Insegnamento
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Gruppo opzionale:
CURRICULUM PREISTORICO CLASSICO MEDIEVALE SECONDO ANNO GRUPPO OPZIONALE STORIA - (visualizza)
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1044215 -
EPIGRAFIA GRECA E LATINA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell' EPIGRAFIA GRECA E LATINA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Fornire lo studente degli elementi di base di epigrafia greca e latina.
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EPIGRAFIA LATINA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell' EPIGRAFIA LATINA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.Il corso mira a fornire agli studenti il possesso di competenze scientifiche, teoriche, metodologiche ed operative nel settore dell’epigrafia latina
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CALDELLI MARIA LETIZIA
( programma)
I moduli di Epigrafia greca e di Epigrafia latina illustrano i fondamenti delle due discipline e gli strumenti metodologici per lo studio e l’interpretazione delle iscrizioni greche e latine come documenti materiali e fonti storiche primarie.Syllabus del Modulo di Epigrafia greca: In una prima fase saranno analizzati i caratteri principali della disciplina, le modalità di studio e di pubblicazione di un’iscrizione, nonché la storia degli studi epigrafici (6 ore). Verranno poi esaminate l’origine e l’evoluzione della scrittura, la comparsa dell’alfabeto greco e la natura dei vari alfabeti locali (‘epicorici’) attraverso una selezione di iscrizioni da varie regioni del mondo greco (16 ore). Infine, verranno letti e commentati testi epigrafici greci di epoche diverse appartenenti a varie tipologie (decreti, leggi, dediche, ecc.), illustranti la molteplicità di tematiche e di aspetti del mondo greco ‘illuminati’ dalle iscrizioni (14 ore). Inoltre, parallelamente alle lezioni frontali, verranno svolte alcune esercitazioni a carattere pratico (laboratorio) durante le quali gli studenti realizzeranno disegni (‘apografi’) e trascrizioni di iscrizioni greche a partire dai calchi in gesso conservati presso la Facoltà di Lettere (12 ore).Syllabus del Modulo di Epigrafia latina:Introduzione all'epigrafia (4 ore); storia degli studi (5 ore); falsi (2 ore); tipologie epigrafiche: iscrizioni sacre, onorarie, sepolcrali, di opere pubbliche, graffiti e tituli picti, epigrafia giuridica; instrumentum domesticum): strutture e formulario (12 ore); struttura sociale del mondo romano e cursus (8 ore); organizzazione del terriorio e sue istituzioni (8 ore); onomastica (2 ore); paleografia (1 ora); epigrafia e informatica (2 ore); esercitazioni pratiche presso il Museo Nazionale Romano - Museo Epigrafico (4 ore).
Epigrafia greca:1) M. Guarducci, L’epigrafia greca dalle origini al tardo impero, Roma 1987.2) E. Culasso Gastaldi, “Epigrafia greca”, in G. Poma (a cura di), Le fonti per la storia antica, Bologna 2008, pag. 193-216.3) Testi epigrafici letti e commentati a lezione.Coloro che fossero impossibilitati a frequentare leggeranno, oltre ai punti 1) e 2), anche:4) M.L. Lazzarini, “Questioni relative all’origine dell’alfabeto greco”, in G. Bagnasco Gianni, F. Cordano (eds.), Scritture mediterranee tra il IX e il VII secolo a.C., Milano 1999, pag. 53-66.5) M.L. Lazzarini, “La scrittura nella città: iscrizioni, archivi e alfabetizzazione”, in I Greci 2.II, Torino 1997, pag. 725-750.6) R.D. Woodard, “Phoinikeia Grammata: An Alphabet for the Greek Language”, in E.J. Bakker, A Companion to the Ancient Greek Language, Oxford 2010, pag. 25-46 [*escluse le pag. 28-39].7) L. Robert, “Les épigraphies et l’épigraphie grecque et romain’, in L. Robert, Choix d’écrits, Paris 2007, pag. 87-114.Epigrafia latina1) A. Buonopane, Manuale di epigrafia latina, Roma 20092) Testi epigrafici letti e commentati a lezione.Coloro che fossero impossibilitati a frequentare studieranno:1) I. Calabi Limentani, Epigrafia latina, Milano 1991 (4 ed.);2) F. Cassola – L. Labruna, Linea di una storia delle istituzioni repubblicane, Napoli 19913, pp. 109-154;3) F. Jacques – J. Scheid, Roma e il suo impero. Istituzioni, economia, religione, Bari 1992, pp. 41-265.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/03
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Attività formative di base
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ITA |
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EPIGRAFIA GRECA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell' EPIGRAFIA GRECA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.Lo studente sarà in grado di una lettura autonoma di epigrafi in lingua greca.
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CAMIA FRANCESCO
( programma)
Il modulo illustra i fondamenti dell'epigrafia greca e gli strumenti metodologici per lo studio e l’interpretazione delle iscrizioni greche come documenti materiali e fonti storiche primarie. In una prima fase saranno analizzati i caratteri principali della disciplina, le modalità di studio e di pubblicazione di un’iscrizione, nonché la storia degli studi epigrafici (4 ore). Verranno poi esaminate l’origine e l’evoluzione della scrittura, la comparsa dell’alfabeto greco e la natura dei vari alfabeti locali (‘epicorici’) attraverso una selezione di iscrizioni da varie regioni del mondo greco (18 ore). Infine, verranno letti e commentati testi epigrafici greci di epoche diverse appartenenti a varie tipologie (decreti, ‘leggi sacre’, rendiconti/inventari, iscrizioni dedicatorie, cippi terminali), illustranti la molteplicità di tematiche e di aspetti del mondo greco ‘illuminati’ dalle iscrizioni (14 ore). Verranno anche presentati i principali strumenti bibliografici, sia cartacei che digitali, per lo studio delle iscrizioni greche (4 ore). Inoltre, parallelamente alle lezioni frontali, verranno svolte alcune esercitazioni a carattere pratico (laboratorio) durante le quali gli studenti realizzeranno disegni (‘apografi’) e trascrizioni di iscrizioni greche a partire dai calchi in gesso conservati presso la Facoltà di Lettere e presso la collezione epigrafica delle Terme di Diocleziano (8 ore).
1) M. Guarducci, L’epigrafia greca dalle origini al tardo impero, Roma 1987.2) E. Culasso Gastaldi, “Epigrafia greca”, in G. Poma (a cura di), Le fonti per la storia antica, Bologna 2008, pag. 193-216.3) Testi epigrafici letti e commentati a lezione.Coloro che fossero impossibilitati a frequentare leggeranno, oltre ai punti 1) e 2), anche:4) M.L. Lazzarini, “Questioni relative all’origine dell’alfabeto greco”, in G. Bagnasco Gianni, F. Cordano (eds.), Scritture mediterranee tra il IX e il VII secolo a.C., Milano 1999, pag. 53-66.5) M.L. Lazzarini, “La scrittura nella città: iscrizioni, archivi e alfabetizzazione”, in I Greci 2.II, Torino 1997, pag. 725-750.6) R.D. Woodard, “Phoinikeia Grammata: An Alphabet for the Greek Language”, in E.J. Bakker, A Companion to the Ancient Greek Language, Oxford 2010, pag. 25-46 [*escluse le pag. 28-39].7) L. Robert, “Les épigraphies et l’épigraphie grecque et romain’, in L. Robert, Choix d’écrits, Paris 2007, pag. 87-114.
