account Categories: Assets, Liabilities, Owners 'Equity. The Income Statement: Revenues, Cost of Sales, Gross Margin, Expenses, Net Income. Relation between Balance Sheet and Income Statement. The Statement of Cash Flows. Misconceptions about Depreciation. Sources and Uses of Cash. Working capital flows. Analysis of the Cash Flow Statement.
Part III
1. Value Future Values and Present Values. Net Present Value. Risk and Present Value. Present Values and Rates of Return. Calculating Present Values When There Are Multiple Cash Flows. The Opportunity Cost of Capital. Perpetuities and Annuities. Continuous Compounding. Real and Nominal Rates of Interest. Calculating the Present Value of an Investment.
2. Investment Decisions Net Present Value and Other Investment Criteria. Discounted Payback. Internal Rate of Return. Pitfalls of IRR. Making Investment Decisions with the Net Present Value. Relevance of Cash Flow. Estimation of Cash Flows on an Incremental Basis. Treating of Inflation. Investment Timing. Equivalent Annual Cash Flows and Inflation. Equivalent Annual Cash Flow and Technological Change
Microeconomics | 4th Edition, Ronald R Braeutigam, David Besanko (ISBN-13: 9780470563588, ISBN: 0470563583)
Chapter 1 Chapter 2 (only sections 2.1, 2.2 and 2.3) Chapter 6, including Appendix Chapter 7, including pag 283-284 of the Appendix Chapter 8 (excluding section 8.4 at pag 315,316 and 317), including Appendix Chapter 9, including Appendix Chapter 10: Competitive Markets: Applications Chapter 11 (excluding section 11.7) Chapter 12 (excluding sections 12.5 and 12.6)
Robert N Anthony, David Hawkins and Kenneth A. Merchant, Accounting: Texts And Cases (13th Edition). Mc Graw Hill.
Chapter 2: Basic accounting concepts: the balance sheet Chapter 3:Basic accounting concepts: the income statement Chapter 5: Revenue and monetary assets Chapter 6: Cost of sales and inventories Chapter 7: Long-lived non monetary assets and their amortization Chapter 8: Sources of capital: debt Chapter 9: Sources of capital: equity Chapter 11: The statement of cash flows Chapter 13: Financial statements analysis
Brealey, R. A., Myers, S. C., Allen, F., Principles of corporate finance (12th Edition). Mc Graw Hill.
Chapter 2: How to Calculate Present Values Chapter 5: Net Present Value and Other Investment Criteria Chapter 6: Making Investment Decisions with the Net Present Value Rule
(Date degli appelli d'esame)
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9
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ING-IND/35
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63
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27
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Attività formative affini ed integrative
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ENG |
1055047 -
ECONOMICS OF TECHNOLOGY AND MANAGEMENT
(obiettivi)
Conoscenza e comprensione
Vengono illustrati gli strumenti essenziali per analizzare i processi decisionali delle imprese. In particolare, lo studente comprende le nozioni di base relative: • all’analisi microeconomica dell’impresa, • alle strategie di innovazione tecnologica, • alla valutazione economico-finanziaria dei progetti di investimento • al bilancio d’impresa.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente è in grado di applicare metodi e modelli di base della microeconomia, della teoria dell’organizzazione e di finanza aziendale al fine di: • individuare le determinanti delle principali scelte strategiche dell’impresa, • analizzare l’interazione tra l'evoluzione tecnologica e strutturale dell’industria e le strategie delle imprese, • valutare la redditività di un progetto di investimento, • interpretare il bilancio di un’impresa.
Autonomia di giudizio
La combinazione di lezioni teoriche frontali ed esercitazioni pratiche mirate alla discussione e alla soluzione di specifici problemi consente agli studenti di acquisire la capacità di valutare potenzialità e limiti dei modelli teorici ai fini della formulazione delle strategie delle imprese.
Abilità comunicative
Al termine del corso, gli studenti sono in grado di illustrare e spiegare le principali tesi e argomentazioni della microeconomia dell’impresa e della finanza aziendale a una varietà di interlocutori eterogenei per formazione e ruolo professionale. L’acquisizione di tali capacità viene verificata e valutata in occasione dell’esame finale, mediante la prova scritta e l’eventuale prova orale.
Capacità di apprendimento
Lo studente acquisisce la capacità di condurre in autonomia studi individuali su argomenti specifici di microeconomia e di finanza aziendale. Durante il corso, lo studente è stimolato ad approfondire argomenti di particolare interesse mediante la consultazione di materiale bibliografico supplementare, quali articoli accademici, libri specialistici e siti internet. L’acquisizione di tali capacità viene verificata e valutata in occasione dell’esame finale (mediante la prova scritta e l’eventuale prova orale), nell’ambito del quale lo studente può essere chiamato ad analizzare e risolvere problemi nuovi sulla base degli argomenti trattati e del materiale di riferimento distribuito durante il corso.
