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Gruppo opzionale:
I ANNO - Istituzioni di filosofia - (visualizza)
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1056173 -
FILOSOFIE FEMMINISTE E STUDI DI GENERE II
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio/più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di un’adeguata conoscenza dello sviluppo e dei temi del pensiero filosofico femminista.
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12
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1026896 -
LOGICA
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio/più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: lo studente acquisirà conoscenza delle questioni trattate, affinerà e specializzerà le capacità di analisi degli stessi e di strutturazione delle nozioni apprese, acquisterà la capacità di partecipare efficacemente a una discussione in questioni di finanza e filosofia, sarà in grado di orientarsi nella letteratura sull'argomento.
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IPPOLITI EMILIANO
( programma)
Filosofia e Finanza
La finanza e la sua ascesa hanno suscitato e suscitano reazioni forti e contrastanti. Da un parte abbiamo ci afferma che “il guadagno che proviene dal denaro stesso e non da ciò per cui il denaro è stato inventato […] è tra le forme di guadagno più contrarie alla natura” (Aristotele, Politica). “La ricorrente ostilità verso la finanza e i finanzieri è radicata nell’idea che coloro si guadagnano da vivere prestando denaro sono parassiti delle attività economiche ‘reali’—agricoltura e industria” (Ferguson, The ascent of money, 2008, 2). La finanza è un parassita, la radice dei mali della società contemporanea? Dall’altra parte è pur vero che “l’ascesa del denaro è state essenziale per l’ascesa dell’essere umano”, in quanto “l'innovazione finanziaria è stata un fattore indispensabile per l'avanzamento dell'uomo da una miserabile sussistenza alle vertiginose vette di prosperità materiale che oggi così tante persone conoscono. L'evoluzione del credito e del debito è stata importante quanto poche altre innovazioni tecnologiche per l'ascesa delle civiltà, dall'antica Babilonia all'odierna Hong Kong” (Ferguson The ascent of money, 2008, 2-3). La finanza è una delle più grandi invenzioni tecnologiche, il motore del progresso delle civiltà? Sterco del diavolo o grande innovazione umana: comunque la si voglia guardare, la finanza è una delle più grandi forze della società contemporanea, il motore di trasformazioni che plasmano e guidano la società globale, con tutti i suoi rischi e le sue possibilità. E se da una parte la diffidenza e la mancanza di fiducia verso essa sembrano essere motivate, soprattutto per via delle ricorrenti crisi finanziarie, dall’altra non possiamo dimenticare come il complesso sistema di pesi e contrappesi, e di fiducia reciproca, sui cui il sistema finanziario è costruito, rendano possibili benefici non solo finanziari sempre più grandi. Ma che cosa è la finanza? Da dove viene? E soprattutto: che cosa sta diventando e dove ci sta portando? Il corso affronterà queste e altre questioni, tra cui il ruolo delle macchine nella finanza, la natura performativa dei mercati finanziari, la relazione tra finanza e politica, finanza ed etica, finanza e potere, usando la filosofia come chiave d’accesso, perché oggi più che mai una indagine filosofica è probabilmente una delle poche cose davvero sensate che si possano fare sulla finanza e per la finanza.
Ippoliti (2020). Finanza. Una introduzione filosofica. Milano: Egea (in pubblicazione). N3xuZ (2019). Darker. Il codice sorgente e il potere della finanza. Roma: Idiavoli.
TESTO INTEGRATIVO PER NON-FREQUENTANTI Brisset, N. (2019). Economics and Performativity. London: Routledge.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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M-FIL/02
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84
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1022996 -
ANTROPOLOGIA FILOSOFICA III A
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità di di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: una capacità di contestualizzazione teorica di testi filosofici, il loro inserimento nel dibattito contemporaneo e una capacità di lettura critica.
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OMBROSI ORIETTA
( programma)
L’animale, l’altro? La questione dell’animalità secondo Jacques Derrida.
Descrizione Nonostante la “questione” dell’animalità sia sempre più presente nello spazio filosofico contemporaneo al punto che si potrebbe persino dire che si tratta “di una della principali dimensioni dell’impensato metafisico della nostra epoca” – fatto, d’altra parte, testimoniato dal pullulare di pubblicazioni a tal riguardo negli ultimi quindici anni –, il corso si rivolgerà principalmente allo studio del pensiero di Jaques Derrida intorno a questa problematica, poiché egli ha in qualche modo aperto il varco, per lo meno nel senso che ci ha più profondamente convinto. Il suo discorso prende avvio infatti dalla seguente domanda “Quale animale? L’altro”. Ovvero, dalla domanda circa l’alterità dell’altro o dell’”assolutamente altro”, dell’altro più altro, che va di pari passo con la questione dell’animalità, nelle sue diverse declinazioni e formulazioni. Soprattutto, se si segue Derrida, essa si annuncia con la “questione epocale” – poiché la più urgente della nostra epoca – della sofferenza e della morte degli animali. In particolar modo, ci si interrogherà sull’alterità di questo altro – l’animale – che in una certa maniera ci disarma e ci interroga, concentrandosi anche sulla critica di Derrida a Levinas proprio a partire dall’alterità dell’animale e dalla sua possibilità (o impossibilità) di essere o di avere un volto, nel senso levinasiano del termine. Infine, seguendo gli ultimi seminari del filosofo all’Ecole des Hautes Etudes, ci si interrogherà anche sulla questione del rapporto tra animalità e sovranità (dell’uomo), del rapporto con un certo discorso politico.
• Jacques Derrida, Violenze contro gli animali, in J. Derrida-E. Rudinensco, Quale domani?, Bollati Boringhieri, Torino, 2004, pp. 92-110 (disponibile in fotocopia presso Copisteria Villa Mirafiori)
• Jacques Derrida, L’animale che dunque sono, trad. it. di M. Zannini, con una Introduzione di Gianfranco Dalmasso, Jaca Book, Milano 2006.