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L-ANT/02
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Attività formative di base
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ITA |
1044291 -
PROTOSTORIA EUROPEA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della PROTOSTORIA EUROPEA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Fornire agli studenti un quadro critico di teorie e metodi di ricerca sulle società protostoriche, come pure alcuni strumenti pratici per lo studio della ceramica protostorica (descrizione, disegno, classificazione) all'interno degli insediamenti;suscitare un'acquisizione responsabile e consapevole.
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PROTOSTORIA EUROPEA II
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della PROTOSTORIA EUROPEA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.Fornire agli studenti un quadro critico di teorie e metodi di ricerca sulle società protostoriche, come pure alcuni strumenti pratici per lo studio della ceramica protostorica (descrizione, disegno, classificazione) all'interno degli insediamenti;suscitare un'acquisizione responsabile e consapevole.
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CARDARELLI ANDREA
( programma)
Il corso prevede una parte di didattica rivolta alla conoscenza delle problematiche principali e dei materiali archeologici di una o più regioni della Protostoria Europea
R. Peroni, L'Italia alle soglie della storia, Roma 1996M. Bettelli, L'età del bronzo e del ferro in Europa, in Storia d'Europa e del Mediterraneo, I, pp. 365 - 412.The Bronze Age in Europe, Oxford 2013 (alcuni capitoli)Testi,ppunti e immagini indicati o forniti dal docenteGli studenti non frequentanti devono concordare con il docente un programma alternativo.
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L-ANT/01
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Attività formative di base
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ITA |
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PROTOSTORIA EUROPEA I
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della PROTOSTORIA EUROPEA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.Obiettivo specifico del corso è fornire agli studenti un quadro critico di teorie e metodi, come pure alcuni strumenti pratici per lo studio della ceramica protostorica (descrizione, disegno, classificazione); suscitare un'acquisizione responsabile e consapevole.
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VANZETTI ALESSANDRO
( programma)
Le società dell'età del bronzo europea e italiana: parte seminariale a cura del prof. Alessandro Vanzetti (IA=6CFU);corso integrato con il collega prof. Andrea Cardarelli (IB=6CFU, parte frontale, mutuazione - controllare la sua pagina web)UTENTI PREVISTI:Il modulo è particolarmente consigliato a tutti gli studenti:i) che abbiano già sostenuto il modulo di base di Archeologia preistorica e protostoricaii) che seguano l'indirizzo di Preistoria e Protostoria o di Etruscologiaiii) che siano intenzionati ad approfondire temi di metodologia e prassi della ricerca archeologica (parte del corso seminariale)iv) che siano interessati allo studio dell'organizzazione sociale anticaCORSO con frequenza obbligatoria: si tratta di un modulo seminariale e la frequenza al corso è fondamentale fin dalle prime lezioni. Si veda il calendario allegato al sito di facoltà.DESCRIZIONE DEL CORSO: Il corso vuole stimolare l’approccio critico ai dati archeologici e fornire strumenti pratici adeguati per svolgere ricerca sulle società dell’Europa protostorica. Il corso da 12 CFU comprende lezioni frontali sulle società della Protostoria (parte del corso tenuta dal prof. A. Cardarelli) e una parte seminariale (tenuta dal prof. Alessandro Vanzetti), durante la quale vengono discussi argomenti di teoria e di metodo e soprattutto gli studenti preparano delle presentazioni in cui affrontano criticamente un contesto archeologico, discutendo la società corrispondente; le presentazioni vengono esposte in relazioni di discussione con il docente e gli altri studenti.Il corso comprende una lezione di pratica del disegno archeologico della ceramica.I contesti in studio nel 2019-2020 saranno scelti prossimamente, tra le regioni europee extra-italiane.Il tema generale del corso seminariale saranno le strutture di insediamento protostoriche, in particolare le modalità costruttive delle abitazioni e delle strutture accessorie, e la loro organizzazione nello spazio, nell'ambito della protostoria europea.Inoltre, saranno effettuate visite guidate alla ricostruzione della capanna protostorica di Fidene e al Museo Archeologico Nazionale Romano (prof. A. Vanzetti) e al Museo Preistorico Etnografico "L. Pigorini" (prof. A. Cardarelli).Il corso può essere collegato a laboratori supplementari sulla ceramica protostorica e sulla gestione dei dati di scavo (Database e GIS), per l'acquisizione di altri CFU di "altre attività formative".Il corso è inoltre collegato alle attività di scavo e ricognizione del prof. A. Vanzetti (scavo: Cannatello presso Agrigento - febbraio; ricognizione: Trebisacce (CS) - settembre/ottobre; Gazzo Veronese (VR) - novembre).
A) TEORIA a) D.L. Clarke, Archaeology: the loss of innocence, Antiquity XLVII, 1973, pp. 6-18.b) J. Bintliff, The Death of Archaeological Theory?, in J. Bintliff, M. Pearce (eds.), The Death of Archaeological Theory? Oxbow, Oxford 2011, pp. 7-22.c) M. Vidale, Che cos’è l’etnoarcheologia. Bussole, Carocci, Roma 2004, pp. 7-34.d) M.B. Schiffer, Archaeological context and systemic context, in American Antiquity 37/2, 1972, pp. 156-165.B) SIGNIFICATO DI PROTOSTORIAe) R. Peroni, Che cosa si può intendere per protostoria italiana, in R. Peroni, Introduzione alla protostoria, Laterza ed., Roma-Bari 1994, pp. IX-X.f) A. Harding, Introduction, in A. Harding, European Societies in the Bronze Age, Cambridge University Press, Cambridge 2000, pp. 1-21.C) STRUMENTIg) W.G. Mook, H.T. Waterbolk, Radiocarbon Dating. Handbooks for archaeologists 3, European Science Foundation, Strasbourg 1985.h) P.I. Kuniholm, Dendrochronology and Other Applications of Tree-ring Studies in Archaeology. In D. R. Brothwell and A. M. Pollard, eds., The Handbook of Archaeological Sciences, John Wiley & Sons, Ltd., London 2001.i) Estratti da S.J. Shennan, Quantifying Archaeology. Edinburgh University Press, 1997, 2nd ed.l) S.T. Levi, Dal coccio al vasaio, Zanichelli 2010, capp. 1-3, pp. 26- 110; capp. 6-7, pp. 142-170. m) N. Ialongo, A. Vanzetti, Dispensa sul disegno archeologico della ceramica.D) INTRODUZIONE AL SEMINARIOA. Harding, European Societies in the Bronze Age, Cambridge University Press, Cambridge 2000, parti indicate a inizio corso.La bibliografia specifica del seminario sarà comunicata successivamente.La bibliografia della parte seminariale potrà essere integrata durante il corso.Studenti non frequentanti possono richiedere un programma individuale.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/01
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36
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12
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Attività formative di base
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ITA |
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1023884 -
STORIA MEDIEVALE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della STORIA MEDIEVALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Il modulo è finalizzato all'acquisizione di una conoscenza di base della storia dell'arte medievale dal periodo paleocristiano all'età gotica. Verranno affrontate la periodizzazione e le problematiche fondamentali della produzione artistica italiana dal IV al XIV secolo. Oltre alle lezioni in aula si terranno una serie di visite guidate su alcuni monumenti interessati dal corso.
