Insegnamento
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Attività
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Lingua
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Gruppo opzionale:
I ANNO - Discipline classiche, storiche, antropologiche e politico-sociali - (visualizza)
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1023715 -
STORIA DELLE DOTTRINE TEOLOGICHE II A
(obiettivi)
Acquisizione di una serie di obiettivi di fondo: conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo.
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M-STO/07
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42
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
I ANNO - Istituzioni di filosofia - (visualizza)
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1056173 -
FILOSOFIE FEMMINISTE E STUDI DI GENERE II
(obiettivi)
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di una solida conoscenza dello sviluppo e dei temi del pensiero filosofico femminista; affinamento delle capacità e delle metodologie di analisi filosofica; sviluppo di capacità di lettura critica di testi filosofici; capacità di utilizzazione di un lessico filosofico specializzato in forma orale scritta; sviluppo della capacità argomentativa personale.
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BOTTI CATERINA
( programma)
Malattia, morte e comunità: ripensare le forme delle relazioni e del legame sociale e della convivenza sul pianeta.
Alla ricerca di nozioni e riflessioni che possano provare ad illuminare alcuni aspetti dell’esperienza collettiva di fragilità vissuta in relazione all’epidemia da Covid 19, senza dimenticare altre emergenze e altre morti concomitanti, il corso intende proporre la lettura di alcune riflessioni che pensatrici, nel Novecento e in questo scorcio di secolo, hanno sviluppato riguardo al modo in cui concepire la malattia, la morte (nostra e altrui), la vulnerabilità e l’invulnerabilità, la dipendenza e l’ interdipendenza, per provare a ripensare le forme delle relazioni e del legame sociale e della convivenza sul pianeta. A partire dalla lettura di La malattia come metafora di Susan Sontag e di Vite precarie e Le rivendicazioni di Antigone, di Judith Butler, si snoderà un percorso di letture che tornerà a figure novecentesche (Woolf, Weil e Murdoch) e si proietterà nella contemporaneità (Tronto, Spivak, Haraway)
Susan Sontag, La malattia come metafora. Aids e cancro, Einaudi, Toni, 1992. Judith Butler, Vite precarie: i poteri del lutto e della violenza, Melthemi, Roma, 2004. Judith Butler, Le rivendicazioni di Antigone. la parentela tra la vita e la morte, Bollati Boringhieri, 2003. Una dispensa contenente le letture da Virginia Woolf, Simone Weil e Iris Murdoch e Joan Tronto, G. C. Spivak, Donna Haraway.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1052037 -
PHILOSOPHY OF SCIENCE I
(obiettivi)
Given for granted some basic and indispensable goals (knowledge and understanding in the field of studies; ability to apply knowledge and understanding; capability of critical analysis; communication skills on that which has been learned; capacity to undertake further studies with some autonomy), the course intends to attain the following specific objectives: in-depth analysis of crucial issues in the philosophy of science, with particular attention to the mastery of the terminology and the methods concerning the investigation of problems and texts. The course intends also to improve the participants’ critical and argumentative skills through the discursive exchange around the questions brought up by the texts.
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STERPETTI FABIO
( programma)
Scientific Realism and Antirealism
The course aims to provide an introduction to the central issue in general philosophy of science, namely the realism/antirealism debate. The course will preliminarily address the question of whether general philosophy of science can still be legitimately understood as a philosophical enterprise which is distinct from the philosophies of specific scientific disciplines that flourished in the last decades. Successively, the course will deal with the realism/antirealism debate. Traditional arguments for and against scientific realism and antirealism will be analysed in detail. Some of the most relevant criticisms raised against those arguments and some of the most interesting rejoinders to those criticisms will also be analysed. Finally, some more recent varieties of scientific realism and antirealism will be discussed.
Cellucci, C. (2017). Rethinking Knowledge. The Heuristic View. Dordrecht, Springer (Chapter 8: p. 93-106).
Chakravartty, A. (2017). Scientific Realism. In: Zalta, E.N. (ed.), The Stanford Encyclopedia of Philosophy, URL: .
Machamer, P. (2002). A Brief Historical Introduction to the Philosophy of Science. In: Machamer, P., Silberstein, M. (eds.), The Blackwell Guide to the Philosophy of Science, Oxford, Blackwell, p. 1-17.
Psillos, S. (2012). What is General Philosophy of Science? Journal for Gen. Phil. of Science, 43(1): 93-103.
Psillos, S. (2016). Having Science in View: General Philosophy of Science and its Significance. In: Humphreys, P. (ed.), The Oxford Handbook of Philosophy of Science, Oxford, Oxford University Press, p. 137-160.
Stanford, K.P. (2006). Exceeding Our Grasp. Science, History, and the Problem of Unconceived Alternatives. Oxford, Oxford University Press (Chapters 1, 2, 6; p. 3-50; p. 141-163).
van Fraassen, B. (2008). Scientific Representation. Paradoxes of Perspective. Oxford, Oxford University Press (Chapter 11: p. 237-261).