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6
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ING-IND/35
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42
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18
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Attività formative affini ed integrative
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ENG |
1022157 -
FONDAMENTI DI AUTOMATICA
(obiettivi)
Il corso ha due obiettivi formativi. Il primo è di fornire gli strumenti per l'analisi delle proprietà di processi dinamici lineari, utilizzando sia rappresentazioni nel tempo che rappresentazioni nel dominio di Laplace. Il secondo obiettivo è di fornire metodologie per il progetto di controllori, basate sulla sintesi in frequenza e sull’assegnazione degli autovalori, in corrispondenza ai quali il sistema complessivo soddisfi determinate specifiche.
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6
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ING-INF/04
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42
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18
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
Laboratori, tirocini e altre attività - 6 cfu a scelta - (visualizza)
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6
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AAF1482 -
LABORATORIO DI MACCHINE
(obiettivi)
Verifiche sperimentali delle prestazioni di Macchine
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1591 -
LABORATORIO DI MODELLAZIONE DI SISTEMI ENERGETICI A FONTI CONVENZIONALI O RINNOVABILI
(obiettivi)
• presentazione dei concetti alla base della modellazione dei sistemi energetici • comprensione dei limiti fisici, geografici, ambientali e sociali di un sistema energetico • sviluppo della comprensione e della conoscenza delle applicazioni e delle potenzialità delle simulazioni dei sistemi energetici • comprensione e capacità di selezione di strumenti di modellazione in funzione delle caratteristiche di diversi sistemi energetici su più orizzonti temporali • comprensione del concetto di transitorietà dei sistemi energetici, con particolare riferimento ai sistemi con fonti rinnovabili di energia • approccio a un software di modellazione e simulazione in transitorio dei sistemi energetici • capacità di ricostruire e modellare un sistema energetico (caratterizzazione delle utenze, ricostruzione delle curve di carico, interventi di efficienza energetica e inserimento di generazione da fonti rinnovabili).
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1479 -
LABORATORIO DI MECCANICA DELLE VIBRAZIONI
(obiettivi)
Lo scopo del laboratorio è quello di fornire allo studente un'esperienza reale sull'acquisizione, elaborazionee analisi dei dati ottenuti su un struttura, confrontando i dati ottenuti con quelli che si possono derivare daun modello agli elementi finiti.
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1478 -
LABORATORIO DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA
(obiettivi)
Il Laboratorio di Innovazione Tecnologica si pone l’obiettivo di fornire gli elementi di base per l’esecuzione di un azione verticale di trasferimento tecnologico da un ente di ricerca ad una piccola o media impresa.
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1743 -
LABORATORIO DI ANALISI STRUTTURALE DEI MATERIALI METALLICI
(obiettivi)
La frequenza nel laboratorio porterà gli studenti a raggiungere i seguenti obiettivi: 1) Impiego di un diffrattometro di raggi X per la raccolta di spettri provenienti da campioni di lega metallica. 2) Caratterizzazione della struttura metallica dei campioni osservati. 3) Riconoscimento delle fasi presenti nel materiale metallico. 4) Caratterizzazione degli eventuali stati di deformazione presenti
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1844 -
LAB OF ADVANCED METHODS IN MECHANICAL DESIGN
(obiettivi)
Advanced applications on solid and surface modeling, computer aided technologies, reverse engineering reconstructions, virtual prototyping and optimization
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ENG |
AAF1825 -
LABORATORIO CENTRALI TERMICHE
(obiettivi)
Il Laboratorio di Centrali Termiche vuole essere un collegamento tra quanto studiato nel corso di Centrali Termiche e l'applicazione industriale. Questo viene fatto chiedendo agli studenti di sviluppare piccoli progetti o analizzare casi reali.
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1964 -
LAB OF MECHATRONICS
(obiettivi)
Il corso ha come obiettivo l'apprendimento degli strumenti necessari allo studio dei sistemi EMS (Electro-mechanical Systems) ed il loro controllo, con particolare riferimento ai sistemi di corpi rigidi. Si studiano in particolare applicazioni al controllo di sistemi meccatronici.
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Milana Silvia
( programma)
Modelli dinamici: sviluppo di un modello elementare utilizzando Simulink, simscape, MSC Adams. Multibody: Creazione della geometria e connessione dei componenti, analisi delle interazioni, creazione e gestione dei contatti. Introduzione al processo di ottimizzazione del modello. Creazione ed utilizzo di un sistema di controllo interno. Sistema di Controllo: Introduzione alla co-simulazione per l’utilizzo di un sistema controllo esterno.