• Jacques Derrida, La bestia e il sovrano, Seminari, Volume I (2001-2002), traduzione di G. Carbonelli, cura di Gianfranco Dalmasso, Jaca Book, Milano 2009. Parti scelte.
Per una corretta comprensione de L’animale che dunque sono sarnno messi a disposizione (presso Copisteria Villa Mirafiori) le pagine dei testi cui Derrida si riferisce nel suo libro (nelle rispettive edizioni italiane): - René Descartes, Meditazioni sulla filosofia prima, in Opere Complete, Vol. 1, a cura di E. Lojacono, Utet, Torino, pp. 672-675; 678-679; 735-736. Discorso sul metodo, in op. cit., pp. 539-540
Ð Immanuel Kant, Antropologia dal punto di vista pragmatico, in Opere Complete, a cura di P. Chiodi, Vol. II, pp. 547-549 e pp. 743-746.
Ð Emmanuel Levinas, Il nome di un cane o il diritto naturale, in Difficile Libertà. Saggio sul giudaismo, Jaca Book, Milano 2004, pp. 191-194.
Ð Jacques Lacan, Sovversione del soggetto, in Scritti, a cura di G. Contri, Einaudi, Torino 1974, vol. II, pp. 809-812 e p. 823.
Ð Martin Heidegger, Concetti fondamentali della metafisica, a cura di C. Angelino, Il melangolo, Genova 1999, pp. 232-235 e pp. 250-259. Come commento al tema generale:
• Matthew Calarco, Zoografie. La questione dell’animalità da Heidegger a Derrida, a cura di Massimo Filippi e Filippo Trasati, Mimesis, Milano-Udine 2012.
Come introduzioni al pensiero di Derrida, un libro a scelta tra i seguenti:
• Simone Regazzoni, Jacques Derrida, Feltrinelli, Milano 2018
• Maurizio Ferraris, Introduzione a Derrida, Laterza, Bari 2003.
• Silvano Petrosino, Jacques Derrida. Pe un avvenire al di là del futuro, Studium, Roma, 2009.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1023089 -
FILOSOFIA DELL'INTERPRETAZIONE I
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: sviluppare l'attitudine alla lettura e all'interpretazione del testo filosofico, alla riflessione e alla ricerca teoretica, portando una particolare attenzione sia al livello concettuale dell'analisi del testo sia alla struttura del lessico filosofico.
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MUSTE' MARCELLO
( programma)
Egemonia e filosofia
Il concetto di egemonia appartiene alla cultura politica europea fin dalle origini greche. Adoperato nella storiografia di Erodoto, Tucidide, Polibio, il termine torna nelle opere di Platone (in particolare nelle Leggi) e nei testi degli stoici, fino alla letteratura cristiana del decimo secolo. Nella accezione moderna, la nozione di egemonia è sviluppata dalla storiografia tedesca del primo Ottocento (Ranke, Droysen) e dal pensiero storico e politico italiano del Risorgimento (Cesare Balbo, Gioberti). Al centro delle discussioni sulla rivoluzione sovietica (da Plechanov a Lenin e Stalin), il principio dell’egemonia è accolto da Gramsci nel periodo di soggiorno a Mosca ed elaborato, dopo il ritorno in Italia, tra il 1924 e il 1926. Nei Quaderni del carcere (1929-1935) Gramsci ne trasformò il significato, attraverso una riflessione filosofica (gli Appunti di filosofia nei Quaderni 4, 7, 8, i Quaderni 10 e 11), poi con le note su Machiavelli (Quaderno 13) e sull’americanismo (Quaderno 22).
Parte generale: M. Mustè, Marxismo e filosofia della praxis. Da Labriola a Gramsci, Viella, Roma 2018
Parte monografica:
A. Gramsci, Alcuni temi della questione meridionale (qualsiasi edizione) A. Gramsci, Quaderni del carcere, Einaudi, Torino 1975: Quaderni 4, 7, 8, 10, 11, 12, 13.
Per non frequentanti Oltre i testi indicati per gli studenti frequentanti, i non frequentanti aggiungeranno lo studio del seguente libro: G. Vacca, Modernità alternative. Il Novecento di Antonio Gramsci, Einaudi, Torino 2017.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1023751 -
FILOSOFIA MORALE II.III
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: conoscenza degli aspetti centrali della filosofia morale di Henry Sidgwick e sviluppo delle capacità di apprendimento di testi filosofici e della loro esposizione orale in lingua inglese.
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DONATELLI PIERGIORGIO
( programma)
Filosofia, letteratura e cinema. Prospettive etiche contemporanee. Il corso esamina alcune prospettive centrali della filosofia contemporanea che discutono l’importanza e il ruolo delle arti immaginative per il pensiero morale e politico. Il romanzo e il cinema, in particolare, offrono alla filosofia dei modelli su come pensare alla vita della mente e della società, al progresso morale, ai legami politici, alla democrazia. Nel corso si tratteranno le posizioni di alcuni classici contemporanei – Rorty, Diamond, Cavell e Williams – i quali sviluppano in direzioni differenti il tema dell’immaginazione in relazione agli scopi dell’etica e della teoria politica.
Frequentanti: Richard Rorty, La filosofia dopo la filosofia, Laterza, Roma-Bari 2017. Cora Diamond, L’immaginazione e la vita morale, Carocci, Roma 2006. Stanley Cavell, Alla ricerca della felicità, Einaudi, Torino 1999. Bernard Williams, La filosofia come disciplina umanistica, Feltrinelli, Milano 2013, capp. 13-17 (pp. 161-253). Piergiorgio Donatelli, Il lato ordinario della vita, Il Mulino, Bologna 2018.