Wray, K.B. (2018). Resisting Scientific Realism. Cambridge, Cambridge University Press.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/02
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1026843 -
STORIA DEL PENSIERO LINGUISTICO
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio/più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: costruire capacità di commento sistematico e critico di testi filosofici mediante l’analisi di un tema classico della storia del pensiero linguistico.
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GENSINI STEFANO
( programma)
Il corso, intitolato "Il sociale nelle dottrine linguistiche italiane del Novecento" prende in esame un importante dibattito teorico sviluppatosi in Italia fra gli anni Quaranta e la metà degli anni Sessanta. In quel periodo la linguistica italiana fronteggia una decisiva fase di rinnovamento, che avviene sullo sfondo dei due grandi modelli teorici che l'avevano influenzata nei decenni precedenti: da una parte l'eredità di Graziadio I. Ascoli e del metodo dei Neogrammatici, dall'altra la filosofia di Benedetto Croce, che aveva contestato il senso di concetti basilari quali 'lingua', 'grammatica' ecc., privilegiando gli aspetti individuali ed estetici del linguaggio. Grazie all'impulso di illustri studiosi quali Giovanni Nencioni, Giacomo Devoto e Antonino Pagliaro, vengono cercate soluzioni nuove, al cui centro stanno la nozione di lingua come 'istituto' e la scoperta del carattere sistemico e funzionale della lingua. Tuttavia, è solo negli anni Sessanta, in particolare grazie alla rilettura del "Cours de linguistique générale" (1916) di Ferdinand De Saussure resa possibile dagli studi di Tullio de Mauro, che si arriva a una nuova sistemazione teorica, nella quale le nozioni di 'langue' e 'parole', sistema e valore linguistico, sincronia e diacronica, assumono la posizione che oggi viene comunemente adottata.
1. Giovanni Nencioni, "Idealismo e realismo nella scienza del linguaggio, Firenze, La Nuova Italia 1946: il testo è liberamente scaricabile dal sito web della Scuola Normale di Pisa, utilizzando il link: http://nencioni.sns.it/index.php?id=774
2. Tullio De Mauro, Introduzione alla semantica, Bari, Laterza 1971 (2nda ed.) e successive riedd. e ristampe.
3. Materiali critici a cura del docente (saranno resi disponibili mediante la piattaforma CLASSROOM, cui si accede dagli "Strumenti" di Google con l'indirizzo email della Sapienza).
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/05
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1052044 -
AESTHETICS III
(obiettivi)
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di nozioni chiave e temi portanti dell’estetica; sviluppo di: capacità di lettura critica e contestualizzazione storico-teorica approfondita di testi filosofici; padronanza di un lessico filosofico altamente specializzato in forma scritta e orale; sviluppo della capacità argomentativa personale; capacità di corretto utilizzo della letteratura critica.
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VELOTTI STEFANO
( programma)
Making Sense? Control, Illusion, Agency, and Art Il corso (in inglese) intende esplorare i significati di uno dei termini più opachi, usati e abusati nel linguaggio quotidiano e in quello filosofico, vale a dire quello di “senso”. Come già notava Hegel nelle sue lezioni di estetica, “senso” è una parola “mirabile”, che “indica gli organi dell’apprensione immediata”, ma anche “il significato, il pensiero, l’universale della cosa”. Nella filosofia contemporanea – non solo in ambito estetico, ma anche etico e di filosofia sociale – il tentativo di articolare in maniera plausibile questo concetto sfuggente assume diversi volti: in relazione ad ambiti quali quello artistico, naturale e religioso, c’è chi parla di “risonanza” (H. Rosa), o si propongono forme di vita tese a “re-incantare il mondo” (dopo il disincantamento suggellato da Max Weber, in autori così diversi come, tra gli altri, Silvia Federici o Charles Taylor), mentre, in una prospettiva kantiana da verificare sempre di nuovo, si è parlato di “senso dell’esperienza” e di “senso comune” (Gemeinsinn), anche in relazione alle espressioni artistiche. L’esigenza di condurre una vita “sensata” (al contrario, per esempio, di una vita “alienata”) è d’altronde un’esigenza ineludibile, anche se il bisogno di “senso” si presta alle più diffuse manipolazioni (come hanno messo in luce molti autori, da Adorno a Anders, a Arendt). Tra esigenza legittima, illusioni e manipolazioni, c’è anche chi propone di rinunciare a una nozione così compromessa, in quanto antropocentrica. Lo studio e la discussione dei testi proposti mirano dunque a fare un po’ di chiarezza su questa nozione così importante per ciascuno, ma così elusiva ed equivocata.