Giurgiutiu, Victor, and Sergey Edward Lyshevski. Micromechatronics: Modeling, analysis, and design with MATLAB. CRC Press, 2016
(Date degli appelli d'esame)
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ENG |
AAF1951 -
LAB OF SIGNAL ANALYSIS AND MECHATRONICS
(obiettivi)
Obiettivi del corso
Gli algoritmi di elaborazione del segnale sono presenti in ogni applicazione che prevede l'analisi e/o la sintesi di segnali o dati. L'obiettivo di questo corso è quello di fornire un'introduzione di base, comunque auto-contenuta, delle conoscenze matematiche necessarie per l'analisi di segnali vibratori, nonché necessarie per la diagnostica ed il controllo delle macchine.
Il corso esamina alcuni dei più importanti metodi matematici di elaborazione del segnale digitale relativi all'ingegneria meccanica, come la Discrete Fourier Transform (DFT), Short Time Fourier Transform (STFT), Wavelet Transform, Hilbert Transform e la Empirical Mode Decomposition, per l’estrazione delle caratteristiche del segnale nel dominio del tempo e della frequenza. Verranno svolti esercizi sull’applicazione pratica dell'elaborazione numerica del segnale: lo studente sarà guidato ad analizzare i segnali della vita reale con l'aiuto del software Matlab.
Alla fine del corso, lo studente sarà in grado di valutare gli effetti dell'elaborazione e dell'analisi del segnale sui dati di misura provenienti da macchine e strutture ingegneristiche. Queste competenze sono essenziali, ad esempio nella diagnostica delle macchine, nell'ingegneria di controllo, nell'automazione delle macchine e nella robotica. Dopo il corso, lo studente:
• Avrà familiarità con alcuni dei più importanti metodi di analisi del segnale nel campo dell'ingegneria meccanica. • Comprenderà i concetti di base relativi al campionamento dei segnali nel dominio del tempo e sugli spettri di frequenza corrispondenti. • Conoscerà le funzioni più comunemente utilizzate per l’analisi delle misurazioni nel ramo dell'ingegneria meccanica. • Comprenderà quale tipo di fenomeni meccanici possono essere identificati dall'analisi nel tempo, nel dominio della frequenza e dall'analisi tempo-frequenza. • Comprenderà come le misurazioni vengono impiegate per il monitoraggio condizionato delle strutture meccaniche.
Nel fare ciò, lo studente sarà introdotto all'ambiente di calcolo numerico di Matlab, anche con il supporto di codici condivisi ed esercitazioni. Lo studente sarà guidato a:
• Comprendere i concetti di base dell'elaborazione del segnale. • Comprendere come Matlab viene utilizzato per eseguire l’analisi. • Comprendere il significato fisico dei risultati forniti da Matlab. • Risoluzione di problemi matematici/fisici utilizzando Matlab.
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3
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36
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ENG |
AAF1955 -
LAB OF AUTONOMOUS DRIVING: FORMULA STUDENT COMPETITIONS
(obiettivi)
Fornire la preparazione teorica e pratica per la progettazione, costruzione e gestione in gara di una monoposto a guida autonoma per partecipare al campionato interuniversitario di Formula Student nella categoria DV (Driverless Vehicles).
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6
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72
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ENG |
AAF1044 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Il tirocinio consiste in attività formative che consentano l’attribuzione di CFU attraverso attività svolta in laboratorio o attraverso la frequenza di seminari scientifici certificati da attestato di presenza e approvati preventivamente dal consiglio d’area.
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6
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1041 -
TIROCINIO
(obiettivi)
Il tirocinio consiste in attività formative che consentano l’attribuzione di CFU attraverso attività svolta in laboratorio o attraverso la frequenza di seminari scientifici certificati da attestato di presenza e approvati preventivamente dal consiglio d’area.
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3
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1152 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
(obiettivi)
Il tirocinio consiste in attività formative che consentano l’attribuzione di CFU attraverso attività svolta in laboratorio o attraverso la frequenza di seminari scientifici certificati da attestato di presenza e approvati preventivamente dal consiglio d’area.
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6
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1149 -
ALTRE CONOSCENZE UTILI PER L'INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO
(obiettivi)
Il tirocinio consiste in attività formative che consentano l’attribuzione di CFU attraverso attività svolta in laboratorio o attraverso la frequenza di seminari scientifici certificati da attestato di presenza e approvati preventivamente dal consiglio d’area.
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3
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
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