Non-frenquentanti: Gli studenti non frequentanti integrano il programma con la preparazione del volume: Martha Nussbaum, Il giudizio del poeta. Immaginazione letteraria e vita civile, Feltrinelli, Milano 1996
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1026851 -
FILOSOFIA E SCIENZA DEL VIVENTE
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione critica di una competenza informata sul rapporto tra a) filosofia della scienza e filosofie della biologia, incluse le specificità metodologiche, i linguaggi, le teorie, le metafisiche retorstanti e i contesti formativi della biologia moderna e b) la riflessione filosofica che, stilisticamente le informa e su cui le ricerche retroagiscono. Si dovrà essere in grado di cogliere l’integrarsi di forme di naturalismo critico sul piano filosofico e di interpretazioni dei ragionamenti che oggi collegano biologia e filosofia.
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GAGLIASSO ELENA
( programma)
S’intendono affrontare le principali trasformazioni categoriali che le conoscenze biologiche – attraverso l’evoluzionismo, la genomica, l’epigenetica – hanno portato al pensiero filosofico sulla entità processule della vita, dell’essere umano e del suo posto tra natura e cultura. L’incrocio fruttuoso tra teorie biologiche ed ecologiche permette l’apertura su tre livelli di questioni: a) di specificità metodologiche delle scienze integrate del mondo vivente tra riduzionismo e olismo b) di radicamento dell’umano nelle basi materiali del suo esser prodotto della storia evolutiva naturale oltrechè della storia umana e insieme produttore di entrambe lungo l’asse del tempo profondo c) di affrontare le sfide che questa integrazione pone al pensiero critico del presente e dunque alla filosofia, ma, di converso, considerare queste configurazioni di teorie e categorie come uno strumento intellettuale spendibile per i temi che la specie umana dell’era dell’antropocene ha di fronte.
Pievani T. (2005). Introduzione alla filosofia della biologia, Laterza, Bari. Gagliasso E. (2013). ‘L’ambiente esterno/interno e i suoi confini porosi’, in Continenza B., Gagliasso E. Sterpetti F. eds. Confini aperti. Il rapporto esterno/interno in biologia, Franco Angeli, Milano, pp. 17-33. Forestiero S. (2009). ‘Ambiente, adattamento e niche construction’, in Casellato S., Burighel P. Minelli A. eds. Life and Time, Cleup, Padova, pp.253-284.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/02
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42
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1023642 -
ESTETICA III.I B
(obiettivi)
Fatta salva l’acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: (1) conoscenza delle questioni centrali dell’estetica analitica che permetta di comprendere il dibattito contemporaneo; (2) acquisizione degli strumenti concettuali che permettano di affrontare le questioni teoriche della produzione artistica contemporanea.
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MARCHETTI LUCA
( programma)
Emozioni, espressioni, reazioni estetiche. Il corso si propone di affrontare il nesso tra “emozioni” e “reazioni estetiche” nella filosofia di Ludwig Wittgenstein, con particolare attenzione alle nozioni di “reazioni primitive”, “grammatica” e “interno”. Sullo sfondo del più generale rapporto tra mente e corpo, il corso proverà a ripensare la natura espressiva delle emozioni e delle reazioni estetiche. A tale scopo verranno analizzate alcune recenti interpretazioni di Wittgenstein per comprendere: (1) il funzionamento cognitivo delle emozioni e il rapporto tra emozioni e linguaggio; (2) il nesso tra emozioni, reazioni estetiche e giudizio estetico, con particolare riferimento alle Lezioni sull’estetica di Wittgenstein. Attraverso il problema delle reazioni estetiche il corso si propone di delineare alcune questioni centrali dell’estetica analitica contemporanea, che permettano di restituire lo sfondo teorico e la complessità del dibattito contemporaneo.
Studenti frequentanti. Testi d’esame: 1) L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, Einaudi (parte I, paragrafi: 1-315; parte II, capitoli: I, XII, XIV). 2) L. Wittgenstein, Osservazioni sulla filosofia della psicologia, Adelphi (parte II, paragrafi: 63-92; 148-174). 3) L. Wittgenstein, Lezioni sull’estetica, in L. Wittgenstein, Lezioni e conversazioni, Adelphi, pp. 40-107. 4) Dispense: testi di L. Hertzberg, P. Hutchinson, M. McEachrane J. Schulte
Gli studenti non frequentanti dovranno aggiungere ai testi d’esame la seguente bibliografia integrativa: a) L. Perissinotto, Introduzione a Wittgenstein, il Mulino, 2018.
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/04
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42
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
I ANNO - ATTIVITA' FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE - (visualizza)
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1023068 -
FILOSOFIA DELLA RELIGIONE I
(obiettivi)
Fatta salva una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critica e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: acquisizione di nozioni chiave e temi portanti della filosofia della religione; sviluppo di: capacità di lettura critica e contestualizzazione storico-teorica approfondita di testi filosofici; padronanza di un lessico filosofico altamente specializzato in forma scritta e orale; sviluppo della capacità argomentativa personale; capacità di corretto utilizzo della letteratura critica.
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BANCALARI STEFANO
( programma)
Filosofia della religione e crisi della modernità A partire dalla metà degli anni ’30 del secolo scorso, Husserl e Heidegger, il cui divorzio teorico si è ormai pienamente consumato, si trovano a convergere su una diagnosi della modernità che individua in quest’ultima, e in particolare nel costituirsi di un nuovo tipo di scienza, l’origine di una crisi radicale di senso. Una simile diagnosi ha un riflesso immediato sul piano della filosofia della religione nella misura in cui complica quella dicotomia tra ingenuità e scienza, che schiaccia il religioso sul polo destinato ad un definitivo superamento. Nella prima parte del corso si esaminerà il diverso modo in cui l’idea della modernità come crisi si articola nei due pensatori, provando a far reagire la Crisi delle scienze europee di Husserl con la riflessione heideggeriana sul nichilismo e sulla trasformazione del mondo in immagine. Nella seconda parte, si approfondirà la rilevanza di questa comprensione della modernità in ordine ad una riflessione sullo statuto del religioso nell’epoca contemporanea: in particolare, lavorando su una delle più recenti (e influenti) opere sulla secolarizzazione (l’Età secolare di Charles Taylor), si cercherà di far emergere come la nozione chiave di «schermatura» (buffering) della soggettività sia l’esito di un’originale rielaborazione della diagnosi storico-fenomenologica.