I will make available to the students a reader with texts centered on the topics of the course. I still have to decide what texts to include specifically among the required readings, but by this time I am considering, among others, the following:
Immanuel Kant, (excerpts from) Critique of the Power of Judgment (1790) Theodor W. Adorno, Theses Against Occultism (1951) Id., The Stars Down to Earth (1952-3) Hannah Arendt, (excerpts from) Responsibility and Judgment (1965-75) Gilles Deleuze,(Excerpts from), The Logic of Sense, 1969 Thomas Nagel, "The Absurd", The Journal of Philosophy 68, 20, 1971, 716-27 Rahel Jaeggi, “No Individual Can Resist”: Minima Moralia as Critique of Forms of Life (2005) Hartmut Rosa, “Escalation: The Crisis of Dynamic Stabilisation and the Prospect of Resonance” (in H. Rosa,S.Lessenich, K. Dörre, Sociology, Capitalism, Critique, 2009, 2015 Id., The Art of Deceleration: Motion and Rest in Modern Art from Caspar David Friedrich to Ai Weiwei (2012) Bernard Stiegler, The re-enchantment of the world (in Id. Philosophy, Aesthetics and Cultural Theory 2014) Sivia Federici, “Re-enchanting the World: Technology, the Body, and the Construction of the Commons” (in Ead., Re-enchanting the World. Feminism and the Politics of the Commons, 2019)
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/04
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1022997 -
ANTROPOLOGIA FILOSOFICA III B
(obiettivi)
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di nozioni chiave e temi portanti dell’ antropologia filosofica; sviluppo di: capacità di analisi e lettura critica; contestualizzazione storico-teorica approfondita di testi filosofici; padronanza di un lessico filosofico altamente specializzato in forma scritta e orale; sviluppo della capacità argomentativa personale; capacità di corretto utilizzo della letteratura critica.
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ADORISIO CHIARA
( programma)
Pensare, volere, agire: l’attualità del pensiero di Hannah Arendt su totalitarismo, esilio e emigrazione
Il corso si soffermerà sulla riflessione di Hannah Arendt a proposito del rapporto tra la vita activa (l’agire, l’agire politico) e la vita contemplativa (il pensiero e il suo rapporto con il potere). Si metterà in luce l’attualità di alcuni testi di Hannah Arendt in particolare discutendo i fenomeni connessi con le teorie e pratiche della razza, nel quadro dello spazio globale e alla luce del fenomeno dei movimenti migratori. La lettura dei classici filosofici della Arendt sarà integrata dalla lettura della più recente saggistica di altri autori sui temi discussi
Due tra le seguenti opere di Hannah Arendt:
1) Vita activa. La condizione umana (1958), Ed. Bompiani, Milano 2008. 2) La vita della mente, Bompiani, Milano 2008. 3) Le origini del totalitarismo, Einaudi, Torino 2004. 4) Noi, Rifugiati, in: Ebraismo e modernità, Feltrinelli 2003.
Altra letteratura sul tema:
Ulteriori saggi di autori e saggisti contemporanei verranno messi a disposizioni degli studenti sotto forma di dispense e materiali didattici durante il corso.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1023642 -
ESTETICA III.I B
(obiettivi)
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di alcune nozioni chiave dell’estetica analitica attraverso la lettura alcuni classici della disciplina; capacità di lettura critica e contestualizzazione storico-teorica di testi filosofici; capacità di utilizzazione di un lessico filosofico specializzato in forma scritta e orale; capacità argomentativa personale.
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MARCHETTI LUCA
( programma)
Estetica e filosofia dell’arte in Arthur C. Danto. Il corso si propone di affrontare il rapporto tra “estetica” e “filosofia dell’arte” nella riflessione di Arthur Coleman Danto. Più in generale, il corso analizzerà il rapporto tra “riflessione” e “teoria” attraverso alcune questioni centrali della prospettiva di Danto: (1) in primo luogo, ci si concentrerà sul nesso tra “percezione” e “teoria” dal punto di vista di una teoria dell’arte. A partire dall’idea di una “indiscernibilità percettiva” tra opera e oggetto si cercherà di capire quali condizioni e quali problemi sono in gioco nell’ontologia dell’opera d’arte proposta da Danto; (2) in secondo luogo, ci si concentrerà sul problema dell’apprezzamento artistico, per provare ad articolare il rapporto tra reazioni estetiche e giudizio estetico, e per provare a ripensare il rapporto tra artistico ed estetico. A questo scopo verrà analizzato un testo basilare della filosofia dell’arte di Danto: “La trasfigurazione del banale”. A partire da questo quadro teorico il corso si propone anche di ripensare alcune questioni centrali dell’estetica analitica contemporanea e di restituire il dibattito teorico in corso.
1) A.C. Danto, La trasfigurazione del banale, Laterza, 2008 (volume completo). 2) A.C. Danto, La storicità dell’occhio, Armando, Roma, 2007 (volume completo). 3) G. Dickie, Art and ontology, in R.E. Auxier, L.E. Hahn (eds.), The Philosophy of Arthur C. Danto, Open Court, Chicago, 2013. 4) J.A. Fodor, Deja vu All Over Again: How Danto's Aesthetics Recapitulates the Philosophy of Mind, in M. Rollins (ed.), Danto and His Critics, Blackwell, Cambridge (MA), 2nd edition 2012. 5) J. Margolis, A Closer Look at Danto's Account of Art and Perception, in «British Journal of Aesthetics», 40, 3, 2000. 6) R. Wollheim, Danto's Gallery of Indiscernibles, in M. Rollins (ed.), Danto and His Critics, Blackwell, Cambridge (MA), 2nd edition 2012.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/04
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10596149 -
CONTEMPORARY MORAL FRENCH PHILOSOPHY
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: una capacità di contestualizzazione teorica di testi filosofici, il loro inserimento nel dibattito contemporaneo e una capacità di lettura critica, con l’utilizzazione di un lessico filosofico specializzato e uno sviluppo argomentativo personale.