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M-STO/01
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36
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Attività formative di base
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ITA |
1035824 -
LETTERATURA LATINA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della LETTERATURA LATINA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Obiettivo del corso è consentire allo studente di acquisire una buona conoscenza della letteratura di tarda età repubblicana e del riflesso che questa ha avuto nei secoli successivi, dal Medioevo fino al Romanticismo.
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BERNO FRANCESCA ROMANA
( programma)
Il corso prevede la traduzione e analisi del secondo libro delle Metamorfosi di Ovidio, con attenta analisi di tutti gli aspetti linguistici, letterari e mitologici, nonché delle connessioni con le arti figurative e più in generale con la cultura materiale. Viene richiesta anche la conoscenza dei principali autori e generi della letteratura latina dalle origini al II dC.
Letteratura: manuale a scelta dello studente. Lingua: A. Traina, G. Bernardi Perini, Propedeutica al latino universitario, Bologna 1998 (solo alcune parti distribuite in una dispensa scaricabile dal mio sito). Testi: Ovidio, Metamorfosi, I: libri 1-2, a c. di A. Barchiesi, G. Rosati, Milano 2002.
(Date degli appelli d'esame)
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L-FIL-LET/04
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36
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Attività formative di base
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ITA |
1025984 -
TOPOGRAFIA ANTICA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della TOPOGRAFIA ANTICA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi. Metodi e strumenti di ricerca. Uso delle fonti letterarie, archeologiche, archivistiche, bibliografiche. Cartografia. Viabilità. Organizzazione, divisione, insediamenti nel territorio nel periodo romano.
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JAIA ALESSANDRO MARIA
( programma)
Metodi e strumenti di ricerca. Uso delle fonti letterarie, archeologiche, archivistiche, bibliografiche. Cartografia. Viabilità. Divisioni agrarie e insediamenti.
La bibliografia di riferimento sarà fornita durante lo svolgimento del corso
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/09
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1031726 -
ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ARCHEOLOGIA MEDIEVALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Attraverso l’analisi dei manufatti restituiti dalla ricerca archeologica, il corso si propone di dar comprendere i modelli di interazione culturale ricostruibili per il Medioevo e di suscitare spunti di ricerca autonomi.
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STASOLLA FRANCESCA ROMANA
( programma)
Scopo del modulo l’introduzione agli obiettivi, ai contenuti e ai metodi dell’archeologia medievale, fornendo una conoscenza di base dei processi di trasformazione del periodo che va dalla tarda antichità al XV secolo, esaminando nei vari contesti gli elementi determinati per la definizione dei nuovi modelli urbani, delle forme di popolamento del territorio, dello sviluppo dei luoghi di culto, della presenza delle popolazioni germaniche, della formazione della società signorile. Lezioni specifiche saranno dedicate all’archeologia della produzione per quanto riguarda ceramica, metalli, vetro. Parte indispensabile dell’attività formativa sarà costituita da visite guidate a monumenti e a collezioni museali.
F.R. Stasolla, Archeologia medievale, Roma 2019
Gli studenti non frequentanti aggiungeranno la conoscenza del Museo dell'Alto Medioevo e del Museo Nazionale Romano - Cripta Balbi.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ANT/08
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36
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1031713 -
METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito delle METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA. Conoscenza base delle procedure di documentazione, analisi di monumenti, materiali e contesti del mondo romano partendo da casi di studio concreti nell’ambito delle manifestazioni rituali, dell’architettura e dell’urbanistica, della cultura artistica e materiale. Apprendimento base dei sistemi di classificazione e dell’analisi filologica di contesti antichi con particolare riguardo ad aspetti metodologici.
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D'ALESSIO MARIA TERESA
( programma)
Il corso intende fornire agli studenti strumenti, procedure e tecniche di base per avvicinarsi alla ricerca archeologica e acquisire le competenze necessarie allo svolgimento delle attività sul campo. Dall’analisi e documentazione di sequenze, reperti e documenti antichi si procederà verso l’apprendimento dei sistemi di classificazione, lo studio integrale di architetture e contesti e la loro integrazione con i paesaggi circostanti. Una parte delle lezioni sarà dedicata anche alla presentazione di sequenze esemplari per la comprensione delle dinamiche archeologiche.
- E. C. Harris, Principi di stratigrafia archeologica, Roma 1983 (2012). - A. Carandini, Storie dalla terra. Manuale di scavo archeologico, Torino 1991 (2010). - D. Manacorda, Lezioni di archeologia, Laterza 2008.
Per gli argomenti affrontati a lezione sarà indicata bibliografia specifica durante il corso.
In aggiunta per i non frequentanti: 1. Dizionario di Archeologia, (a cura di R. Francovich e D. Manacorda), Editori Laterza, Roma-Bari 2000, in particolare le voci: • Architetture, archeologia della • Cartografia archeologica • Classificazione e tipologia • Contesto • Cronologia, periodizzazione • Cultura materiale • Diagnostica archeologica • Disegno ricostruttivo • Geografia, archeologia e • Modelli insediativi • New Archaeology • Postprocessuale, archeologia • Produzione, archeologia della • Residuo • Ricognizione archeologica • Scavo archeologico • Scavo, pratica e documentazione • Storia, archeologia e • Urbana, archeologia
2. M. Ceci, R. Santangeli Valenziani, La ceramica nello scavo archeologico. Analisi, quantificazione e interpretazione, Roma 2016.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/10
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
CURRICULUM PREISTORICO CLASSICO MEDIEVALE SECONDO ANNO GRUPPO OPZIONALE ARCHEOLOGIE - (visualizza)
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1044286 -
PALETNOLOGIA E ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della PALETNOLOGIA E ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
La prima parte del corso affronta il tema dell’interpretazione storica dell’organizzazione economica e sociale di specifici contesti preistorici a partire dai dati archeologici.La seconda parte è dedicata a presentare metodi e applicazioni concrete dell’Archeologia sperimentale, intesa come strumento per risolvere particolari problemi interpretativi.
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ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
La seconda parte del corso è dedicata a presentare metodi e applicazioni concrete dell’Archeologia sperimentale, intesa come strumento per risolvere particolari problemi interpretativi.
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LEMORINI CRISTINA
( programma)
L’emergere della diseguaglianza sociale: L’Eneolitico nell’Italia Centro meridionale
Il corso verterà sull’emergere di forme di diseguaglianza sociale nell’ambito delle comunità eneolitiche dell’Italia centro-meridionale durante il IV e III millennio a.C. Saranno esaminate le evidenze di carattere funerario, ponendo a confronto sia le singole tombe nell’ambito di specifiche necropoli, si più in generale varie necropoli su un piano intra-regionale e interregionale. Si terrà conto in particolare del potenziale informativo dei diversi manufatti che caratterizzano i corredi funerari in relazione a distinzioni sociali di carattere orizzontale e verticale. Saranno dunque analizzati in modo approfondito sia gli aspetti produttivi (materie prime, tecnologia, know-how) – modulo di Archeologia Sperimentale, sia quelli di carattere sociale e simbolico – modulo di Paletnologia. Nell’ambito del modulo di Archeologia Sperimentale si svilupperà una parte teorica di approccio alla metodologia e una parte pratica in cui si studieranno, attraverso l’organizzazione e lo svolgimento di protocolli sperimentali, alcune produzioni litiche, metalliche e in materia dura animale ritrovate in contesti funerari eneolitici dell’Italia centro-meridionale.