Per frequentanti: E. Husserl, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, Feltrinelli, Milano, parti I e II. M. Heidegger, L’epoca dell’immagine del mondo, in Id., Sentieri interrotti, La Nuova Italia, Firenze, pp. 71-101. M. Heidegger, Il nichilismo europeo, Adelphi, Milano 2003. Ch. Taylor, L’età secolare, Feltrinelli, Milano 2009, Introduzione, capp. I e XV.
Per non frequentanti: In aggiunta al programma per frequentanti, gli studenti non frequentanti sceglieranno uno tra i seguenti testi: P. Bucci, La crisi delle scienze europee di Husserl, Carocci, Roma 2013 (con particolare attenzione all’analisi delle sezioni in programma); C. Esposito, Introduzione a Heidegger, Il Mulino, Bologna 2017 (con particolare attenzione al capitolo VIII: Metafisica e nichilismo. Il confronto con Nietzsche).
(Date degli appelli d'esame)
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12
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M-FIL/03
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84
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1052033 -
AESTHETICS I
(obiettivi)
Acquisizione di una serie di obiettivi di fondo: conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo.
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CECCHI DARIO
( programma)
The Class will consider in particular the interpretation Jean-François Lyotard gives of the Analytic of the Sublime, the Section of Kant’s Critique of the Power of Judgment devoted to this very feeling. The Kantian sublime is often seen as an anticipation of the Romantic imagination, which opens the path to the representation of the otherwise invisible transcendence. Lyotard deconstructs this interpretation and shows that ‘un(re)presentable’ is rather the real object of the sublime as far as this offers an original insight into the work of imagination. Lyotard reconsiders modern art in the light of his interpretation of Kant: modernism is no longer considered as a revolt against beauty, being rather a way of reconstructing the very idea of exemplarity in art. Art is, thus, exemplary inasmuch it expands the creative and innovative powers of imagination. In that sense, the sublime avant-garde theorized by Lyotard could be even seen as an attempt of creating new conditions for the use of media. Likewise, the negative pleasure of the sublime is considered here as one distinguishing feature of the experience of modernity.
I. Kant, Critique of Power of Judgment, §§ 23-29 and General Remark (Cambridge Edition recommended) J.-F.Lyotard, Lessons on the Analytic of the Sublime, Stanford University Press, chaps. 3-9 J.-F. Lyotard, Acinema, in The Lyotard Reader, ed. by A. Benjamin, Wiley-Blackwell J.F. Lyotard, The Sublime and the Avant-garde, in The Lyotard Reader, ed. by A. Benjamin, Wiley-Blackwell
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/04
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Attività formative affini ed integrative
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1052045 -
THEORETICAL PHILOSOPHY II
(obiettivi)
Given for granted some basic and indispensable goals (knowledge and understanding in the field of studies; ability to apply knowledge and understanding; capability of critical analysis; ability to communicate about what has been learned; skills to undertake further studies with some autonomy), the course intends to attain the following specific objectives: introduction to the philosophy of personal identity and subjectivity; training in philosophical analysis, philosophical discussion, and philosophical writing.
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MAGRI TITO
( programma)
From Pragmatism to Praxis. The foundations of the philosophy of action
Our starting point is the widespread contention, in contemporary analytic philosophy, that reinterpreting and translating theoretical questions in and into pragmatic can solve longstanding philosophical problems. The example of metaethics will be discussed. A problem with this strategy is that resort to practical considerations has not been accompanied by sufficient attention to the structure of practice, of practice, as a special kind of mental, physical, conceptual, and normative exercise. Our course aims to explore the foundations of the philosophy of action, both in a historical and a theoretical perspective. The main lines of discussion will be whether in the domain of practice the same requirements of objectivity and normativity apply that hold for knowledge. We will also enquire how to understand the domain of practice in terms of the relations between actions, agents, and reasons for acting. Thus, we will discuss the ontology of actions (what kind of change/state of the world is the performance of an action); the conceptual priority of objects and subjects, acts and agents, in the domain of practice; the nature of the normativity of action.
Aristotle, Nicomachean Ethics, De Anima, Metaphysics
Kant, Critique of Pure Reason
Anscombe, Intention
Thompson, Mind and Action
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/01
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Attività formative affini ed integrative
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ENG |
1023121 -
FILOSOFIA POLITICA I B
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio il seguente ulteriore obiettivo: sviluppare la conoscenza di base dei concetti filosofico-politici fondamentali e la capacità di analisi delle problematiche filosofico-politiche, con riferimento anche alle principali tradizioni teoriche e interpretative.
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PETRUCCIANI STEFANO
( programma)
Il corso propone la lettura e l'analisi critica di testi che consentono di mettere a fuoco alcuni aspetti decisivi del concetto di socialismo nel pensiero politico e moderno e contemporaneo. Il corso partirà da un riepilogo del socialismo marxiano nelle sue diverse declinazioni e si concluderà mettendo a fuoco i numerosi tentativi contemporanei di ripensare il socialismo, discutendo i testi di Axel Honneth, Gerald Allan Cohen ed Erik Olin Wright.
G. A. Cohen, Socialismo, perché no? Salani.
A.Honneth, L’idea di socialismo, Feltrinelli.
E.O. Wright, Per un nuovo socialismo e una reale democrazia, Punto Rosso Edizioni
Gli studenti che si trovassero nell'impossibilità di frequentare le lezioni integreranno il programma con lo studio di Petrucciani, Modelli di filosofia politica, Einaudi, Torino 2003 (pp. 125-267).
(Date degli appelli d'esame)
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SPS/01
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42
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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FILOSOFIA PRATICA
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio i seguenti ulteriori obiettivi: precisa conoscenza dei testi e del loro contesto storico e teorico; acquisizione delle categorie fondamentali della filosofia moderna sino a Kant; capacità di lettura e interpretazione del testo; capacità di elaborazione dei problemi teorici presentati durante il corso.