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OMBROSI ORIETTA
( programma)
L’animale, l’altro? La questione dell’animalità secondo Jacques Derrida.
Descrizione Nonostante la “questione” dell’animalità sia sempre più presente nello spazio filosofico contemporaneo al punto che si potrebbe persino dire che si tratta “di una delle principali dimensioni dell’impensato metafisico della nostra epoca”, il corso si rivolgerà principalmente allo studio del pensiero di Jaques Derrida su questa tematica, poiché egli ha in qualche modo aperto il varco, per lo meno nel senso che ci ha più profondamente convinto. Il suo discorso prende avvio infatti dalla seguente domanda “Quale animale? L’altro”. Ovvero, dalla domanda circa l’alterità dell’altro o dell’”assolutamente altro”, dell’altro più altro, che va di pari passo con la questione dell’animalità, nelle sue diverse declinazioni e formulazioni. Soprattutto, se si segue Derrida, essa si annuncia con la “questione epocale” – poiché la più urgente della nostra epoca – della sofferenza e della morte degli animali. In particolar modo, ci si interrogherà sull’alterità di questo altro – l’animale – che in una certa maniera ci disarma e ci interroga, concentrandosi anche sulla critica di Derrida a Levinas proprio a partire dall’alterità dell’animale e dalla sua possibilità (o impossibilità) di essere o di avere un volto, nel senso levinasiano del termine. Infine, seguendo gli ultimi seminari del filosofo all’Ecole des Hautes Etudes, ci si interrogherà anche sulla questione del rapporto tra animalità e sovranità (dell’uomo), del rapporto con un certo discorso politico.
Exams texts:
• Jacques Derrida and Elisabeth Roudinesco, “Violence against the animals”, in Jacques Derrida and Elisabeth Rudinesco, For what tomorrow… Dialogue, transl. by Jeff Fort (Stanford: Stanford University Press, 2004), pp. 62-76.
Italian version: Jacques Derrida, Violenze contro gli animali, in J. Derrida-E. Rudinensco, Quale domani?, Bollati Boringhieri, Torino, 2004, pp. 92-110 (disponibile in PDF)
• Jacques Derrida, The Animal That Therefore I Am, ed. by M- L. Mallet, trans. by D. Willis (New York: Fordham University Press, 2008).
Italian version: Jacques Derrida, L’animale che dunque sono, trad. it. di M. Zannini, con una Introduzione di Gianfranco Dalmasso, Jaca Book, Milano 2006.
• Jacques Derrida, The Beast and the Sovereign, vol. I, trans. by Geoffry Bennington (Chicago: The University of Chicago Press, 2009).
Italian version: Jacques Derrida, La bestia e il sovrano, Seminari, Volume I (2001-2002), traduzione di G. Carbonelli, cura di Gianfranco Dalmasso, Jaca Book, Milano 2009.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
I ANNO - STORIA DELLA FILOSOFIA - (visualizza)
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1026869 -
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: 1. fornire agli studenti una dettagliata conoscenza delle principali questioni storico-filosofiche toccate dal libro lambda (XII) della Metafisica di Aristotele; 2. sviluppare le capacità interpretative degli studenti tramite la lettura filologica del testo.
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FRONTEROTTA FRANCESCO
( programma)
La questione del primo principio: il libro lambda (XII) della Metafisica di Aristotele Il corso prenderà in considerazione la questione del primo principio di tutte le cose e dell’intera realtà nell’ambito del pensiero filosofico greco, concentrando soprattutto l’attenzione sul libro lambda (XII) della Metafisica di Aristotele, che verrà letto, commentato e discusso nel corso delle lezioni. Per completare l’esame si farà inoltre riferimento alla concezione platonica dell’idea del bene nel VI libro della Repubblica (e ai suoi rapporti con l’uno, problematicamente posto come principio ontologico e metafisico) e, per altro verso, alla tesi del primo principio dell’Uno-Bene difesa da Plotino, mostrando come sia possibile stabilire una relazione diretta fra queste tre dottrine filosofiche.
1. Testi primari Platone, Repubblica libro VI, in qualunque traduzione italiana, purché con testo greco a fronte Aristotle, Metafisica libro lambda (XII), in qualunque traduzione italiana, purché con testo greco a fronte. Plotino, Enneadi VI 9 (9) e V 1 (10), in qualunque traduzione italiana, purché con testo greco a fronte.
2. Uno a scelta fra i seguenti volumi di commento al libro lambda (XII) della Metafisica di Aristotele: M. Frede – D. Charles (eds.), Aristotle's Metaphysics Book Lambda, Oxford University Press, Oxford 2000. S. Fazzo, Commento al Libro Lambda della Metafisica di Aristotele, Bibliopolis, Napoli 2014.