I testi saranno presentati durante il corso
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L-ANT/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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PALETNOLOGIA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della PALETNOLOGIa, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
La prima parte del corso affronta il tema dell’interpretazione storica dell’organizzazione economica e sociale di specifici contesti preistorici a partire dai dati archeologici.
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RECCHIA GIULIA
( programma)
L’emergere della diseguaglianza sociale: L’Eneolitico nell’Italia centr-meridionale
Il corso verterà sull’emergere di forme di diseguaglianza sociale nell’ambito delle comunità eneolitiche dell’Italia centro-meridionale durante il IV e III millennio a.C. Saranno esaminate le evidenze di carattere funerario, ponendo a confronto sia le singole tombe nell’ambito di specifiche necropoli, si più in generale varie necropoli su un piano intra-regionale e interregionale. Si terrà conto in particolare del potenziale informativo dei diversi manufatti che caratterizzano i corredi funerari in relazione a distinzioni sociali di carattere orizzontale e verticale. Saranno dunque analizzati in modo approfondito sia gli aspetti produttivi (materie prime, tecnologia, know-how) – modulo di Archeologia Sperimentale, sia quelli di carattere sociale e simbolico – modulo di Paletnologia. Nell’ambito del modulo di Paletnologia sarà approfondito il quadro delle dinamiche socio-culturali che caratterizzano l’Italia centro-meridionale nel III e IV millennio a.C.. Saranno poi analizzati nello specifico alcuni casi-studio rappresentativi.
Testi e bibliografia di riferimento per i non frequentanti (per i frequentanti le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso)
- Atti della XXXV Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Le comunità della preistoria italiana. Studi e ricerche sul neolitico e l’età dei metalli. Volume I. Firenze 2003. pp. 275-298.
- Atti della XXXVIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Preistoria e Protostoria delle Marche. Firenze 2005. pp. 371-386; 445-468.
- Atti della XLIII Riunione Scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. L’Età del rame in Italia. Firenze 2011. pp. 25-32; 49-56; 171-180; 187-194; 297-328; 387-394.
Bilo Modesti G., Salerno A., 1998, Pontecagnano. La necropoli eneolitica, Napoli. pp. 159-199.
Dolfini A., 2013, The Emergence of Metallurgy in the Central Mediterranean Region: A New Model, European Journal of Archaeology 16 (1), pp. 21-62.
Preistoria e Protostoria in Etruria, atti del VII incontro di Studi: Pastori e guerrieri nell’Etruria del IV e III millennio a.C. La cultura di Rinaldone a 100 anni dalle prime scoperte. Milano 2008. Volume 1, pp. 31-106; 127-137; 175-212. Volume 2, pp. 329-340; 435-442; 447-472; 491-496.
Thorton C.P., Roberts B.W., Archaeometallurgy in Global Perspective: Methods and Syntheses. New York 2014. Capitolo 18, pp. 473-506.
E' inoltre possibile, per i non frequentanti, concordare uno specifico programma d'esame.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/01
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Attività formative caratterizzanti
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ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
L'insegnamento intende offrire un quadro della storia e della civiltà degli Etruschi dal periodo villanoviano (IX sec. a.C.) fino all’epoca della romanizzazione (III-II sec. a.C.), con particolare riguardo agli aspetti relativi alla cultura materiale, all’arte e all’artigianato.
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ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA II
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
L'insegnamento intende offrire un quadro avanzato della storia e della civiltà degli Etruschi dall’età tardo-arcaica (V sec. a.C.) fino all’epoca della romanizzazione (III-II sec. a.C.), con particolare riguardo agli aspetti relativi alla cultura materiale, all’arte e all’artigianato.
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L-ANT/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA I
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
L'insegnamento intende offrire un quadro della storia e della civiltà degli Etruschi dall’età tardo-arcaica (V sec. a.C.) fino all’epoca della romanizzazione (III-II sec. a.C.), con particolare riguardo agli aspetti relativi alla cultura materiale, all’arte e all’artigianato.
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MICHETTI LAURA MARIA
( programma)
La città in Etruria tra l'età orientalizzante e l'epoca della "romanizzazione". La civiltà etrusca rappresenta una delle realtà più dinamiche nel panorama dell'Italia preromana, a causa del precoce contatto con il mondo greco e vicino-orientale e dell'altrettanto precoce processo di urbanizzazione. Il corso intende offrire un quadro della formazione delle città etrusche, con particolare riguardo alle manifestazioni di carattere urbanistico e architettonico a partire dal VII sec. a.C. Si presenteranno le modalità di sviluppo e pianificazione dei centri urbani e le forme dell'architettura domestica, sacra e funeraria. La prima parte del corso (12 ore, prof. Michetti) sarà dedicata ad un panorama della disciplina e a fornire il quadro generale degli aspetti cronologici e culturali del mondo etrusco. Nella seconda parte (24 ore, prof. Michetti; 36 ore, prof. Carlucci) si presenteranno caratteri e specificità delle principali città d'Etruria. Le lezioni in aula saranno integrate da visite didattiche ad aree e musei archeologici (24 ore, prof. Michetti e prof. Carlucci). La partecipazione alla visita del museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è necessaria per poter sostenere l'esame. Dati i contenuti del corso la frequenza è vivamente consigliata. Al corso sono collegate una serie di Altre Attività Formative utili all’acquisizione dei CFU(scavo presso il santuario di Pyrgi, laboratorio di schedatura di materiali archeologici, laboratorio di documentazione grafica dei reperti di scavo, laboratorio sulle fonti greche e latine per la storia dei popoli dell’Italia preromana, tirocini formativi in convenzione con la Soprintendenza archeologica ecc.).
Prima parte del corso (parte generale): • G. BARTOLONI (a cura di), Introduzione all’Etruscologia, Ed. Hoepli, Roma 2012. • M. PALLOTTINO, Etruscologia, Ed. Hoepli, Roma 1984, capitoli III e IV, pp. 111-260. • G. CAMPOREALE, Gli Etruschi. Storia e civiltà, UTET, Quarta edizione, Novara 2015, Parte seconda, "Le città. Etruria propria", pp. 247-436 (con tavole illustrative in fondo al volume). Seconda parte del corso (parte monografica): • G. COLONNA, Urbanistica e architettura, in G. Pugliese Carratelli (a cura di), Rasenna. Storia e civiltà degli Etruschi, Milano 1986, pp. 371-530. • Appunti delle lezioni e delle visite guidate a musei e aree archeologiche.
I non frequentanti dovranno aggiungere ai testi sopra indicati: • M. MARTELLI (a cura di), La ceramica degli Etruschi. La pittura vascolare, De Agostini, Novara 1987, pp. 9-64 (con immagini del Catalogo, pp. 65-240). • A. NASO, La pittura etrusca, L'Erma di Bretschneider, Roma 2005.