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GONNELLI FILIPPO
( programma)
La tarda metafisica di Leibniz
La metafisica di Leibniz si trova, da alcuni anni, al centro di un rinnovato e intenso dibattito, che implica questioni di grande rilevanza anche per la filosofia contemporanea. Il corso vuole darne una presentazione attraverso il commento analitico dei due scritti più noti della tarda maturità: i Principi razionali della natura e della grazia fondati sulla ragione e dei Principi della filosofia (la cosiddetta Monadologia). Saranno anche analizzati altri testi, tratti dall'epistolario di Leibniz con Des Bosses e De Volder, per chiarire alcuni punti concernenti la questione della relazione tra monadi e corpi. Nella prima parte del corso, in funzione introduttiva, verranno letti anche altri testi risalenti alla fase appena precedente (circa 1695-1705), attraverso i quali verrà anche illustrato il rapporto di Leibniz con la filosofia cartesiana e spinoziana.
1. G. W. Leibniz, Nuovo sistema della natura e della comunicazione delle sostanze e dell'unione tra l'anima e il corpo 2. G. W. Leibniz, Obiezione del Signor Foucher, canonico di Digione, contro il Nuovo sistema della comunicazione delle sostanze 3. G. W. Leibniz, Chiarimento del Nuovo sistema della comunicazione delle sostanze, in risposta al Signor Foucher 4. G. W. Leibniz, Sull'origine radicale delle cose 5. G. W. Leibniz, Lettere a Lady Masham, alla regina Sofia Carlotta 6. G. W. Leibniz, Lettere alla principessa Sofia 7. G. W. Leibniz, Lettere a Barthélémy Des Bosses 8. G. W. Leibniz, Principi della natura e della grazia fondati sulla ragione 9. G. W. Leibniz, I principi della filosofia o Monadologia
I testi suddetti sono tradotti in G. W. Leibniz, Scritti filosofici, a c. di M. Mugnai e E. Pasini, UTET, Torino 2000, 3 voll. A causa della irreperibilità dell'edizione cartacea ci si deve rivolgere, per gli scritti 1-6, all'edizione elettronica, parziale, scaricabile dal sito UTET (Leibniz, Opere, 2013, www.utetlibri.it; corrisponde ai soli voll. 1 e 2). Per gli scritti 8. e 9. sarà utilizzata l'edizione con testo a fronte a c. di S. Cariati: G. W. Leibniz, Monadologia, Bompiani, Milano 2001. Durante il corso saranno inoltre resi disponibili ulteriori testi.
(Date degli appelli d'esame)
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12
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M-FIL/03
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84
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1026849 -
STORIA DELL'ESTETICA
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio il seguente obiettivo: l’acquisizione delle capacità di analisi e di commento delle fonti prese in esame e della storiografia filosofica di riferimento.
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GUASTINI DANIELE
( programma)
Alle origini dell’estetica: il pensiero e le arti nel Rinascimento
Il modulo studierà le caratteristiche fondamentali di un’epoca, quella rinascimentale, nella quale sono confluite, in modi e in direzioni di cui occorrerà seguire bene la traiettoria e vedere l’eventuale tratto in comune, potenti spinte innovatrici, visibili nel campo della religione, dell’arte poetica e del pensiero filosofico.
1. J. Burckhardt, La civiltà del Rinascimento in Italia (passi scelti), R.C.S Libri, Milano 2000. 2. P.O. Kristeller, Il pensiero e le arti nel Rinascimento, Donzelli, Roma 1990. 3. G. Didi-Huberman, Davanti all’immagine, Mimesis, Milano 2016. 4. M. de Montaigne, Passi scelti dagli Essais, ed. it. a cura di F. Garavini, Adelphi, Milano 1998.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/04
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42
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1023521 -
STORIA DELLA FILOSOFIA III.II
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio l’obiettivo di far acquisire agli studenti padronanza della terminologia filosofica, capacità argomentativa, capacità di approccio e analisi di testi filosofici, competenze nell'uso di strumenti bibliografici, prospettiva storica.
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SCHINO ANNA LISA
( programma)
Le passioni della politica secondo Hobbes Il corso si propone di esaminare il modello politico di Thomas Hobbes a partire da una ricognizione dell’analisi delle passioni e del loro meccanismo di formazione. La società politica, secondo Hobbes, nasce da passioni, in particolare dal timore reciproco, e deve continuamente misurarsi con le passioni dei cittadini. Anche la religione è una passione, alimentata da altre passioni. Sulla base di un costante rapporto con i testi del De cive e del Leviatano, saranno analizzati temi quali il rapporto ragione/passioni, la genesi del potere politico, i meccanismi della persuasione politica, l’origine e la funzione della religione.
Th. Hobbes, De cive, in Opere politiche, a cura di N. Bobbio, vol. I, Edizioni Utet, Torino, 1971 (o qualsiasi altra edizione); Th. Hobbes, Leviatano, a cura di A. Pacchi e A Lupoli, Edizioni Laterza, Roma-Bari, 2011 (o qualsiasi altra edizione); N. Bobbio, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino, 1989 A. Pacchi, Filosofia e teologia in Hobbes, Edizioni Unicopli, Milano, 1985 (fotocopie disponibili presso il Centro fotocopie del Dipartimento di Filosofia). D. D’Andrea, Prometeo e Ulisse. Natura umana e ordine politico in Thomas Hobbes, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1997
Testo integrativo per i non frequentanti: A. Pacchi, Introduzione a Hobbes, Edizioni Laterza
(Date degli appelli d'esame)
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12
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M-FIL/06
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84
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
10589506 -
DIGITAL HUMANITIES FOR PHILOSOPHY
(obiettivi)
Acquisizione di una serie di obiettivi di fondo: conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo.
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MARRAS CRISTINA
( programma)
The course addresses the interdisciplinarity emerging from the ongoing dialogue between philosophy and new technologies. In this context what is the contribution of philosophy to the community of Digital Humanities (DH) practices and viceversa? How the way of doing research and studying philosophy changed with the digital? What are the current ongoing digital projects and tools specifically dedicated and tailored for philosophy? Given the complexity of this context it is certainly useful to reflect on the permeable perimeters that “philosophers” and “digital humanists” trace through their interactions, and what critical tools emerge to understand the current techno-social system. Like the other humanistic disciplines, philosophy has also gone through the evolution of information technology for research, but scholars seem to mostly use technology as a mere support for research. Digital technology, in particular, is used mainly for reading and writing and is “relegated” to facilitating access to archives (repository) and opac, to allow more immediate possibility of publication and dissemination of research results. The course is organized into two interrelated parts: 1. Introduction to digital humanities and digital tools for research (information literacy). The question is how to conceptualize and thematize the heuristics contained in the relation between philosophy and computational practices. Wiki and open web platforms, text encoding, timeline, text visualization will be used to practical experience (case study) the relationship between philosophy and computer science that passes through a shared and open conceptualization effort, content construction and negotiation. 2. The heuristic and cognitive role that conceptual (metaphorical) models assume in structuring knowledge. Groundwork from philosophy, history and linguistics will be combined with philosophical primary sources and media studies methodologies, in particular, qualitative analysis of documented models of knowledge in philosophy and the history of the humanities sampled from 16-17th century literature will be analyzed. Working primarily in groups (but not only), students will use mapping and network analysis on data/texts to chart interconnections between figures and concepts over time.
Attending students - A selection of chapters from: Matthew K. Gold, Debates in the Digital Humanities, https://dhdebates.gc.cuny.edu/projects/debates-in-the-digital-humanities updated October 2019)
- a selection of articles from: Arianna Ciula, Øyvind Eide, Cristina Marras & Patrick Sahle (eds.) “Models and Modelling between Digital and Humanities – A Multidisciplinary Perspective”: HSR, suppl. 31, 2018: open access: https://www.gesis.org/hsr/aktuelle-hefte/2018/suppl-31-models-and-modelling-between-digital-and-humanities
- A “course book” edited by the teacher, including a vademecum for the use of digital tools for research, a list of resources and references to guide the development of the case study application, and a selection of articles will be made available in digital format at the beginning of the course.
Non-attending students - Susan Schreibman, Ray Siemens, John Unsworth (eds.) 2004. A Companion to Digital Humanities, Oxford, Blackwell: http://www.digitalhumanities.org/companion/
- Arianna Ciula, Øyvind Eide, Cristina Marras & Patrick Sahle (eds.) “Models and Modelling between Digital and Humanities – A Multidisciplinary Perspective”: HSR, suppl. 31, 2018: open access: https://www.gesis.org/hsr/aktuelle-hefte/2018/suppl-31-models-and-modelling-between-digital-and-humanities
- The “course book” (see the program for attending students)
- Luciano Floridi, “Hyperhistory and the Philosophy of Information Policies”, (https://link.springer.com/content/pdf/10.1007%2F978-3-319-04093-6_12.pdf) in The Onlife Manifesto Being Human in a Hyperconnected Era, L. Floridi (ed.), Springer, 2015.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/05
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42
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Attività formative affini ed integrative
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1023515 -
STORIA DELLA FILOSOFIA II.I A
(obiettivi)
Acquisizione di una serie di obiettivi di fondo: conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo.
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TOMMASI FRANCESCO VALERIO
( programma)
Heidegger e la lettura "metafisica" della "Critica della ragion pura"
Nel 1929 Heidegger pubblica il noto "Kant-Buch". Il testo riveste un ruolo fondamentale per almeno due significative questioni storico-filosofiche: per un verso, l'opera heideggeriana si situa all'interno dell'interpretazione cosiddetta "metafisica" di Kant del Novecento, divenendone persino l'emblema. Il dibattito di Davos con Cassirer, pubblicato in appendice al testo ne è testimonianza. Per altro verso, lo scritto permette di capire lo sviluppo heideggeriano del periodo, i rapporti con "Essere e tempo", di cui avrebbe dovuto rappresentare l'inizio della seconda parte, e la riflessione più ampia sul senso della metafisica.
M. Heidegger, "Kant e il problema della metafisica" (1929), Laterza, Roma-Bari 2006
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/06
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42
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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Gruppo opzionale:
I ANNO - STORIA DELLA FILOSOFIA - (visualizza)
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1056192 -
HISTORY OF ANCIENT PHILOSOPHY I
(obiettivi)
Given for granted some basic and indispensable goals (knowledge and understanding in the field of studies; ability to apply knowledge and understanding; capability of critical analysis; ability to communicate about what has been learned; skills to undertake further studies with some autonomy), the course intends to attain the following specific objectives: 1) knowledge of the main themes and problems of ancient theories of mind (from Homer to Aristotle); 2) the ability to analyze and understand an ancient philosophical text, by reconstructing and contextualizing its structure, arguments and underlying assumptions; 3) the ability to compare ancient theories with modern and contemporary ones and thus to develop critical and judgment skills; 4) the ability to argue and to rigorously formulate a philosophical thesis.
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QUARANTOTTO DIANA
( programma)
Teorie antiche della mente (da Omero ad Aristotele).
Non sappiamo ancora, in senso scientifico, che cosa siano la mente e la coscienza. Sembra che non ci siano fatti per decidere, una volta per tutte, se la mente è una sostanza spirituale o un epifenomeno del cervello o una parte del corpo. Tuttavia, possiamo continuare a scoprire aspetti della natura umana anche considerando come gli autori greci, prima della scienza moderna, abbiano inteso ciò che chiamavano ' anima ' (psuche) e ciò che chiamavano ' intelligenza ' (nous). Questo può ampliare e arricchire la nostra esperienza. Questo ci può fornire nuovi stimoli e punti di vista inaspettati. Questo potrebbe anche portarci a riconsiderare i nostri presupposti di base su questo argomento.