3. Uno a scelta fra i seguenti volumi di approfondimento della questione platonica dell’idea del bene e della concezione plotiniana dell’Uno-Bene: J.M. Rist, Plotino, la via verso la realtà, Genova 1995. T. A. Szlezák, Platone e Aristotele nella dottrina del Nous di Plotino, Milano 1997. Platone, La Repubblica, a cura di M. Vegetti, Libro vi-vii, vol. v, Napoli 2003.
4. Uno a scelta fra i seguenti volumi d’insieme dedicati ad Aristotele: I. Düring, Aristotele, trad. it. a cura di P.L. Donini, Mursia, Milano 1976. Guida ad Aristotele, a cura di E. Berti, Laterza, Roma-Bari 20125. M. Vegetti – F. Ademollo, Incontro con Aristotele, Einaudi, Torino 2016.
5. E’ inoltre richiesta una conoscenza manualistica della storia della filosofia antica, dalle origini al Neoplatonismo: si consiglia il primo volume della Storia della filosofia occidentale, a cura di G. Cambiano, L. Fonnesu e M. Mori, Il Mulino, Bologna 2014.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1023529 -
STORIA DELLA FILOSOFIA MEDIEVALE II.I A
(obiettivi)
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di nozioni chiave e temi portanti della storia della filosofia medievale; sviluppo di capacità di lettura critica e contestualizzazione storico-teorica approfondita di testi filosofici; padronanza di un lessico filosofico altamente specializzato in forma scritta e orale; sviluppo della capacità argomentativa personale; capacità di corretto utilizzo della letteratura critica.
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Hohenegger Hansmichael
( programma)
Filosofia nella Consolazione della filosofia di Severino Boezio
Il corso propone la lettura della Consolazione della filosofia di Severino Boezio ( †525 dC) e di testi estratti da altre sue opere. Dalla lettura si prenderà spunto per indagini lessicali (nel caso di Filosofia intesa sia come personaggio del dialogo si pensa anche a uno studio iconologico) di alcuni termini centrali nella filosofia non solo medievale (forma boni, unum, fortuna, stabilitas, mundana machina), o di famiglie di termini, per esempio quelle legate al desiderio (appetentia, intentio, voluntas, cupiditas, desiderium, causa expetendorum, opto, quero). Boezio, oltre ad essere un autore importante in sé, modello di razionalità e di modo di vita filosofici, è, infatti, anche una figura cruciale della cultura tardoantica, rappresentando in modo eminente il passaggio dalla filosofica classica, greca e romana, a quella latina cristiana. Per la formazione della terminologia filosofica sono state decisive le sue traduzioni in latino degli scritti logici di Aristotele e i relativi commenti. Altrettanto decisivi per molta parte della speculazione metafisica medievale e non solo sono stati La consolazione della filosofia e gli Opuscoli teologici, soprattutto per l’impostazione del rapporto tra teologia e filosofia, per la concezione del bene e di quelli che saranno chiamati più tardi i trascendentali. Una breve sezione del corso sarà dedicata ad illustrare la storia dell’espressione termine tecnico per mostrare come le teorie semantiche sviluppate nel medioevo siano state rifunzionalizzate nell’epoca della prima modernità e modernità.
Parte generale: P. Porro/C. Esposito, Filosofia antica e medievale, Bari, Laterza 2008 (dal cap. IX in poi, compresi i ‘percorsi tematici’). Chi lo desideri, può studiare in alternativa: E. Gilson, La filosofia nel medioevo dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Firenze, La Nuova Italia 1973 e edizioni successive.
Parte monografica, testi:
Severino Boezio, La consolazione della filosofia, a cura di M. Bettetini, B. Chitussi, G. Catapano, testo latino a fronte, Torino, Einaudi 2010; oppure trad. a cura di C. Moreschini con testo a fronte, Torino UTET, 1996, 2004, o un’altra edizione, purché abbia anche il testo latino.
Parte monografica, letteratura secondaria:
J. Marenbon, Boethius, New York, Oxford University Press, 2002.
oppure, in alternativa al libro di Marenbon: C. Leonardi, L. M. Paluello, U. Pizzani, P. Courcelle, Boezio Anicio Manlio Severino, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 11, Roma, 1969, pp. 142-165.
B. Maioli, Teoria dell’essere e dell’esistente e classificazione delle scienze, in M. S. Boezio, Una delucidazione, Roma, Bulzoni 1978.