Tutti i testi sono disponibili presso la Biblioteca di Scienze dell'Antichità.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell' ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente, attraverso elementi esemplari di archeologia provinciale, la conoscenza della documentazione archeologica essenziale sul mondo romano, sulle problematiche fra centro e periferia, sulle relazioni storiche e gli scambi culturali. Saranno presi in considerazione anche i problemi relativi all’amministrazione dell’impero e saranno forniti gli strumenti metodologici e bibliografici necessari. Il corso offre un´ introduzione alla produzione artistica delle province orientali: Grecia, Asia Minore, Siria e Egitto dalla fine dell´eta´ repubblicana ai primi due secoli dell´ impero, focalizzando l´interesse sui nuovi metodi e sugli approcci volti all´interpretazione delle immagini e dell´ architettura nel contesto urbano e nello spazio sacro.
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ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE B
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente, attraverso casi significativi dell'archeologia provinciale, un'ampia visione della cultura dell'impero romano, delle problematiche fra centro e periferia, un quadro delle principali dinamiche storiche, culturali e religiose delle province occidentali e orientali. Il corso approfondirà l'amministrazione dell’impero, la cultura urbana e domestica, lo spazio sacro e funerario.
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BORGIA EMANUELA
( programma)
Le città delle province orientali dell’impero romano Il modulo prevede un ciclo di lezioni introduttive sulla storia e sull'amministrazione delle province romane, nonché sul tema delle origini dello studio dell’arte provinciale (durata 16 ore). Il nucleo principale del corso verterà sull’analisi alcune città delle province orientali dell’impero (Asia Minore, Siria, Arabia, Palestina, Egitto), di cui saranno esaminati l’assetto urbanistico e le caratteristiche dei principali monumenti in esse conservati. Si dedicherà una particolare attenzione alle peculiarità e differenze che caratterizzano città ed edifici nelle diverse province, con lo scopo di analizzare la commistione culturale che venne a determinarsi nell’incontro tra la cultura romana e quelle preesistenti. Nelle province nascono infatti tipologie monumentali e forme artistiche uniche ed originali che saranno analizzate in dettaglio, esaminando in particolare i monumenti pubblici (agora, basilica, edifici per spettacolo, terme etc.), edifici sacri (templi e santuari), edifici privati. Questa parte del corso coprirà complessivamente 20 ore. Infine sono previsti seminari ed escursioni didattiche in Musei e siti di Roma e ad Ostia Antica finalizzate all’approfondimento della conoscenza dei luoghi destinati ai culti orientali (mitrei, serapei, etc.) dove quindi le comunità straniere ivi residenti si incontravano.
Testi di base:
- S. Rinaldi Tufi, Archeologia delle Province Romane, Carocci editore, Roma 2012 oppure G. Bejor, M.T. Grassi, S. Maggi, F. Slavazzi, Arte e archeologia delle province romane, Milano 2011.
- C. Vismara, Il funzionamento dell'Impero. Roma, Museo della Civiltà romana, 1989.
Testi da consultare per l’argomento specifico del modulo verranno indicati dal docente durante le lezioni.
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L-ANT/07
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE A
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente, attraverso casi significativi dell'archeologia provinciale, un'ampia visione della cultura dell'impero romano, delle problematiche fra centro e periferia, un quadro delle principali dinamiche storiche, culturali e religiose delle province occidentali e orientali. Il corso approfondirà l'amministrazione dell’impero, la cultura urbana e domestica, lo spazio sacro e funerario.
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GALLI MARCO
( programma)
SPAZIO PUBBLICO E SPAZIO PRIVATO NELLE CITTA’ DELL’IMPERO ROMANO La città è il vero centro della vita dell’Impero Romano, sede privilegiata dei cittadini romani e luogo dell’attività politica e dell’identità locale. A partire dalla tarda età repubblicana e soprattutto durante l’età imperiale non solo la magnificenza degli edifici pubblici (ad esempio quelli del foro) ma anche lo spazio abitativo riflettono il complesso processo di acculturazione innescato da Roma nei territori conquistati e testimoniano la diffusione e l’assimilazione di nuovi modelli culturali. Il modulo consta di due parti. Parte I generale. Introduzione al mondo provinciale: 1) il fenomeno dell’imperialismo romano e il dibattito attuale sulla c.d. “romanizzazione”, ovvero il processo di acculturazione dei territori sottoposti al dominio di Roma 2) Formazione delle provinciae romanae: lineamenti storici della conquista romana e forme di gestione del potere nei diversi ambiti provinciali; il ruolo delle élites provinciali e il fenomeno dell’evergetismo nelle città provinciali 3) Il culto imperiale e le nuove pratiche religiose rivolte all’imperatore. Parte II monografica: spazio pubblico e spazio privato nelle città provinciali. A partire dall’età repubblicana nei territori conquistati la formazione di uno nuovo spazio pubblico come pure la formazione di nuova dimensione nello spazio privato sono fattori di una strategia ideologica innescata dal potere centrale di Roma e finalizzati alla creazione di una nuova concezione di cultura urbana.
Per gli studenti frequentanti sono previsti i seguenti testi: 1. dispense finali del corso; 2. il manuale, G. Bejor-M.T.Grassi-S.Maggi-F.Slavazzi, Arte e archeologia della Province Romane, Mondadori-Milano 2011; 3. per la parte monografica parti selezionate da A. Zaccaria Ruggio, Spazio pubblico e spazio privato nella città romana, Roma 1995. Per gli studenti impossibilitati a frequentare, si prevede oltre alle dispense finali del corso la lettura integrale del manuale e una selezione del libro di Zaccaria Ruggio: in ogni caso si prega di contattare direttamente il docente per definire meglio il programma alternativo da non frequentante a seconda delle esigenze e interessi dello studente.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/07
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36
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1044216 -
ARCHEOLOGIA CRISTIANA E TOPOGRAFIA MEDIEVALE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ARCHEOLOGIA CRISTIANA E TOPOGRAFIA MEDIEVALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Questo corso integrato si propone di far acquisire allo studente le conoscenze di base dell''archeologia cristiana e della topografia medievale.
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TOPOGRAFIA MEDIEVALE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della TOPOGRAFIA MEDIEVALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Si vuole introdurre lo studente alla conoscenza dei principali strumenti della topografia medievale, mediante l’analisi comparata di fonti cartografiche ed archeologiche. Particolare rilevanza verrà data all’analisi di contesti territoriali significativi e all’uso degli strumenti informatici per la ricostruzione degli assetti territoriali.
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ANNOSCIA GIORGIA MARIA
( programma)
Temi e problemi di topografia medievale: gli strumenti e il metodo. Il corso si propone di fornire agli studenti una panoramica sugli strumenti che l'archeologo usa per lo studio dei paesaggi medievali (fonti scritte, cartografiche, dati archeologici, GIS). Il corso si articolerà in una serie di lezioni frontali su temi generali affiancate da altre più partecipate dove saranno illustrati alcuni casi di studio.