Il corso affronterà alcuni dei principali aspetti della psicologia antica da Omero ad Aristotele: come le diverse funzioni psichiche sono distribuite tra le diverse parti di un essere umano e se sono integrate in unità o distinte come funzioni indipendenti per le quali sono responsabili parti diverse; come i soggetti delle funzioni psichiche e cognitive sono legati al mondo, cioè come l'anima e la mente sono integrate nel cosmo durante la vita e eventualmente dopo di essa. Questi argomenti saranno trattati leggendo, analizzando e confrontando diversi testi greci (da Omero ad Aristotele).
N. Warburton, Philosophy: the Basics, Routledge, London-New York 1992 (ch. 6: Mind).
A.A. Long, Greek Models of Mind and the Self, Harvard University Press; Cambridge (Mass)-London 2015 (ch. 1).
B. Snell, The Discovery of the Mind. The Greek Origins of European Thought, Harvard University Press, Cambridge (Mass), 1953 (ed. or. 1948), (ch. 1: Homer’s View of Man, pp. 1-22).
G. Betegh, Eschatology and Cosmology: Models and Problems, in M. M. Sassi (ed.), The Construction of the Philosophical Discourse in the Presocratic Period, Pisa, 2006, 29-50. G. Betegh, On the Physical Aspect of Heraclitus’ Psychology, Phronesis (52) 2007, 3-32.
G. Betegh, Cosmic and Human Cognition in the Timaeus, in: J.E. Sisko (ed.), Philosophy of Mind in Antiquity. The History of the Philosophy of Mind, volume I, Routledge 2018. M. Burnyeat, The Truth of Tripartition, Proceedings of the Aristotelian Society, Volume 106, Issue 1, 1 June 2006, Pages 1–23.
Ch. Shields, Aristotle. De Anima, translated with introduction and commentary, Clarendon, Oxford 2016 (General introduction, pp. xi-xliv).
Further materials (ancient Greek texts, translations, articles) will be provided during the course. Most of the teaching materials, together with the syllabus, will be available in a dropbox folder.
TESTO INTEGRATIVO PER NON-FREQUENTANTI A.A. Long, Greek Models of Mind and the Self, Harvard University Press; Cambridge (Mass)-London 2015 (chs. 2-4).
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/07
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84
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1056299 -
HISTORY OF MEDIEVAL PHILOSOPHY I A
(obiettivi)
Given for granted some basic and indispensable goals (knowledge and understanding in the field of studies; ability to apply knowledge and understanding; capability of critical analysis; ability to communicate about what has been learned; skills to undertake further studies with some autonomy), the course intends to attain the following specific objectives:To acquire or strengthen the knowledge of the key notions of the history of Latin medieval philosophy by means of reading and commenting on a particularly relevant text; capacity of critical reading and historical-theoretical framing of philosophical texts; mastery of philosophical terminology in oral and written communication; improvement of argumentative skills.
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Lenzi Massimiliano
( programma)
Grazia predestinata. La teoria della “conversione” di Tommaso d’Aquino tra Aristotele e Agostino. Il corso è dedicato a Tommaso d’Aquino e si incentra sulla teoria della “giustificazione”, sviluppata da Tommaso lungo l’intero arco della sua carriera nei termini della dottrina aristotelica della generazione della forma. Lo scopo del corso è di mostrare: 1) che sulla “conversione” Tommaso cambia idea, passando da una prospettiva sinergistica a una teoria agostiniana dell’incondizionata e “irresistibile” iniziativa divina; 2) che anche la sua spiegazione della dottrina aristotelica cambia in accordo con la nuova interpretazione agostiniana, contribuendo a definirla; 3) e che questa nuova interpretazione trova un fondamento metafisico nella “negatività” della creatura, conformemente a un concetto di “creazione dal nulla” che determina un radicale ripensamento teologico dell’autonomia e della relativa contingenza della physis aristotelica. Lungo il corso potremo quindi vedere, da un lato, in che misura Aristotele ha costituito uno strumento della riflessione teologica di Tommaso, condizionandone lo sviluppo; dall'altro, come le dottrine di Aristotele siano state profondamente trasformate da quella stessa riflessione teologica, venendo impiegate per sostenere una comprensione del rapporto tra causalità divina e umana che risulta essere di carattere agostiniano. Tutto questo sarà fatto attraverso un’attenta lettura di testi scelti dal Commento alle Sentenze e dalla Somma teologica di Tommaso che verranno forniti agli studenti sia in latino che in traduzione inglese.
• J. Marenbon, Medieval Philosophy. An Historical and Philosophical Introduction, London 2007 (Chapters 3, 5, 6, 7, 8) • P. Porro, Thomas Aquinas. A Historical and Philosophical Profile. Translated by Joseph G. Trabbic & Roger W. Nutt, Washington, D.C. 2015 (ed. or. 2012) • Testi scelti dal Commento alle Sentenze e dalla Somma di teologia di Tommaso d’Aquino che saranno indicati durante le lezioni
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/08
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1023568 -
STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA III.II A
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio/più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: lo studente acquisirà una conoscenza avanzata del testo trattato, affinerà e specializzerà le capacità di analisi e di commento, come risultato di una lettura diretta del testo, delle fonti, della storiografia filosofica e dell'uso di strumenti filologici e linguistici appropriati.
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FRONTEROTTA FRANCESCO
( programma)
Il Filebo di Platone: la dialettica, l'essere e il bene Il corso è rivolto all’esame del Filebo di Platone, alla presentazione e all’interpretazione della concezione platonica dell'essere e del bene che vi è tratteggiata, con particolare riferimento alla metodologia dialettica che vi è impiegata. Fra i dialoghi più complessi e meno studiati del corpus platonico, il Filebo presenta una serie di difficoltà già rispetto al tema che vi viene discusso, perché si incrociano tematiche ontologiche, cosmologiche, metodologiche e perfino etiche. La questione della migliore forma di vita e della natura del bene è infatti ricondotta al fondamento stesso delle cose che sono, di cui vengono inizialmente proposte un’analisi e una genealogia completa.
1. Platone, Filebo (in qualunque traduzione italiana purché integrale e con testo greco a fronte).
2. Due testi a scelta fra i seguenti volumi di commento e di interpretazione del dialogo:
- Benitez E.E., Forms in Plato’s Philebus, Assen, 1989. - Frede, D., Philebus. Translation with Introductory Essay. Indianapolis, 1993 - Frede, D., Philebos. Gottingen, 1997. - Dixsaut M., La fêlure du plaisir: études sur le Philèbe de Platon, Voll. 2, Paris, 1999. - Delcomminette, S., Le Philèbe de Platon: introduction à l'agathologie platonicienne, Leyden, 2006. - Dillon J., Brisson L. (eds.), Plato’s Philebus. Selected papers from the Eighth Symposium Platonicum, Sankt Augustin, 2009. - Jirsa J., Karfík F., Špinka Š. (eds.), Plato’s Philebus. Proceedings of the Ninth Symposium Platonicum Pragense, Praha, 2016.
3. E’ inoltre richiesta una conoscenza manualistica della storia della filosofia antica, dalle origini al Neoplatonismo: si consiglia il primo volume della Storia della filosofia occidentale, a cura di G. Cambiano, L. Fonnesu e M. Mori, Il Mulino, Bologna 2014.
per non frequentanti Per gli studenti non frequentanti (ossia coloro i quali non totalizzino una percentuale di presenze pari almeno al 70% delle lezioni), il programma va integrato con l’aggiunta del seguente volume su Platone: M. Vegetti, Quindici lezioni su Platone, Einaudi, Torino 2003.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/07
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42
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1026872 -
STORIA DELLA FILOSOFIA ARABA
(obiettivi)
Acquisizione di una serie di obiettivi di fondo: conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo.
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LICATA GIOVANNI
( programma)
“Il problema del rapporto tra filosofia e religione in Averroè (Ibn Rushd)”. Attraverso la lettura e il commento analitico di un classico della filosofia islamica, “Il trattato decisivo sull’accordo della religione con la filosofia” (Kitab fasl al-maqal) di Averroè, il corso intende introdurre alla conoscenza dei principali autori, problemi e temi della falsafa (filosofia islamica) nel suo periodo classico (IX-XII secc.) di maggiore splendore. Verranno trattati in particolare i seguenti argomenti e/o pensatori: il movimento di traduzioni filosofiche dal greco e/o dal siriaco all’arabo, e successivamente dall’arabo in ebraico e in latino; al-Kindi; al-Farabi; Avicenna; al-Ghazali; Ibn Bajja; Ibn Tufayl; vita, contesto storico, opere e temi principali della filosofia di Averroè (1126-1198); ricezione di Averroè nel pensiero ebraico e latino dal XIII al XVI secolo.
- Averroè, Il trattato decisivo sull’accordo della religione con la filosofia, a cura di M. Campanini, BUR, Milano 1994 (e ristampe) - Matteo Di Giovanni, Averroè, Carocci, Roma 2017
PER CHI SI APPRESTA A SEGUIRE IL CORSO SENZA UNA FAMILIARITÀ CON LA CULTURA ISLAMICA E/O LA FILOSOFIA ANTICA SI CONSIGLIANO LE SEGUENTI LETTURE:
- Alessandro Bausani, L’Islam, Garzanti, Milano 1999 (e ristampe) - Pierre Hadot, Che cos’è la filosofia antica, Einaudi, Torino 2010 o, in alternativa, un manuale di storia della filosofia antica (e tardoantica) di livello universitario
(Date degli appelli d'esame)
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M-FIL/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
10589645 -
DIDATTICA DELLA FILOSOFIA I
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: promuovere una metodologia didattica di natura interdisciplinare, in grado di utilizzare in maniera consapevole le risorse digitali e multimediali, affinando le capacità di ragionamento critico e le competenze comunicative e di apprendimento, così da fornire agli studenti gli strumenti necessari per un percorso di formazione e aggiornamento didattico, attraverso il ricorso a manuali, opere filosofiche classiche, risorse digitali e social media.
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DE FIORE LUCIANO
( programma)
Come leggere, discutere e riportare un testo filosofico. L'insegnamento della filosofia in Italia, con cenni storici. Le diverse prospettive filosofiche e didattiche a partire dalle quali è possibile guardare alla questione dell'insegnamento della filosofia. Come tenere una lezione di filosofia in aula. Conoscere e utilizzare i social media per informarsi, aggiornarsi per la bibliografia, comunicare con i propri pari, comunicare con gli studenti, fare una comunicazione orale ad un workshop e a un congresso.
L'elenco e una collazione di testi centrati sulla didattica filosofica sarà indicata e resa disponibile prima dell’inizio delle lezioni.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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M-FIL/06
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42
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
I ANNO - Discipline classiche, storiche, antropologiche e politico-sociali - (visualizza)
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1052028 -
SOCIAL PHILOSOPHY I
(obiettivi)
Fatta salva l'acquisizione di una serie di obiettivi di fondo (conoscenza e comprensione della disciplina; capacità di applicare conoscenza e comprensione; capacità critiche e di giudizio; capacità di comunicare quanto si è appreso; capacità di proseguire lo studio in modo autonomo), il corso si propone di raggiungere più in dettaglio/più specificamente i seguenti ulteriori obiettivi: approfondimento di alcuni nodi concettuali del dibattito attuale in ambito di filosofia sociale, con particolare riguardo alla padronanza della terminologia e dei metodi riguardanti l’analisi dei problemi. L’impianto seminariale è volto a sviluppare le capacità critico-analitiche, argomentative, espositive e comunicative (orali e scritte) in lingua inglese dei partecipanti tramite il confronto discorsivo sulle questioni sollevate dai testi oggetto di discussione.
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SPS/01
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Attività formative caratterizzanti
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