W. Beierwaltes, La consolazione del concetto. Studio sull'inno di Boezio "O qui perpetua mundum ratione gubernas", in Id., Pensare l'uno. Studi sulla filosofia neoplatonica e la storia dei suoi influssi, Milano, Vita a pensiero 1992 (ed. or. 1985), pp. 276-288
G. Stabile, La ruota della fortuna. Tempo ciclico e ricorso storico, in Scienze, credenze occulte, livelli di cultura, Firenze, 1982, pp. 477-503
P. Courcelle, Filosofia e il suo volto, in Id., Conosci te stesso. Da Socrate a san Bernardo, Milano 2001 (ed. or. 1974-1975), pp. 531-546
Sarà messo a disposizione durante il corso un dossier di testi medievali e altri materiali, in particolare voci enciclopediche e di dizionari.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/08
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42
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Attività formative caratterizzanti
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1052043 -
HISTORY OF ARABIC PHILOSOPHY I
(obiettivi)
Fatta salva l’acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere i seguenti obiettivi specifici: conoscenza adeguata delle nozioni fondamentali della religione, della teologia (kalam) e della cultura islamica; conoscenza dei principali autori, problemi e temi della falsafa (filosofia islamica), con particolare attenzione al suo periodo classico (IX-XII secc.), anche attraverso la lettura diretta dei testi; padronanza del lessico filosofico arabo di base; capacità di orientarsi nella bibliografia primaria e secondaria; conoscenza delle linee principali della translatio studiorum dei testi della filosofia e scienza greche; matura consapevolezza del debito del pensiero ebraico e latino, dal medioevo alla prima età moderna, nei confronti della filosofia e della scienza islamiche; capacità di orientarsi in contesti linguistici e storici diversificati; sviluppo di una matura consapevolezza critica del nostro passato.
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LICATA GIOVANNI
( programma)
La filosofia politica nell’Islam medievale: al-Farabi e Averroè.
Il corso intende introdurre alla conoscenza dei principali autori, problemi e temi della falsafa (filosofia islamica), con particolare attenzione alla riflessione politica di al-Farabi e Averroè. Nella prima parte del corso verranno trattati i seguenti argomenti e/o pensatori: natura e peculiarità della falsafa; persecuzione e arte della scrittura; il kalam; il movimento di traduzioni filosofiche dal greco e/o dal siriaco all’arabo, e successivamente dall’arabo in ebraico e in latino; al-Kindi; al-Farabi; Avicenna; al-Ghazali; Ibn Bajja; Ibn Tufayl; vita, contesto storico, opere e temi principali della filosofia di Averroè; ricezione di Averroè nel pensiero ebraico e latino dal XIII al XVI secolo; Ibn Khaldun. La seconda parte del corso si soffermerà sull’analisi di un capolavoro della filosofia islamica, la Parafrasi di Averroè della Repubblica di Platone, tenendo anche presente la sua travagliata tradizione testuale e la sua fortuna nel Rinascimento italiano, tramite la traduzione ebraico-latina di Elia del Medigo, compiuta intorno al 1485 su richiesta di Giovanni Pico della Mirandola. Il corso verrà articolato nelle seguenti unità didattiche: - una brevissima introduzione all’Islam (4 ore); - una prima parte dedicata all’esame dei principali autori, problemi e temi della falsafa (16 ore); - una seconda parte dedicata alla filosofia politica di al-Farabi e Averroè, e all’analisi della Parafrasi della Repubblica di Platone (22 ore).
1. Averroes on Plato’s Republic, Translated, with an Introduction and Notes, by Ralph Lerner, Cornell University Press, Ithaca-London 1974
2. Leo Strauss, “Farabi’s Plato” (1945), and “How Farabi Read Plato’s Laws” (1957) (It. trans. in: Al-Farabi. La filosofia politica nell’Islam medievale, a cura di Carlo Altini, ETS, Pisa 2019)
3. The Cambridge Companion to Arabic Philosophy, ed. by Peter Adamson and Richard C. Taylor, Cambridge University Press, Cambridge 2005, chapters 2, 3, 4, 6, 7, 8, 9, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18
For those who are not acquainted with Islamic culture and religion, I suggest the following reading:
Carole Hillenbrand, Islam. A New Historical Introduction, Thames and Hudson, London 2015 (tr. it.: Islam. Una nuova introduzione storica, Einaudi, Torino 2016)
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/06
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42
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
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Gruppo opzionale:
I ANNO - ATTIVITA' FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - (visualizza)
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12
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1052033 -
AESTHETICS I
(obiettivi)
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di nozioni chiave e temi portanti dell’estetica, in particolare dell’estetica contemporanea; sviluppo di: capacità di lettura critica e contestualizzazione storico-teorica approfondita di testi filosofici e dei loro rapporti con la teoria, la critica e la pratica dell’arte; padronanza di un lessico filosofico altamente specializzato in forma scritta e orale; sviluppo della capacità argomentativa personale, ad esempio attraverso lo sviluppo di tesine di carattere teorico o critico su temi o studi di caso specifici; capacità di corretto utilizzo e applicazione della letteratura critica.
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6
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M-FIL/04
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42
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Attività formative affini ed integrative
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ENG |
10589506 -
DIGITAL HUMANITIES FOR PHILOSOPHY
(obiettivi)
Given for granted some basic and indispensable goals, namely knowledge and understanding in the field of studies; ability to apply knowledge and understanding; capability of critical analysis; ability to communicate about what has been learned; skills to undertake further studies with some autonomy, the course intends to develop critical thinking skills and to attain the following specific objectives: the development of digital information skills that allows the students to measure themselves with the speculative peculiarities and the ethical and social implications of digital culture, the exercise critical thinking by elaborating new interpretations of complexity. The goal is to develop the basic literacy and digital skills necessary to evaluate digital scholarship and needed to critically consider the ways to conduct, present and organize information and contents (data) in and for philosophical digital research.
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MARRAS CRISTINA
( programma)
Il corso affronta l'interdisciplinarietà che emergente dal dialogo in corso tra filosofia e nuove tecnologie. Oltre allo studio dei testi in programma il corso prevede l'uso di una serie di strumenti e risorse digitali. Gli strumenti digitali infatti influenzano quasi ogni aspetto del lavoro filosofico, non solo la ricerca, la raccolta, l'organizzazione di informazioni e dati ma anche le modalitù attraverso le quali si analizzano e si interpretano le fonti o le modalità di comunicazione pubblica della ricerca scientifica e dei suoi risultati. 1. Qual è il ruolo e il contributo della filosofia all'interno della comunità di pratiche delle Digital Humanities (DH)? 2. Come è cambiato il modo di fare ricerca e di studiare filosofia con il digitale? Quali sono i progetti e gli strumenti digitali attualmente in corso specificamente dedicati e sviluppati per la filosofia? 3. Quali strumenti critici emergono per comprendere l'attuale sistema tecno-sociale? Il corso è organizzato in due parti correlate: 1. Introduzione alle digital humanities e agli strumenti digitali per la ricerca (information literacy). Wiki e piattaforme web aperte, codifica del testo, analisi del testo e modellazione concettuale (XML-TEI, ontologie…), timeline, visualizzazione del testo (grafici) saranno utilizzati per sperimentare praticamente (caso di studio) il rapporto tra filosofia e scienze computazionali. Esploreremo nuovi metodi analitici (strumenti per l'analisi del testo e la visualizzazione dei dati) insieme al lavoro su questioni relative all'interpretazione di fonti primarie in formato digitale. 2. Verranno analizzati i principali modelli di conoscenza in filosofia e nella storia delle discipline umanistiche attraverso lo studio di una corpus selezionato di fonti e approfonditi temi quali: metodologie e fonti per la ricerca storico-filosofica (archivi e biblioteche digitali, web semantico); filosofia dell'informazione: modelli e implicazioni etiche (accesso aperto e scienza aperta).
1. Matthew K. Gold, Debates in the Digital Humanities, https://dhdebates.gc.cuny.edu/projects/debates-in-the-digital-humanities, updated October 2019
2. A chapter selection of: Susan Schreibman, Ray Siemens, John Unsworth (eds.) 2004. A Companion to Digital Humanities, Oxford, Blackwell: http://www.digitalhumanities.org/companion/, in particular Part I and II.
3. Patrik Svensson, 2010. “The Landscape of Digital Humanities”, in DHQ, 2010, volume 4, n.1. http://digitalhumanities.org/dhq/vol/4/1/000080/000080.html
4. A. Ciula, O. Eide, C. Marras, P. Sahale. 2018. "Models and Modelling between Digital and Humanities. Remarks from a Multidisciplinary Perspective". In Historical Social Research/Historische Sozialforschung, vol. 43, n. 4: 343-361. https://www.jstor.org/stable/26544261?seq=1#metadata_info_tab_contents
5. A “course book” edited by the teacher, including a vademecum for the use of digital tools for research, a list of resources and references to guide the development of the case study application and a selection of articles will be made available in digital format at the beginning of the course.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/05
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42
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Attività formative affini ed integrative
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ENG |
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STORIA MODERNA I.II
(obiettivi)
Acquisizione di una serie di obiettivi di fondo: conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo.
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BERTI SILVIA
( programma)
La libertà religiosa nell’età moderna, fra storia e storiografia. Il caso del giansenismo francese (1640-1791)
All’interno della cultura religiosa e politica francese di Sei e Settecento, l’emergere della sensibilità giansenista con la sua intransigente difesa di S. Agostino e della grazia efficace testimonia, insieme alla rivendicazione di una nuova libertà religiosa e di una nuova obbedienza , anche il nascere della soggettività moderna con l’emergente nozione di libertà politica. L’esistenza di questo nesso è consapevolmente messa a fuoco nella grande storiografia ottocentesca e della prima parte del Novecento, da Sainte-Beuve a Ruffini. L’itinerario che ci porta da Giansenio a Pascal, dal monastero di Port-Royal (e al suo conflitto con la Chiesa di Roma sulla questione del formulario imposto da Papa Alessandro VII) alla Rivoluzione francese e alla Costituzione Civile del clero, ci porterà a individuare i nessi fra rigorismo religioso e libertà moderna.
Berti, S., Port-Royal at grips with its own casuistry and Pascal’s stand, in C. Ginzburg (ed. with Lucio Biasiori), A Historical Approach to Casuistry. Norms and Exceptions in a Comparative Perspective, Bloomsbury, London, 2019, pp. 265-281. Sainte-Beuve, Ch-A., Port-Royal, Torino, Einaudi, 2011 (o PDF, capitoli scelti)
Ruffini, F., La libertà religiosa. Storia dell’idea, Torino , Fratelli Bocca Editori, 1901 (o rist. Milano, Feltrinelli, 1967 e 1991, o PDF)
Ruffini, F., Studi sul Giansenismo, Firenze, La Nuova Italia, 1943 (o rist. 1974, o PDF, pp. 31-158 e pp. 207-241)
Goldmann, L., Il Dio nascosto. La visione tragica in Pascal e Racine, Bari, Laterza, 1971 (o PDF)
Mesnard, J., Sui “Pensieri”di Pascal, Brescia, Morcelliana, 2011
Testi:
Pascal, B., Le Provinciali, Torino, Einaudi, 1972 (o ristampe)
Pascal, B., Pensieri, Torino, Einaudi , 1967 (o ristampe, o edizione Bompiani con testo a fronte)
(Date degli appelli d'esame)
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12
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M-STO/02
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84
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1023122 -
FILOSOFIA POLITICA II
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: tramettere conoscenze e capacità di comprensione che consentano di elaborare idee originali; trasmettere competenze per la risoluzione di problemi in ambiti e aspetti non familiari connessi alla filosofia politica; trasmettere una capacità di studio più autonomo, che crei le condizioni per sviluppare argomentazioni complesse e specialistiche, legate sia alla filosofia politica sia all’analisi filosofica intesa in senso più ampio.
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MARZOCCHI VIRGINIO
( programma)
I.Kant: Dall’imperativo categorico alle due legislazioni (etica e giuridica) Attraverso la lettura analitica e la discussione seminariale della Fondazione della metafisica dei costumi (1785) e di parti della Dottrina del diritto (1797) (ovvero della prima parte della Metafisica dei costumi, intitolata Primi principi metafisici della dottrina del diritto) cercheremo di cogliere l’adeguatezza, la consistenza e i limiti della specifica reimpostazione/trasformazione della questione pratica (in ambito morale, giuridico e politico) elaborata da Kant attraverso la centralità dei concetti di regola di azione (Handlungsregel) e di legislazione (Gesetzgebung), la quale si articola quindi in legislazione etica e legislazione giuridica-esterna. Inoltre metteremo a confronto l’innovativa proposta giuridica kantiana con precedenti prospettive e teorie giuridiche premoderne come in particolare lo ius commune medioevale e la filosofia giuridica di Tommaso D’Aquino.
– Immanuel KANT, Fondazione della metafisica dei costumi (con testo tedesco a fronte), a cura di F. Gonnelli, Laterza, Roma – Bari, 1997. – Immanuel KANT, Primi principi metafisici della dottrina del diritto (con testo tedesco a fronte), a cura di F. Gonnelli, Laterza, Roma – Bari, 2005. – Virginio MARZOCCHI, Filosofia politica. Storia, concetti, contesti, Laterza, Roma – Bari 2011, capp. 3 e 6.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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SPS/01
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84
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1027804 -
FILOSOFIA TEORETICA I.II
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: capacità di esporre e interpretare i testi in programma; padronanza del lessico filosofico, specificamente quello connesso ai temi del corso nel suo utilizzo in forma orale; acquisizione di alcuni concetti di base per la ricerca teoretica; sviluppo delle capacità di argomentazione autonoma a partire da esercitazioni e seminari organizzati durante le lezioni.
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STIMILLI ELETTRA
( programma)
ESCATOLOGIA E CATASTROFE L’idea di un’imminente catastrofe è al centro del dibattito pubblico negli ultimi anni soprattutto a causa del disastro ambientale legato ai cambiamenti climatici. Tuttavia, mai come dopo la pandemia del Covid19, il senso della catastrofe ha riacquistato un’urgenza imprescindibile. Spesso si tende a confondere la catastrofe con l’apocalisse. Ma l’apocalisse non è una devastazione totale. Nel suo significato biblico l’apocalisse prevede un periodo di crisi, di cambiamento, di verità nascoste e rivelate. Questo è il senso dell’apocalisse al centro del libro di Jacob Taubes Escatologia occidentale, su cui è focalizzato il corso nell’intento di riflettere anche su alcune dinamiche apocalittiche del nostro tempo. A ridosso delle grandi “apocalissi” del Novecento, Jacob Taubes si interroga sul senso della storia. Ebreo, appartenente al “popolo del tempo”, Taubes delinea una originale storia dell’escatologia nel pensiero occidentale, che da Giovanni, Paolo, Agostino, Gioacchino da Fiore arriva fino a Hegel, Marx, Kirkegaard e Nietzsche. Si tratta di un percorso analogo, eppure del tutto diverso da quello tracciato da Karl Löwith in Significato e fine della storia. La sua è una resa dei conti con la storia occidentale, nell’intento di individuare dimensioni differenti, che preludono alla sua successiva elaborazione del “messianesimo” come categoria rivoluzionaria.
J. Taubes, Escatologia occidentale, Quodlibet, Macerata 2019. J. Taubes, Il Prezzo del messianesimo, Quodlibet, Macerata 2017. E. Stimilli, Jacob Taubes. Sovranità e tempo messianico, Morcelliana, Brescia 2019. K. Löwith, Significato e fine della storia, Il Saggiatore, Milano 2015. I. Kant, La fine di tutte le cose, Bollati Boringhieri, Torino 2006.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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M-FIL/01
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84
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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A SCELTA DELLO STUDENTE
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6
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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