1) J. COSTE, Scritti di topografia medievale. Problemi di metodo e ricerche sul Lazio (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo. Nuovi studi Storici, 30), Roma 1996, pp. 1-15 (La topografia storica); pp. 17-23 (Il metodo regressivo); pp. 25-40 (Descrizione e delimitazione dello spazio rurale nella Campagna Romana). 2) F. CAMBI - N. TERRENATO, Introduzione all’archeologia dei paesaggi, Roma 1998, pp. 13-43 (Cenni di storia della ricognizione archeologica in Italia); pp. 45-67 (Le cartografie). 3) N. TERRENATO, s.v. Cartografia archeologica, in Dizionario di Archeologia, a cura di R. FRANCOVICH - D. MANACORDA, Bari 2000, pp. 49-52. 4) A. GUIDI, Modelli insediativi, in Dizionario di Archeologia, a cura di R. FRANCOVICH - D. MANACORDA, Bari 2000, pp. 194-196. 5) F. CAMBI, Ricognizione archeologica, in Dizionario di Archeologia, a cura di R. FRANCOVICH - D. MANACORDA, Bari 2000, pp. 250-256. 5) G. MACCHI JÀNICA, Sulla misurazione delle forme di occupazione sociale dello spazio medievale, in Archeologia Medievale, XXVIII (2001), pp. 61-82. 6) F.R. STASOLLA, s.v. Organizzazione, divisione e insediamenti nel territorio. Periodo tardoantico e medievale, in Il mondo dell’Archeologia, I, Roma 2002, pp. 918-920. 7) F.R. STASOLLA, s.v. La rete dei contatti e degli scambi: caratteri generali. Periodo tardoantico e medievale, in Il mondo dell’Archeologia, II, Roma 2002, pp. 638-642. 8) In volo nel passato: aerofotografia e cartografia archeologica, a cura di C. MUSSON – R. PALMER – S. CAMPANA, Firenze 2005, pp. 35-57 (Rilevamento aereo: vantaggi e limiti), da consultare sul sito http://www.bibar.unisi.it/sites/www.bibar.unisi.it/files/testi/testibds/bda12involo/02.pdf [la scelta dei saggi sarà indicata a lezione]. 9) S. CAMPANA, Archeologia dei paesaggi medievali in Toscana: problemi, strategie, prospettive, in Medioevo, paesaggi e metodi, a cura di N. MANCASSOLA – F. MAGGIORO, Mantova 2006, pp. 25-48. 10) J.M. MARTIN CIVANTOS, Il territorio stratificato: proposte dell’archeologia del paesaggio, in IV Congresso di Archeologia Medievale, a cura di R. FRANCOVICH – M. VALENTI, Firenze 2006, pp. 3-7. 11) F. MARAZZI, Organizzazione insediativa e fonti scritte fra VIII e XII secolo. Riflessioni a partire dalla documentazione monastica in Italia centromeridionale, in Archeologia e società tra tardoantico e altomedioevo, a cura di G. P. BROGIOLO – A. CHAVARRÌA ARNAU, Mantova 2007, pp. 241-250. 12) A. ARNOLDUS HUYZENDVELD - C. CITTER, Site location and resources exploitation: predictive models for the plain of Grosseto, in Archeologia Medievale, 41 (2014), pp. 65-78. 13) G. PASQUALI, L’azienda curtense e l’economia rurale dei secoli VI e XI, in A. CORTONESI (a cura di), Uomini e campagne nell’Italia medievale, Roma 2002, pp. 5-71. 14) J. A. QUIRÓS CASTILLO, Oltre la frammentazione postprocesualista. Archeologia agraria nel NO della Spagna, in Archeologia Medievale, XLI (2014), pp. 23-37. 15) F.R. STASOLLA, Origine e sviluppo del patrimonium sanctae Scolasticae, in De Re Monastica 3. Le valli dei monaci. Convegno Internazionale (Roma-Subiaco, 17-19 maggio 2010), Spoleto 2011, pp. 271-307.
Per i non frequentanti: 17) J. COSTE, Scritti di topografia medievale. Problemi di metodo e ricerche sul Lazio (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo. Nuovi studi Storici, 30), Roma 1996, pp. 41-90 (La topografia medievale della campagna romana e la storia socio-economica: piste di ricerca). 18) C. LAMBERT, La rete dei contatti e degli scambi: caratteri generali, periodo tardoantico e medievale, in Il Mondo dell’Archeoologia, II, Roma 2002, pp. 642-644. 19) S. PATITUCCI UGGERI, La viabilità di terra e d’acqua nell’Italia medievale, in La viabilità medievale in Italia. Contributo alla carta archeologica medievale, a cua di S. PATITUCCI UGGERI (Quaderni di Archeologia Medievale, IV), Firenze 2004, pp. 1-19. 20) G.M. ANNOSCIA, Le forme e i modi dell’incastellamento nella Valle Sublacense, in De Re Monastica 3. Le valli dei monaci. Convegno Internazionale (Roma-Subiaco, 17-19 maggio 2010), Spoleto 2011, pp. 359-395.
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L-ANT/08
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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ARCHEOLOGIA CRISTIANA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell'ARCHEOLOGIA CRISTIANA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Scopo del corso è l’acquisizione di strumenti di base per lo studio dell’archeologia cristiana, attraverso lo studio di fonti documentarie, iconografiche, epigrafiche ed archeologiche. Si vuole guidare alla comprensione della diffusione del cristianesimo e alla sua integrazione nel mondo romano attraverso le testimonianze materiali.
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STASOLLA FRANCESCA ROMANA
( programma)
ARCHEOLOGIA CRISTANA "Introduzione all'archeologia cristiana" Scopo del modulo l’introduzione agli obiettivi, ai contenuti e ai metodi dell’archeologia cristiana, fornendo una conoscenza della nascita e dello sviluppo del Cristianesimo e delle sue manifestazioni artistiche ed architettoniche. Verranno affrontati i problemi connessi con l’origine e lo sviluppo delle aule di culto cristiane e dei loro annessi, del sistema cimiteriale e dei riti funerari, dei caratteri dell’epigrafia cristiana, dello sviluppo di un’iconografia specifica e delle sue dipendenze dall’arte tardoantica. Particolare attenzione verrà riservata agli elementi di trasformazione della società tardoantica, degli impianti urbanistici, della organizzazione funeraria. Parte integrante del corso sono visite guidate a complessi archeologici.
1. P. Testini, Archeologia Cristiana, Bari 1980, pp. 1-36, 75-106, 123-185, 547-671 2. P. Testini, Le catacombe e gli antichi cimiteri cristiani in Roma, Bologna 1966, pp. 255-278 3. V. Fiocchi Nicolai, Strutture funerarie ed edifici di culto paleocristiani di Roma dal IV al VI secolo, Città del Vaticano 2001 4. F. Bisconti, Introduzione, in Temi di iconografia cristiana, Città del Vaticano 2000, pp. 13-86. 5. V. Fiocchi Nicolai - F. Bisconti - D. Mazzoleni, Le catacombe cristiane di Roma, Regensburg 1998.
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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METODOLOGIE DI RILIEVO DEI MONUMENTI E RILEVAMENTO TERRITORIALE
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito delle METODOLOGIE DI RILIEVO DEI MONUMENTI E RILEVAMENTO TERRITORIALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Lo studio dell’architettura antica condotto attraverso l’analisi diretta dei resti e la loro documentazione grafica. Le metodologie del rilievo: dalla documentazione tradizionale al rilievo con stazione totale e acquisizione vettoriale.Acquisizione del metodo di ricerca topografico in ambito territoriale, nozioni di base di fotointerpretazione aerea, gestione ed analisi dei dati mediante sistemi informativi territoriali.
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METODOLOGIE DI RILIEVO DEI MONUMENTI E RILEVAMENTO TERRITORIALE II
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito delle METODOLOGIE DI RILIEVO DEI MONUMENTI E RILEVAMENTO TERRITORIALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Acquisizione del metodo di ricerca topografico in ambito territoriale, nozioni di base di fotointerpretazione aerea, gestione ed analisi dei dati mediante sistemi informativi territoriali.
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JAIA ALESSANDRO MARIA
( programma)
Il modulo è finalizzato allo studio del paesaggio antico e all'evoluzione storica dello sviluppo dell'occupazione umana di un territorio dalla Protostoria al Medioevo. Nello svolgimento del corso saranno illustrati gli strumenti utilizzati per le ricerche territoriali e la corretta metodologia per la raccolta e l'elaborazione dei dati
La bibliografia di riferimento sarà fornita durante lo svolgimento del corso
(Date degli appelli d'esame)
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L-ANT/09
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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METODOLOGIE DI RILIEVO DEI MONUMENTI E RILEVAMENTO TERRITORIALE I
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito delle METODOLOGIE DI RILIEVO DEI MONUMENTI E RILEVAMENTO TERRITORIALE, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Lo studio dell’architettura antica condotto attraverso l’analisi diretta dei resti e la loro documentazione grafica. Le metodologie del rilievo: dalla documentazione tradizionale al rilievo con stazione totale e acquisizione vettoriale.
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TEN ALESSANDRA
( programma)
Il corso si articola in due parti : a) la prima è finalizzata allo studio del paesaggio antico e allo sviluppo storico dell'occupazione umana di un territorio dalla preistoria al medioevo. Nello svolgimento del corso saranno illustrati gli strumenti per le ricerche territoriali e la corretta metodologia per la raccolta e l'elaborazione dei dati; b) la seconda parte è finalizzato allo studio dell’architettura antica attraverso l’analisi dei suoi resti. Si articola con una serie di lezioni in aula relative a principi di statica elementare (equilibrio delle costruzioni, sistemi spingenti e non spingenti), ai sistemi costruttivi antichi (i materiali utilizzati, il loro reperimento, lavorazione e messa in opera) alle tecniche edilizie (individuazione delle variabili legate ai condizionamenti imposti dalla morfologia dei siti e dalla disponibilità dei materiali da costruzione). Esemplificazioni di problematiche relative alla corretta lettura di strutture antiche sono previste in aula con proiezioni di immagini. La documentazione grafica come principale strumento di lettura delle architetture antiche: lezioni teoriche in aula ed esercitazioni di rilievo diretto e indiretto su un tratto delle Mura Aureliane.
C. F. Giuliani, L'edilizia nell'antichità, , Carocci ed., Roma 2006. S. Di Pasquale, L’arte di costruire tra conoscenza e scienza, Marsilio ed., Venezia 1996,passim. M. Bianchini, Manuale di rilievo e di documentazione digitale in archeologia(www.rilievoarcheologico.it), passim. Fonti Letterarie: brani scelti di Vitruvio e Leon Battista Alberti. Ulteriori indicazioni bibliografiche, relative al monumento che sarà oggetto di rilievo e studio per il modulo, saranno comunicate durante il corso.
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6
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L-ANT/09
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36
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12
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
CURRICULUM PREISTORICO CLASSICO MEDIEVALE SECONDO ANNO GRUPPO OPZIONALE AFFINI - (visualizza)
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1035573 -
ARCHEOLOGIA E CULTURE DEL PALEOLITICO
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito dell' ARCHEOLOGIA E CULTURE DEL PALEOLITICO, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
Il corso permetterà agli studenti di inserire in una corretta prospettiva lo sviluppo dell’umanità durante il Paleolitico, a partire dalle origini in Africa fino al progressivo popolamento dei vari continenti. Verranno presi in considerazione i resti archeologici e antropologici, i cambiamenti climatici, lo sviluppo tecnologico e quello della sfera simbolica, con le più antiche sepolture e le prime forme d’arte.
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SPINAPOLICE ENZA ELENA
( programma)
Il corso si propone di fornire agli studenti le basi per lo studio del Paleolitico: Cronologia di riferimento, Evoluzione Umana, Antropologia del Cacciatori Raccoglitori, Sequenze archeologiche, Principali temi di ricerca.
Lo scopo è quello di fornire un quadro completo dei principali argomenti di studio nell’ambito delle prime società umane, dai primi ominidi fino alla fine del Pleistocene e della loro rilevanza ai fini di comprendere la storia più recente della nostra specie.
- Binford, L. R. (1962). Archaeology as anthropology. American antiquity, 28(2), 217-225. - Binford, L. R. (1980). Willow smoke and dogs’ tails: hunter-gatherer settlement systems and archaeological site formation. American antiquity, 45(1), 4-20. - Bruner, E. “La mente oltre il cranio. Prospettive di archeologia cognitiva”, Carocci 2018. - Di Lernia, S. “Archeologia africana. Preistoria, storia antica e arte rupestre”, Carocci 2017. cap. 2, cap. 3. - Manzi, G. Ultime notizie sull'evoluzione umana (Intersezioni Vol. 483), Il Mulino 2017. - Peresani, M. “Come Eravamo. Viaggio nell’Italia Paleolitica”, Il Mulino 2018. - Sardella, R- “L’era Glaciale. Come il clima influenza la storia naturale” Il Mulino, 2011. - Service, E. “The Hunters” Prentice Hall; First Edition edition (1966). - Schiffer “Behavioural Archaeology”, academic Press, cap. 2, 19, 20. - Yellen, J. E. (1977). Archaeological approaches to the present: models for reconstructing the past (Vol. 1). Academic Press, cap. 1.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ANT/01
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36
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12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1035795 -
STORIA DELL'ARCHEOLOGIA
(obiettivi)
Coerentemente con gli obiettivi formativi del Corso di Studio in cui è inserito, il corso si propone di fornire conoscenze di base e capacità di comprensione nell’ambito della STORIA DELL'ARCHEOLOGIA, con il supporto di libri di testo avanzati, e di mettere lo studente in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo competente e riflessivo, formulando giudizi in forma autonoma, comunicando idee, problemi e riflessioni in modo chiaro e corretto, e sviluppando così le competenze necessarie per intraprendere eventuali studi successivi.
L’obiettivo è fornire un’informazione di base sulla storia dell’archeologia, in particolare sui diversi modi di approccio alle antichità nei diversi contesti storici e culturali e sul costituirsi dell’archeologia classica come disciplina scientifica autonoma.
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BARBANERA MARCELLO
( programma)
LA REINVENZIONE DEL PASSATO: le origini dell'archeologia
Nella cultura occidentale, l’Antichità non è mai stata una realtà dimenticata, riscoperta soltanto dopo i “secoli bui” del Medioevo. E’ innegabile che durante il V e il VI secolo le invasioni delle popolazioni germaniche e di quelle provenienti dall’Asia centrale causarono cambiamenti traumatici nell’impero romano: tuttavia non ci fu una cesura netta con la cultura precedente. Il termine di “tarda antichità” evoca l’immagine di un mondo nuovo che conservava legami con l’antico, nonostante la brutalità delle trasformazioni politiche e sociali. Tema del corso è la permanenza e l’uso dell’Antichità nella cultura occidentale nei secoli successivi alla caduta dell’impero romano e la riscoperta consapevole dell’antico a partire dal XV secolo. Dal punto di vista etimologico la parola archaiologia significa discorso sulle cose antiche, e come tale potrebbe risalire all’Antichità stessa. Ne parla Platone (Ippia 285d), per distinguere il racconto delle origini da quello storico, e altri autori greci. Nel mondo romano numerosi sono gli scrittori di antiquitates, tra cui Varrone è il più celebre. Termini come archaiologia, antiquitates, antichità diventano oggetto dell’occupazione degli ‘antiquari’, che hanno preceduto gli archeologi nello studiare i resti materiali del passato. Qui tratterò la nascita dell'archeologia dal XV secolo al momento in cui si struttura come disciplina moderna che, al pari della storia dell’arte, non ha più di duecento anni. Un momento fondamentale per la formazione della disciplina à la seconda metà del XVIII secolo, epoca in cui gli antiquari affinarono i propri metodi di indagine creando le condizioni per la nascita della moderna scienza dell’antichità. Anche prima di quest’epoca vennero impartiti insegnamenti di archeologia, intrapresi scavi archeologici e si studiavano gli oggetti antichi. Senza voler richiamare le notizie di scavi che risalgono a Brunelleschi e Donatello, basterà ricordare lo scavo di Ercolano (1738) e dieci anni dopo, quello di Pompei. Dibattiti sull’antichità appassionavano eruditi, antiquari di professione, artisti, colti viaggiatori. L’antiquaria si avvicinò perfino all’antropologia e non mancarono alcuni esempi di scavo stratigrafico. Dalla metà del XVIII secolo si affermò il fenomeno del Grand Tour, il viaggio culturale iniziatico dell’aristocrazia e delle classi agiate d’oltralpe e d’oltremanica. Era in piena sintonia con lo spirito illuministico. Con la riscoperta di Paestum negli anni ’60 anche la via verso la Magna Grecia e la Sicilia fu aperta. Il Grand Tour non fu più limitato alle città canoniche come Venezia, Firenze e Roma; anche regioni come la Basilicata, la Calabria e la Sicilia divennero meta di viaggi di eruditi e artisti allo scopo di documentare le antichità classiche. Da qui parte la narrazione di come l’archeologia del mondo classico si è definita come disciplina autonoma, con le sue pratiche e i suoi metodi.
M. Barbanera, Storia dell'archeologia classica, Bari-Roma 2015 A. Schnapp, La conquista del passato, Milano 1994 (fornito in pdf dal docente) D. Manacorda, Prima lezione di archeologia, Bari-Roma 2004.
(Date degli appelli d'esame)
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6
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L-ANT/07
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36
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12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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AAF1421 -
TIROCINIO I
(obiettivi)
Consentire agli studenti di partecipare a uno scavo archeologico per due settimane.
Canale: 1
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CARAFA PAOLO
( programma)
Scavo, Roma. Pendici settentrionali e meridionali del Palatino e/o Laboratorio di analisi e elaborazione della documentazione di scavo e/o Laboratorio di catalogazione e studio dei reperti ceramici e/o Laboratorio: dal cad al gis e/o Laboratorio: analisi architettonica e cartografia preliminari all’indagine stratigrafica o registrazione di attività svolte in collaborazione con o presso enti esterni.
Bibliografia specifica non richiesta. Eventuali letture consigliate saranno comunicate nel corso degli incontri.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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ORLANDI SILVIA
( programma)
Il tirocinio si propone di approfondire l'uso degli strumenti informatici applicati all'epigrafia, attraverso una collaborazione attiva con la banca dati epigrafica on line EDR (Epigraphic Database Roma: www.edr-edr.it). Gli studenti schederanno, sotto la supervisione del responsabile, un piccolo lotto di iscrizioni latine di Roma, le cui schede appariranno, a loro nome, sia nella banca dati che nella rivista Italia Epigrafica Digitale.
Manuale EDR - Gestione on line. Guida all'uso (versione 1.9), scaricabile dalla pagina "Guida per i collaboratori" del sito www.edr-edr.it.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 3
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JAIA ALESSANDRO MARIA
( programma)
Altra Attività Formativa finalizzata all'addestramento pratico (scavo archeologico, attività di laboratorio, schedatura di materiali, ricognizioni archeologiche, rilievo dei monumenti)
Per questo modulo non è prevista la bibliografia di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 6
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D'ALESSIO MARIA TERESA
( programma)
Scavo stratigrafico; laboratorio di catalogazione e studio dei reperti ceramici provenienti dallo scavo; laboratorio di analisi e sistemazione della documentazione di scavo.
Non sono richiesti testi specifici ma verrà fornita una bibliografia di riferimento per le attività in corso.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 7
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POLOSA ANNALISA
( programma)
Il programma prevede la partecipazione degli studenti ad attività di schedatura e studio di reperti numismatici.
I testi di riferimento verranno indicati nel corso del tirocinio in base al tipo di materiali.
(Date degli appelli d'esame)
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3
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60
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
AAF1422 -
TIROCINIO II
(obiettivi)
Consentire agli studenti di partecipare a uno scavo archeologico per due settimane.
Canale: 1
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CARAFA PAOLO
( programma)
Scavo, Roma. Pendici settentrionali e meridionali del Palatino e/o Laboratorio di analisi e elaborazione della documentazione di scavo e/o Laboratorio di catalogazione e studio dei reperti ceramici e/o Laboratorio: dal cad al gis e/o Laboratorio: analisi architettonica e cartografia preliminari all’indagine stratigrafica o registrazione di attività svolte in collaborazione con o presso enti esterni.
Bibliografia specifica non richiesta. Eventuali letture consigliate saranno comunicate nel corso degli incontri.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 2
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ORLANDI SILVIA
( programma)
Il tirocinio si propone di approfondire l'uso degli strumenti informatici applicati all'epigrafia, attraverso una collaborazione attiva con la banca dati epigrafica on line EDR (Epigraphic Database Roma: www.edr-edr.it). Gli studenti schederanno, sotto la supervisione del responsabile, un piccolo lotto di iscrizioni latine di Roma, le cui schede appariranno, a loro nome, sia nella banca dati che nella rivista Italia Epigrafica Digitale.
Manuale EDR - Gestione on line. Guida all'uso (versione 1.9), scaricabile dalla pagina "Guida per i collaboratori" del sito www.edr-edr.it.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 3
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JAIA ALESSANDRO MARIA
( programma)
Altra Attività Formativa finalizzata all'addestramento pratico (scavo archeologico, attività di laboratorio, schedatura di materiali, ricognizioni archeologiche, rilievo dei monumenti)
Per questo modulo non è prevista la bibliografia di riferimento
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 6
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D'ALESSIO MARIA TERESA
( programma)
Scavo stratigrafico; laboratorio di catalogazione e studio dei reperti ceramici provenienti dallo scavo; laboratorio di analisi e sistemazione della documentazione di scavo.
Non sono richiesti testi specifici ma verrà fornita una bibliografia di riferimento per le attività in corso.
(Date degli appelli d'esame)
Canale: 7
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POLOSA ANNALISA
( programma)
Il programma prevede la partecipazione degli studenti ad attività di schedatura e studio di reperti numismatici.
I testi di riferimento verranno indicati nel corso del tirocinio in base al tipo di materiali.
(Date degli appelli d'esame)
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3
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60
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |